Salute Molise Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere La città di Campobasso in diretta Tue, 28 Oct 2025 15:04:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.3 https://www.cblive.it/wp-content/uploads/2018/01/cropped-android-icon-144x144-32x32.png Salute Molise Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere 32 32 Al Neuromed eseguito un delicato intervento di Neuro Orto Plastica: asportati chirurgicamente 44 chilogrammi di tumore benigno https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/al-neuromed-eseguito-un-delicato-intervento-di-neuro-orto-plastica-asportati-chirurgicamente-44-chilogrammi-di-tumore-benigno.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/al-neuromed-eseguito-un-delicato-intervento-di-neuro-orto-plastica-asportati-chirurgicamente-44-chilogrammi-di-tumore-benigno.html#respond Tue, 28 Oct 2025 15:04:21 +0000 https://www.cblive.it/?p=137479 Un delicato intervento chirurgico per un grave caso di Neurofibromatosi è stato eseguito nelle scorse settimane nell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli dall’equipe dell’Unità di Neuro-Orto-Plastica. A eseguire la complessa operazione, suddivisa in tre sedute chirurgiche nell’arco di tre mesi, il professor Bruno Carlesimo, a capo dell’Unità di Neuro Orto Plastica IRCCS Neuromed, che ha escisso, cioè …

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Un delicato intervento chirurgico per un grave caso di Neurofibromatosi è stato eseguito nelle scorse settimane nell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli dall’equipe dell’Unità di Neuro-Orto-Plastica.

A eseguire la complessa operazione, suddivisa in tre sedute chirurgiche nell’arco di tre mesi, il professor Bruno Carlesimo, a capo dell’Unità di Neuro Orto Plastica IRCCS Neuromed, che ha escisso, cioè asportato chirurgicamente, 44 kg di tumori in un paziente affetto da neurofibromatosi di tipo 1.

Parliamo di un caso grave di Neurofibroma plessiforme, in una persona giovane, che aveva invaso diversi distretti degli arti inferiori – commenta il professor Carlesimo – abbiamo operato il paziente consci dei rischi che l’intervento mostrava. La Neurofibromatosi di tipo 1, di cui è affetto il paziente, è una malattia genetica caratterizzata dalla comparsa di numerosi noduli di dimensioni variabili detti appunto neurofibromi. Questi sono tumori benigni e più raramente maligni della cellula nervosa periferica. Completano il quadro clinico della malattia le macchie caffè-latte della pelle, lentiggini ascellari e inguinali e i noduli iridei di Leisch. Nel caso del nostro paziente i neurofibromi avevano raggiunto dimensioni enormi tanto da costringerlo a una vita a letto; in particolare trattasi di neurofibromi plessiformi che interessano, cioè, i nervi periferici, nel caso specifico degli arti inferiori e bacino

I Neurofibromi del paziente – continua il chirurgo – erano ampi e molto vascolarizzati e la rimozione del tessuto nervoso avrebbe potuto portare il paziente a uno shock emorragico. Il cuore di questi pazienti inoltre – spiega il professor Carlesimo – è abituato a un flusso sanguigno superiore, proprio a causa della vascolarizzazione di tumori molto sviluppati. Infatti, nonostante l’importante perdita ematica, a fine intervento il paziente era iperteso e non ipoteso come ci si aspetta”.

L’equipe chirurgica ha rimosso la massa con un approccio estremamente cauto in modo da evitare le possibili gravi complicazioni. Per tale motivo l’esecuzione delle escissioni è avvenuta in diverse sedute operatorie come spiega lo specialista: “interventi come questi non vengono eseguiti spesso, non solo per la massa enorme ma soprattutto per la tecnica da utilizzare. Si hanno importanti perdite ematiche, è complicato coagulare i vasi perché si rompono, la loro consistenza è come quella di una medusa. Pertanto l’escissione della massa è molto cauta: si asporta una porzione del tumore e immediatamente si sutura la ferita, per procedere poi alla successiva asportazione”.

Il paziente, che dovrà continuare il programma di riabilitazione e controlli, è stato dimesso dopo cinque mesi di permanenza in Istituto. Il suo è stato un percorso impegnativo e multidisciplinare così come previsto nell’I.R.C.C.S. di Pozzilli. L’intervento è stato eseguito in modo da restituire al paziente una qualità di vita dignitosa.

Siamo molto soddisfatti di questo intervento che ci ha permesso di dare una nuova prospettiva di vita a questo paziente – commenta il Direttore sanitario dell’I.R.C.C.S. Neuromed, Fulvio Alojla nostra Unità di Neuro Orto Plastica fornisce un approccio multidisciplinare che pochi Istituti neurochirurgici prevedono. All’interno dello stesso Centro non c’è solo la Neurochirurgia e la Neuro Orto Plastica ma anche la Riabilitazione, unitamente a un centro di Genetica e Malattie rare che ci supporta”.

L’attività dell’Unità di Neuro Orto Plastica, fondendo chirurgia ricostruttiva con neurochirurgia e ortopedia, è tesa a risolvere le problematiche a cavallo tra queste specialità, che molte volte non trovano una risposta adeguata. Neuromed è uno dei pochi Istituti neurochirurgici ad avere una chirurgia ricostruttiva dedicata alle problematiche, a volte gravi, che possono avvenire a seguito di interventi chirurgici di estrema complessità, come per tumori, infezioni delle placche, esposizioni della teca cranica, esposizione di barre di fissaggio, rimozioni craniche.

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Isernia, continua il reclutamento di medici per il presidio pentro https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/isernia-continua-il-reclutamento-di-medici-per-il-presidio-pentro.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/isernia-continua-il-reclutamento-di-medici-per-il-presidio-pentro.html#respond Thu, 09 Oct 2025 09:44:14 +0000 https://www.cblive.it/?p=137124 Il Presidio Ospedaliero di Isernia, come tante altre realtà italiane, sta pagando lo scotto della forte carenza di medici. Una crisi strutturale che affonda certamente le sue radici nel blocco del turnover dal 2009 al primo semestre del 2017. Anni di vuoto. Fino all’arrivo, nel 2023, di una nuova Direzione Strategica: l’ASReM si è attivata …

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Il Presidio Ospedaliero di Isernia, come tante altre realtà italiane, sta pagando lo scotto della forte carenza di medici.

Una crisi strutturale che affonda certamente le sue radici nel blocco del turnover dal 2009 al primo semestre del 2017. Anni di vuoto. Fino all’arrivo, nel 2023, di una nuova Direzione Strategica: l’ASReM si è attivata con l’emanazione di bandi ed avvisi, intensificando sempre di più la ricerca di professionisti da inserire nei reparti di Oncologia, Pediatria, Psichiatria, Emodinamica, Ortopedia, e non solo. Ma la risposta è flebile. Spesso si raccoglie la disponibilità di specializzandi di alcune branche, tenuto conto del fatto che la rete formativa in regione non le comprende tutte.

Battendo poi tutte le strade, nel tempo, l’Azienda Sanitaria del Molise ha reclutato medici già in quiescenza con incarichi libero professionali, ha cercato di trattenere più a lungo possibile professionisti prossimi alla pensione, ed aperto le porte a stranieri, come i venezuelani, attraverso il Decreto Calabria.

Insomma, una attività senza sosta pur di continuare a garantire sicurezza e certezza delle cure ai cittadini. Concorsi ed avvisi emanati per coprire tutti i Presidi Ospedalieri del territorio e che ora si focalizzano sulle singole strutture nell’ottica di una immediata chiarezza ed effettiva esigenza. Così come l’ultimo bando dedicato alla ricerca di medici per l’Anestesia e la Medicina proprio per il ‘Veneziale’ di Isernia.

È, pertanto, evidente lo sforzo dell’ASReM che lavora per ricostruire una sanità che poggi su pilastri solidi restando sempre e comunque al servizio delle comunità.

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COT, Case ed Ospedali di Comunità: il modello Molise protagonista ad Amsterdam https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/cot-case-ed-ospedali-di-comunita-il-modello-molise-protagonista-ad-amsterdam.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/cot-case-ed-ospedali-di-comunita-il-modello-molise-protagonista-ad-amsterdam.html#respond Fri, 03 Oct 2025 12:20:17 +0000 https://www.cblive.it/?p=137035 Integrare sempre di più l’assistenza sul territorio con quella ospedaliera e sfruttare la trasformazione digitale per offrire servizi più efficienti ai cittadini. Il modello Molise è finito all’ERS Congress 2025, tenutosi ad Amsterdam dal 27 settembre al 1° ottobre e al quale ha partecipato il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo. Il vertice dell’Azienda Sanitaria …

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Integrare sempre di più l’assistenza sul territorio con quella ospedaliera e sfruttare la trasformazione digitale per offrire servizi più efficienti ai cittadini. Il modello Molise è finito all’ERS Congress 2025, tenutosi ad Amsterdam dal 27 settembre al 1° ottobre e al quale ha partecipato il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo. Il vertice dell’Azienda Sanitaria Regionale molisana ha ribadito come “la strada che si sta percorrendo anche con l’utilizzo dei fondi stanziati nella missione 6 del PNRR dedicati alla salute, risponda sempre più ai dettami del DM 77/2022”. A testimoniarlo ci sono i fatti.
Al centro della nuova rete assistenziale Case e Ospedali di Comunità. Le prima fungono da punto di accesso principale ai servizi territoriali. Il piano ne prevede 13 da attivare completamente entro marzo 2026. Attualmente, 9 sono i cantieri aperti che hanno consentito di raggiungere il target richiesto, mentre sono operative le Case di Comunità di Larino e Venafro.
La struttura frentana, pure con il supporto di Medici di Medicina Generale, offre servizi essenziali come il Punto Unico d’Accesso (PUA), ambulatori, assistenza infermieristica e telemedicina attiva per 12 ore. La struttura dispone di 126 posti letto, tra cui 20 per l’Ospedale di Comunità, 16 per l’Hospice e 50 per la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA). La Casa di Comunità di Venafro offre servizi simili a quella Larino. La sua dotazione include 35 posti letto, suddivisi in 15 per l’Ospedale di Comunità e 20 per la RSA. Entrambe le realtà sono state valutate positivamente da Agenas a maggio 2025 e sono state inserire nelle best practices di un board scientifico dedicato.
Gli Ospedali di Comunità sono pensati per “cure intermedie” a bassa o media intensità. La loro funzione principale è il ricovero di pazienti in fase post-acuta o con cronicità stabilizzata. Le degenze hanno una durata media di 7-10 giorni e l’equipe è composta da medici, infermieri, operatori socio-sanitari e fisioterapisti.
Poi le Centrali Operative Territoriali (COT) che rappresentano la “spina dorsale” del sistema di integrazione, coordinando le transizioni dei pazienti tra le diverse strutture sanitarie. Sono già in ‘funzione’ a Termoli, Bojano e Venafro.
Per supportare questa integrazione, inoltre, l’ASReM sta implementando una serie di strumenti digitali, tra cui un Data Center Unico da integrare con il Polo Strategico Nazionale (PSN), per garantire l’interoperabilità tra diverse piattaforme, come il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, le COT e i sistemi di telemedicina.
L’azienda, poi, sta partecipando al progetto “Secure Digital Transformation of Public Administrations” per adottare strumenti di intelligenza artificiale (AI). L’obiettivo è analizzare i dati storici di accessi al Pronto Soccorso e di ricoveri ospedalieri per fare previsioni e ottimizzare i processi. Un approccio che mira a ridurre i tempi di attesa al Pronto Soccorso, migliorare la gestione dei posti letto e diminuire le riammissioni in ospedale a 30 giorni dalla dimissione.
Infine il potenziamento delle cure palliative. Attualmente, sono disponibili 16 posti letto per l’Hospice, ma l’obiettivo del PNRR è arrivare a 24 entro il 2026 per colmare il divario rispetto agli standard nazionali. Un’attenzione particolare è quindi rivolta alla pediatria, con una rete dedicata che include 2 posti letto specifici e un’equipe multispecialistica. L’obiettivo è anche potenziare le cure domiciliari per coprire il 90% della popolazione idonea entro il 2028.
“Tutti questi sforzi – ha aggiunto Di Santo – sono parte di un percorso che punta a trasformare la sanità del Molise, rendendola più accessibile, integrata e tecnologicamente avanzata, per amplificare il valore umano della cura”.

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Al Neuromed una giornata di studio sulle encefalopatie epilettiche di sviluppo https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/al-neuromed-una-giornata-di-studio-sulle-encefalopatie-epilettiche-di-sviluppo.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/al-neuromed-una-giornata-di-studio-sulle-encefalopatie-epilettiche-di-sviluppo.html#respond Sun, 28 Sep 2025 14:47:21 +0000 https://www.cblive.it/?p=136971 Si è svolto, all’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, il convegno “Lennox-Gastaut, Dravet e Sclerosi Tuberosa. Sfide complesse, strategie terapeutiche multidimensionali”. L’iniziativa, che ha riunito specialisti da tutta Italia, è stata dedicata a condizioni rare e complesse caratterizzate da crisi epilettiche spesso farmacoresistenti e da numerose comorbidità neurologiche e neuropsichiatriche. “Le encefalopatie epilettiche e di sviluppo – …

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Si è svolto, all’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, il convegno “Lennox-Gastaut, Dravet e Sclerosi Tuberosa. Sfide complesse, strategie terapeutiche multidimensionali”. L’iniziativa, che ha riunito specialisti da tutta Italia, è stata dedicata a condizioni rare e complesse caratterizzate da crisi epilettiche spesso farmacoresistenti e da numerose comorbidità neurologiche e neuropsichiatriche.

Le encefalopatie epilettiche e di sviluppo – spiega il dottor Alfredo D’Aniello, Neuropsichiatra Infantile del Centro per la diagnosi e cura dell’Epilessia I.R.C.C.S. Neuromed, Responsabile scientifico dell’evento – presentano una sfida che va oltre il controllo delle crisi. I pazienti convivono con difficoltà cognitive, motorie e psicopatologiche che incidono fortemente sulla qualità di vita loro e dei familiari. È per questo che la gestione richiede un approccio integrato e multidisciplinare, in grado di combinare innovazioni farmacologiche e non farmacologiche con una presa in carico globale”.

Il programma si è articolato in tre sessioni principali: la prima dedicata agli aspetti clinici e diagnostici delle sindromi di Dravet, Lennox-Gastaut e della sclerosi tuberosa nelle varie fasi della vita; la seconda alle strategie terapeutiche più recenti, dai nuovi farmaci anticrisi alle procedure chirurgiche e di neuromodulazione; la terza agli esiti a lungo termine, con un focus sulla gestione delle comorbidità, sul sonno e sulle ricadute non strettamente legate alle crisi epilettiche.

Oggi – aggiunge D’Aniello – abbiamo voluto mettere a confronto esperienze e prospettive diverse, dall’età pediatrica a quella adulta, per condividere conoscenze e costruire percorsi più efficaci per i nostri pazienti”.

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Un traguardo per il parto indolore: 100 epidurali eseguite all’Ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/un-traguardo-per-il-parto-indolore-100-epidurali-eseguite-allospedale-cardarelli-di-campobassoun-traguardo-per-il-parto-indolore-100-epidurali-eseguite-allospedale-cardarelli-di-campobasso.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/un-traguardo-per-il-parto-indolore-100-epidurali-eseguite-allospedale-cardarelli-di-campobassoun-traguardo-per-il-parto-indolore-100-epidurali-eseguite-allospedale-cardarelli-di-campobasso.html#respond Tue, 16 Sep 2025 10:09:52 +0000 https://www.cblive.it/?p=136771 Il Presidio Ospedaliero ‘Cardarelli’ di Campobasso festeggia un importante traguardo nel campo del partoanalgesia: sono state eseguite 100 epidurali dal 1° gennaio 2025. Questo risultato segna un passo significativo verso la normalizzazione del parto indolore in Molise, offrendo alle future mamme un’opzione sicura e efficace per vivere l’esperienza della nascita con maggiore serenità. La partoanalgesia …

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Il Presidio Ospedaliero ‘Cardarelli’ di Campobasso festeggia un importante traguardo nel campo del partoanalgesia: sono state eseguite 100 epidurali dal 1° gennaio 2025. Questo risultato segna un passo significativo verso la normalizzazione del parto indolore in Molise, offrendo alle future mamme un’opzione sicura e efficace per vivere l’esperienza della nascita con maggiore serenità.
La partoanalgesia epidurale è una tecnica che permette di alleviare il dolore del travaglio, riducendo le contrazioni senza interferire con la progressione del parto. Nonostante sia una procedura consolidata e ampiamente diffusa a livello internazionale, la sua disponibilità e adozione in Italia variano ancora molto da regione a regione. Per questo, il raggiungimento di 100 epidurali senza alcuna complicanza in pochi mesi è un dato che sottolinea l’impegno e la professionalità del personale sanitario del Cardarelli.
Il successo di questa procedura, eseguita in massina sicurezza per madre e bambino, è frutto della collaborazione tra le équipe di Anestesia e Rianimazione diretta dal dott. Vincenzo Cuzzone e di Ostetricia e Ginecologia guidata dal dott. Franco Doganiero.
Su 430 bambini nati da inizio anno al Cardarelli, ben 100 mamme hanno scelto di ricorrere all’analgesia epidurale, a testimonianza di una crescente consapevolezza e richiesta da parte delle donne. La totale assenza di complicanze registrata finora conferma l’alta qualità del servizio offerto e la competenza degli specialisti.
“Parliamo di un servizio attivo 24 ore su 24 e completamente gratuito – hanno commentato il dott. Cuzzone ed il dott. DoganieroIl traguardo tagliato non è solo un numero, ma rappresenta la possibilità concreta per molte donne di affrontare il parto in modo più sereno e consapevole, trasformando il dolore in un’esperienza più gestibile. È un successo che riflette l’eccellenza e la dedizione del personale sanitario del Cardarelli e segna un passo avanti per l’intera sanità molisana”.

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Chirurgia innovativa, il medico Roberto Verzaro arriva all’Ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/chirurgia-innovativa-il-medico-roberto-verzaro-arriva-allospedale-cardarelli-di-campobasso.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/chirurgia-innovativa-il-medico-roberto-verzaro-arriva-allospedale-cardarelli-di-campobasso.html#respond Tue, 16 Sep 2025 10:08:19 +0000 https://www.cblive.it/?p=136768 Il team medico dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise si amplia: il dottor Roberto Verzaro ha siglato il contratto con l’ASReM, portando con sé la sua specializzazione in chirurgia generale e mininvasiva. Il professionista, con alle spalle una lunga esperienza in P.O. di Roma e Milano, prenderà servizio domani, 16 settembre 2025, e lavorerà presso l’Ospedale …

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Il team medico dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise si amplia: il dottor Roberto Verzaro ha siglato il contratto con l’ASReM, portando con sé la sua specializzazione in chirurgia generale e mininvasiva. Il professionista, con alle spalle una lunga esperienza in P.O. di Roma e Milano, prenderà servizio domani, 16 settembre 2025, e lavorerà presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso dedicandosi, in particolare, alla chirurgia robotica. Dunque, un elemento chiave per l’innovazione dei servizi sanitari regionali ed un rinforzo strategico per la sanità molisana.
“L’arrivo del dottor Verzaro rappresenta un passo significativo per il miglioramento dell’offerta sanitaria in Molise – ha commentato il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di SantoResta fondamentale investire in professionalità altamente specializzate, che possano elevare il livello delle cure e introdurre tecnologie all’avanguardia. Proprio la chirurgia robotica è una branca che intendiamo sviluppare sempre più per offrire ai nostri pazienti interventi meno invasivi e con tempi di recupero più rapidi e la Direzione Strategica dell’ASReM continua a lavorare per attrarre talenti come il dottor Verzaro, convinta che il futuro della sanità molisana passi attraverso l’innovazione e l’alta specializzazione”.
“Sono molto felice di entrare a far parte dell’ASReM e di poter mettere le mie competenze al servizio della comunità molisana – ha affermato il dottor VerzaroLavorerò con impegno e dedizione, in particolare nello sviluppo della chirurgia robotica, un campo che mi appassiona e nel quale credo fortemente. L’obiettivo è garantire ai pazienti molisani l’accesso a trattamenti chirurgici all’avanguardia, migliorando la qualità della loro vita”.

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ASREM, Antonio Pesaturo è il nuovo Direttore dell’Igiene degli Alimenti https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/asrem-antonio-pesaturo-e-il-nuovo-direttore-delligiene-degli-alimenti.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/asrem-antonio-pesaturo-e-il-nuovo-direttore-delligiene-degli-alimenti.html#respond Tue, 16 Sep 2025 10:06:20 +0000 https://www.cblive.it/?p=136765 L’ASReM ha un nuovo Direttore alla Struttura Complessa di Igiene degli alimenti e della nutrizione: si tratta del dott. Antonio Pesaturo, che oggi ha firmato l’incarico nella sede aziendale di via Petrella. La sua nomina segna un importante tassello nella riorganizzazione interna dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise. Pesaturo, che aspettava questo riconoscimento da tempo, ha …

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L’ASReM ha un nuovo Direttore alla Struttura Complessa di Igiene degli alimenti e della nutrizione: si tratta del dott. Antonio Pesaturo, che oggi ha firmato l’incarico nella sede aziendale di via Petrella. La sua nomina segna un importante tassello nella riorganizzazione interna dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise.
Pesaturo, che aspettava questo riconoscimento da tempo, ha espresso grande soddisfazione e gratitudine per la nomina ricevuta.
“Sono riconoscente a questa Direzione Aziendale e molto felice di poter consolidare questo percorso”, ha commentato il neo Direttore Pesaturo.
Un ruolo fondamentale per la tutela della salute pubblica, di vigilanza sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti alimentari, con la promozione di una corretta nutrizione all’interno della regione.
“Abbiamo riposto grande fiducia in un professionista di spessore riconoscendo in lui le competenze e l’esperienza necessarie per guidare un settore così cruciale”, ha sottolineato il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo.

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Medici italo-venezuelani in Molise: quattro anni di impegno, ora si punta alla stabilizzazione https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/medici-italo-venezuelani-in-molise-quattro-anni-di-impegno-ora-si-punta-alla-stabilizzazione.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/medici-italo-venezuelani-in-molise-quattro-anni-di-impegno-ora-si-punta-alla-stabilizzazione.html#respond Mon, 08 Sep 2025 16:31:58 +0000 https://www.cblive.it/?p=136679 Sono oltre trenta i medici italo-venezuelani che, da più di quattro anni, operano negli ospedali del Molise, contribuendo in maniera determinante a garantire la continuità dei servizi sanitari regionali, soprattutto nei momenti più difficili come l’emergenza Covid. La loro presenza si è rivelata fondamentale per colmare le carenze di personale sanitario e assicurare il regolare …

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Sono oltre trenta i medici italo-venezuelani che, da più di quattro anni, operano negli ospedali del Molise, contribuendo in maniera determinante a garantire la continuità dei servizi sanitari regionali, soprattutto nei momenti più difficili come l’emergenza Covid. La loro presenza si è rivelata fondamentale per colmare le carenze di personale sanitario e assicurare il regolare funzionamento dei reparti ospedalieri, spesso messi alla prova dai concorsi deserti e dalla cronica difficoltà di reperire specialisti.

Questa mattina, nella sala Biblioteca ‘L. Lombardi’ di Palazzo D’Aimmo, una delegazione di medici venezuelani – quasi tutti di origine italiana – ha incontrato il presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, i capigruppo consiliari, i componenti dell’Ufficio di Presidenza e i presidenti delle Commissioni permanenti, nell’ambito degli ‘Incontri del Lunedì’, dedicati all’ascolto delle realtà socio-economiche del territorio.

A fare da portavoce dei professionisti è stata la giornalista Marinellys Tremamunno, presidente dell’associazione che rappresenta i medici italo-venezuelani. Durante l’incontro, i sanitari hanno ripercorso il loro percorso iniziato nel pieno della pandemia, ricordando l’impegno profuso nei diversi presidi sanitari regionali e sottolineando la dedizione e la professionalità con cui, ogni giorno, garantiscono assistenza ai cittadini molisani.


Le richieste dei medici: stabilizzazione e riconoscimento dei titoli

Attualmente i medici italo-venezuelani operano con contratti a tempo determinato. La loro richiesta principale è ottenere un inquadramento stabile all’interno del Servizio Sanitario Regionale (SSR), in segno di riconoscimento per il contributo fornito e per consentire loro di pianificare un futuro in Molise, dove molti si sono ormai trasferiti con le proprie famiglie.

Un’altra questione cruciale riguarda l’accelerazione delle procedure burocratiche per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti in Venezuela. Una problematica che dipende in larga parte dalle istituzioni nazionali e che rappresenta un ostacolo per una piena valorizzazione delle loro competenze.

Il presidente Pallante ha ringraziato i medici per la professionalità dimostrata negli anni, sia durante la fase emergenziale sia nell’attuale gestione ordinaria dei servizi sanitari:

“L’Assemblea regionale è pienamente consapevole del contributo fondamentale che offrite ogni giorno al nostro sistema sanitario. Il vostro impegno è prezioso per il Molise e per i cittadini”, ha dichiarato Pallante.

Il presidente ha inoltre annunciato la disponibilità del Consiglio regionale a valutare la redazione di un atto di indirizzo da sottoporre al Ministero della Salute e alle strutture sanitarie regionali competenti, con l’obiettivo di sostenere le istanze dei medici italo-venezuelani e garantire loro prospettive concrete di stabilizzazione.

Anche la vicepresidente Passarelli, il segretario Primiani e i capigruppo Gravina, Fanelli e Greco hanno preso la parola, ponendo domande e proponendo riflessioni per approfondire i punti critici evidenziati dai professionisti.

Nel pomeriggio, i medici hanno incontrato la stampa per ribadire la loro disponibilità a proseguire e rafforzare l’impegno al servizio della sanità regionale.

“Molti di noi hanno deciso di stabilirsi qui con le proprie famiglie – hanno spiegato –. Ci sentiamo parte integrante della comunità molisana e vogliamo continuare a lavorare per i cittadini, ma abbiamo bisogno di certezze per il nostro futuro professionale”.

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Telemedicina e sanità territoriale: nuovi modelli di assistenza in Basso Molise https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/telemedicina-e-sanita-territoriale-nuovi-modelli-di-assistenza-in-basso-molise.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/telemedicina-e-sanita-territoriale-nuovi-modelli-di-assistenza-in-basso-molise.html#respond Wed, 27 Aug 2025 15:26:55 +0000 https://www.cblive.it/?p=136521 Una nuova evoluzione della sanità territoriale in basso Molise: al centro il paziente e la tecnologia. Questa mattina, presso i locali dell’ex ospedale di via del Molinello a Termoli, sono stati presentati due innovativi percorsi i cui obiettivi mirano ad incrementare l’assistenza a domicilio e rafforzare la sinergia, e prima ancora l’integrazione, tra ospedale e …

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Una nuova evoluzione della sanità territoriale in basso Molise: al centro il paziente e la tecnologia. Questa mattina, presso i locali dell’ex ospedale di via del Molinello a Termoli, sono stati presentati due innovativi percorsi i cui obiettivi mirano ad incrementare l’assistenza a domicilio e rafforzare la sinergia, e prima ancora l’integrazione, tra ospedale e strutture del territorio.

Attraverso il progetto sperimentale di presa in carico geriatrica sarà possibile, dal primo settembre 2025, prestare maggiore attenzione agli anziani fragili che potranno essere assistiti presso la propria abitazione. Un team composto dal Medico di Medicina Generale, con il sostegno di un infermiere di comunità si recherà a casa del paziente e, tramite la Centrale Operativa Territoriale che coordinerà le attività, potrà richiedere, per mezzo del teleconsulto, il supporto geriatrico a fronte di condizioni cliniche di potenziale instabilità.

“Per il momento – ha spiegato il Direttore del Distretto di Termoli, Giovanni Giorgetta – saranno interessate alcune specifiche aree di competenza, ma presto amplieremo gli interventi. La telemedicina e il teleconsulto, grazie ai nostri professionisti sanitari, diventano protagonisti di una assistenza efficiente ed accessibile, accorciando le distanze e garantendo un parere specialistico immediato”.

Ma un’altra importante novità è segnata dal protocollo di intesa tra la SC di Medicina Interna del P.O. ‘San Timoteo’ di Termoli ed il reparto di Riabilitazione del ‘Vietri’ di Larino dove sono stati aggiunti 20 posti letto per accogliere i pazienti che necessitano di cure post-operatorie o di percorsi di recupero specifici.

“Questo potenziamento – ha sottolineato il Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti – si integra perfettamente con la strategia di sanità territoriale, garantendo ai pazienti la continuità delle terapie in massima sicurezza e con le dovute attenzioni. In questo modo si accorciano i tempi di ricovero e si assicura una assistenza mirata”

“Continuiamo a compiere passi significativi verso un modello di sanità più integrato e centrato sulla persona – ha concluso il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo – L’unione di assistenza a domicilio, teleconsulto e il potenziamento della riabilitazione a Larino sono la dimostrazione di un impegno concreto nel costruire una rete di assistenza che sia efficace e capillare. In questo contesto, la tecnologia non è un semplice strumento, ma un vero e proprio alleato per affermare il diritto alla salute per tutti, in particolare per i più vulnerabili”.

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Liste di attesa, impegno costante dell’ASReM per continuare a migliorare https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/liste-di-attesa-impegno-costante-dellasrem-per-continuare-a-migliorare.html https://www.cblive.it/rubriche/divulgazione-approfondimenti-e-news-su-salute-e-benessere/liste-di-attesa-impegno-costante-dellasrem-per-continuare-a-migliorare.html#respond Tue, 19 Aug 2025 16:39:03 +0000 https://www.cblive.it/?p=136422 Il sistema sanitario pubblico molisano dimostra tenuta organizzativa, capacità di reazione e margini reali di miglioramento, soprattutto in risposta alle richieste più urgenti: è quanto emerge dal ‘Rapporto di monitoraggio delle prestazioni di specialistica ambulatoriale critiche e delle liste di attesa’ con riguardo all’ultimo bimestre 2025. Una analisi sistematica e trasparente che, rispondendo al D.L. …

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Il sistema sanitario pubblico molisano dimostra tenuta organizzativa, capacità di reazione e margini reali di miglioramento, soprattutto in risposta alle richieste più urgenti: è quanto emerge dal ‘Rapporto di monitoraggio delle prestazioni di specialistica ambulatoriale critiche e delle liste di attesa’ con riguardo all’ultimo bimestre 2025. Una analisi sistematica e trasparente che, rispondendo al D.L. 73/2024 e in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), viene coordinata dal Referente Unico Aziendale per le Liste d’Attesa (RUAS), figura che si occupa delle performance aziendali e regionali in materia di accesso alle cure.
In evidenza, dunque, la capacità concreta dell’ASReM, supportata dalle strutture private accreditate di assorbire volumi elevati di domanda urgente con tempi di risposta contenuti.
“Reggiamo l’urto della domanda, che intercetta i bisogni prioritari e che ha margini di crescita, specie sulle prestazioni ad alta richiesta – ha commentato il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo – Stiamo compiendo passi significativi nella giusta direzione ed il monitoraggio effettuato lo conferma. Purtroppo, persistono sacche strutturali di criticità concentrate su alcune prestazioni, legate alla pressione crescente della domanda che presenta ampi margini di inappropriatezza, e su questo bisognerà migliorare”.
Intanto, confrontando il terzo bimestre del 2025 con lo stesso del 2024 i progressi sono evidenti. Ad esempio: per una visita cardiologica, indipendentemente dal codice prescrittivo (urgente, breve, differibile e programmabile) l’indice di performance è passato dal 51 al 69%; per una visita ginecologica dal 71 all’83%, per l’ecografia della mammella dal 30 al 49%. Ed ancora per una visita neurologica dal 71 al 76%; per quella otorinolaringoiatrica da 73 all’80%.
“Dati, questi – ha spiegato la dott.ssa Gabriella Ruzzi, RUA dell’ASReM – relativi a tutti gli erogatori delle prestazioni, sia pubblici che privati, accreditati dalla Regione Molise. Certamente, oggi, l’Azienda Sanitaria dispone di tutti gli strumenti, conoscitivi ed informativi, per garantire una gestione regolare ed efficiente delle liste di attesa di specialistica ambulatoriale. Il lavoro su questo fronte continuerà ad andare costantemente avanti per rispondere alle esigenze di cura richieste dalle comunità, mentre il monitoraggio continuo dei dati consente, in più fasi, una rimodulazione puntuale delle agende, dei carichi di lavoro e delle erogazioni. Questo approccio data-driven ha assicurato non solo il contenimento dei tempi di attesa per le classi prioritarie (U e B), ma anche una maggiore equità nell’accesso e una più efficiente allocazione delle risorse”.
Dunque, aldilà di sterili polemiche e strumentalizzazioni, i ‘numeri’ complessivi, certificati dalla Regione Molise, raccontano di grandi sacrifici dell’ASReM, di attività non semplici da mandare avanti per invertire il trend di sistemi spesso ostili al cambiamento. Oggi, il Molise, rispetto a tanti altri territori, ha compiuto passi in avanti notevoli nella consapevolezza di quelle che sono le difficoltà ma con lo spirito di assicurare alle comunità i servizi e l’assistenza socio-sanitari di cui ciascun cittadino ha diritto.

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