Neuromed Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche/neuromed La città di Campobasso in diretta Thu, 17 Jul 2025 09:35:51 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://www.cblive.it/wp-content/uploads/2018/01/cropped-android-icon-144x144-32x32.png Neuromed Archivi - CBlive https://www.cblive.it/category/rubriche/neuromed 32 32 Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, il 24 luglio, al Parco Tecnologico del Neuromed https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/il-ministro-per-le-disabilita-alessandra-locatelli-il-24-luglio-al-parco-tecnologico-del-neuromed.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/il-ministro-per-le-disabilita-alessandra-locatelli-il-24-luglio-al-parco-tecnologico-del-neuromed.html#respond Thu, 17 Jul 2025 09:35:51 +0000 https://www.cblive.it/?p=135995 Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, sarà nel Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed giovedì 24 luglio, alle ore 12. Nell’Auditorium Marc Verstraete il Ministro incontrerà rappresentanti istituzionali, ricercatori, Associazioni e Cooperative sociali insieme ai ragazzi del CMR, Centro Medico di Diagnostica e Riabilitazione, di Sant’Agata dei Goti. L’incontro è teso a rafforzare la rete di …

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Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, sarà nel Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed giovedì 24 luglio, alle ore 12.

Nell’Auditorium Marc Verstraete il Ministro incontrerà rappresentanti istituzionali, ricercatori, Associazioni e Cooperative sociali insieme ai ragazzi del CMR, Centro Medico di Diagnostica e Riabilitazione, di Sant’Agata dei Goti.

L’incontro è teso a rafforzare la rete di collaborazione tra Enti, ricerca e Terzo settore nell’ambito delle attività di sostegno alle disabilità.

Presenti all’incontro, moderato dal Presidente della Fondazione Neuromed Mario Pietracupa, il Sindaco di Pozzilli Giacomo Del Corpo, il Presidente della Giunta regionale Francesco Roberti, il Direttore Generale dell’ASREM Giovanni Di Santo, la Consigliera regionale delegata alle Politiche sociali Stefania Passarelli, il Deputato al Parlamento europeo Aldo Patriciello.

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Controllare cinque semplici fattori di rischio allunga la vita https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/controllare-cinque-semplici-fattori-di-rischio-allunga-la-vita.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/controllare-cinque-semplici-fattori-di-rischio-allunga-la-vita.html#respond Mon, 07 Apr 2025 15:28:53 +0000 https://www.cblive.it/?p=134469 Non fumare, mantenere la pressione arteriosa sotto controllo, avere livelli di colesterolo nella norma, non sviluppare il diabete e conservare un peso corporeo adeguato: cinque condizioni che, se presenti a 50 anni, possono tradursi in molti anni di vita in più e, soprattutto, vissuti senza malattie cardiovascolari. È la conclusione di uno studio coordinato dal …

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Non fumare, mantenere la pressione arteriosa sotto controllo, avere livelli di colesterolo nella norma, non sviluppare il diabete e conservare un peso corporeo adeguato: cinque condizioni che, se presenti a 50 anni, possono tradursi in molti anni di vita in più e, soprattutto, vissuti senza malattie cardiovascolari.

È la conclusione di uno studio coordinato dal Global Cardiovascular Risk Consortium, appena pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato al congresso dell’American College of Cardiology. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre due milioni di persone, provenienti da 80 coorti in 39 paesi. Tra queste anche la coorte Moli-sani, seguita dall’I.R.C.C.S. Neuromed, che ha contribuito in modo sostanziale alla raccolta e analisi dei dati.

“Abbiamo voluto quantificare quanto il controllo dei fattori di rischio possa incidere sulla durata della vita, non solo in termini di anni totali, ma anche di anni vissuti senza malattie cardiovascolari – spiega la professoressa Licia Iacoviello, Università LUM di Casamassima (Bari) e responsabile dell’Unità di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed – I risultati mostrano che i benefici sono rilevanti, e che è possibile intervenire a ogni età: anche chi inizia più tardi a prendersi cura della propria salute può ottenere vantaggi misurabili”.

Secondo lo studio, le donne cinquantenni senza i cinque principali fattori di rischio vivono in media 13,3 anni in più senza malattie cardiovascolari e muoiono 11,8 anni più tardi rispetto a coetanee con tutti i fattori presenti. Negli uomini, la differenza è ancora più marcata: 10,6 anni in più senza malattie e 14,5 anni di vita guadagnati.

“Questo lavoro rafforza una convinzione che guida la nostra attività da molti anni – commenta il professor Giovanni de Gaetano, presidente del Neuromed – La prevenzione non è un concetto astratto, è semplice e non richiede interventi complessi: può essere misurata, applicata su larga scala, e può portare risultati concreti per milioni di persone. Conoscere l’impatto dei singoli fattori aiuta anche a orientare le politiche sanitarie e gli interventi mirati”.

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Al Neuromed il Memorial Cantore, l’insegnamento del passato per la neurochirurgia del futuro https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/134354-al-neuromed-il-memorial-cantore-linsegnamento-del-passato-per-la-neurochirurgia-del-futuro.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/134354-al-neuromed-il-memorial-cantore-linsegnamento-del-passato-per-la-neurochirurgia-del-futuro.html#respond Tue, 01 Apr 2025 14:58:26 +0000 https://www.cblive.it/?p=134354 Dal 3 al 5 aprile 2025 si terrà a Pozzilli, presso il Parco tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed, la nona edizione del Memorial Giampaolo Cantore, evento formativo e scientifico che riunisce neurochirurghi provenienti da tutta Italia e dall’estero per confrontarsi sulle tecniche più complesse e raffinate della chirurgia della base cranica. Il programma dell’edizione 2025 alternerà sessioni …

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Dal 3 al 5 aprile 2025 si terrà a Pozzilli, presso il Parco tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed, la nona edizione del Memorial Giampaolo Cantore, evento formativo e scientifico che riunisce neurochirurghi provenienti da tutta Italia e dall’estero per confrontarsi sulle tecniche più complesse e raffinate della chirurgia della base cranica.

Il programma dell’edizione 2025 alternerà sessioni in sala operatoria, momenti di confronto multidisciplinare e un’intensa attività pratica svolta all’interno del Laboratorio di Medicina Necroscopica “Giampaolo Cantore”, struttura d’eccellenza che ha avviato la sua attività nel dicembre del 2021 e che negli ultimi anni è diventata un riferimento internazionale per la formazione neurochirurgica. Il focus sarà ancora una volta l’anatomia chirurgica applicata, con un’attenzione particolare agli approcci endoscopici e microchirurgici, ma anche alla discussione interattiva dei casi clinici e alle lezioni teoriche svolte da una faculty di altissimo profilo.

Alla base di questo evento c’è una visione della neurochirurgia come disciplina in continua evoluzione, in cui la precisione tecnica si unisce allo studio, all’esperienza e alla trasmissione del sapere. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si innesta il ricordo del professor Giampaolo Cantore, per anni alla guida della Neurochirurgia dell’Istituto di Pozzilli, a cui il laboratorio e il Memorial sono intitolati. Figura di riferimento nella neurochirurgia italiana, Cantore ha lasciato un’impronta profonda non solo per le sue capacità cliniche, ma per l’instancabile dedizione all’insegnamento.

“Cantore aveva un’idea chiara e rigorosa della formazione – spiega il professor Vincenzo Esposito, responsabile della Neurochirurgia II del Neuromed – Voleva che i giovani imparassero osservando, studiando, ma soprattutto mettendosi in gioco in prima persona. Il suo insegnamento non era mai astratto: partiva dai casi concreti, dalla quotidianità della sala operatoria, dall’etica del lavoro ben fatto. Oggi questo Memorial è il modo più autentico per portare avanti la sua eredità”.

In questi anni, il Laboratorio “G. Cantore” ha ospitato complessivamente 30 corsi, con la partecipazione di centinaia di discenti provenienti da tutti i continenti. Solo l’Antartide manca all’appello, ma al Neuromed si è pronti a scommettere che anche da lì, magari da una remota base scientifica, possa arrivare qualcuno curioso di imparare.

La faculty che guida questi corsi ha visto decine esperti di fama nazionale e internazionale: professionisti provenienti dalle principali università e centri clinici, impegnati da anni nella didattica e nella ricerca neurochirurgica. Un patrimonio di conoscenze che viene condiviso in modo diretto con i partecipanti, alternando momenti teorici e attività pratica in sala e in laboratorio.

“Il Cadaver Lab è stato una scommessa che pochi avrebbero fatto – racconta il dottor Nicola Gorgoglione, tra gli organizzatori – Abbiamo iniziato in modo essenziale, con passione e pochi mezzi. Oggi accogliamo neurochirurghi che arrivano da tutto il mondo: America, Asia, Africa, Australia. Tutti animati dalla voglia di imparare in modo diretto, concreto, senza filtri. È una rivoluzione silenziosa, nata lontano dai grandi centri, ma proprio per questo più libera, più viva”.

Il dottor Paolo di Russo, anche lui uno degli organizzatori, sottolinea poi il valore della pratica come strumento formativo: “Nel Cadaver Lab si impara con le mani, ma anche con il rispetto per il corpo umano, per ciò che rappresenta. Ogni corso è un’esperienza di crescita, sia tecnica che personale. È qui che si forgia la sensibilità del chirurgo, non solo la sua abilità. E questo vale soprattutto per i più giovani, che trovano un ambiente in cui l’errore è parte dell’apprendimento, e la competenza si costruisce passo dopo passo”.

Per il Neuromed, questa iniziativa rappresenta non solo un momento di alta formazione, ma anche un’occasione per riaffermare il proprio impegno nella crescita delle nuove generazioni di neurochirurghi, nel segno di una tradizione che guarda al futuro. Un futuro che, come amava ripetere Cantore, si costruisce un gesto dopo l’altro, con studio, attenzione e passione.

Il corso di quest’anno, organizzativo dei dottori Paolo di Russo, Arianna Fava, Nicola Gorgoglione e Giandomenico Petrella, vedrà la presenza tra gli altri, dei professori Vincenzo Esposito, Gualtiero Innocenzi e Sergio Paolini, della Neurochirurgia Neuromed, e tra i più famosi Neurochirurghi internazionali: Antonio Bernardo, New York Cornell, Amir Dehdasti, New York long Island North Shore Hospital, Avin Taher, Kurdistan Iraq Ashtee Teaching Hospital, Peter A. Winkler, Berlin Charité Hospital.

L’apertura dei lavori si terrà giovedì, 3 aprile, a partire dalle ore 8 del Parco tecnologico dell’Istituto, in Via dell’Elettronica, Pozzilli, per poi proseguire nel Laboratorio di Medicina Necroscopica.

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Le nuove frontiere della telemedicina: piattaforma integrata per medicina e sport presentata da Neuromed e CTE Molise https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/le-nuove-frontiere-della-telemedicina-piattaforma-integrata-per-medicina-e-sport-presentata-da-neuromed-e-cte-molise.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/le-nuove-frontiere-della-telemedicina-piattaforma-integrata-per-medicina-e-sport-presentata-da-neuromed-e-cte-molise.html#respond Fri, 21 Mar 2025 23:03:06 +0000 https://www.cblive.it/?p=134258 Presentata nella sede ospedaliera dell’I.R.C.C.S. Neuromed la Piattaforma integrata di Telemedicina per la medicina e lo sport. Questa iniziativa specifica è promossa dall’Istituto di Pozzilli nell’ambito del programma di attività coordinate dalla Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Molise) sostenuta dal MIMIT (Ministero per le Imprese e Made in Italy) con finanziamenti del Programma di supporto …

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Presentata nella sede ospedaliera dell’I.R.C.C.S. Neuromed la Piattaforma integrata di Telemedicina per la medicina e lo sport. Questa iniziativa specifica è promossa dall’Istituto di Pozzilli nell’ambito del programma di attività coordinate dalla Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Molise) sostenuta dal MIMIT (Ministero per le Imprese e Made in Italy) con finanziamenti del Programma di supporto tecnologie emergenti (FSC 2014-2020) e il Piano di investimenti per la diffusione della banda larga.

CTE Molise ha aggregato un partenariato eterogeneo per realizzare sperimentazioni tecnologiche volte a migliorare i servizi attraverso l’adozione di tecnologie emergenti ed è una delle due Case delle tecnologie in Italia che si concentra sul tema della Salute, Wellness e Wellbeing del cittadino.

Il progetto di Telemedicina presentato oggi rappresenta una innovativa opportunità di intervento sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. È quindi determinante nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento multidisciplinare delle patologie neurologiche nonché nel monitoraggio clinico del paziente sia in loco che da remoto e consente anche di raggiungere significativi risultati sportivi.

Michele Cermele incaricato dal Comune di Campobasso di coordinare il Progetto Casa delle Tecnologie MolisCTE dichiara: “E’ importante essere passati dalla fase progettuale alla fase realizzativa, tutte le aziende partner inclusa Neuromed hanno lavorato a lungo per mettere in campo delle soluzioni sperimentali di avanguardia. Il progetto di Neuromed ha il pregio di non rimanere chiuso in laboratorio e avrà un impatto tangibile per i pazienti che si vedranno proiettati nei protocolli della medicina del domani”.

L’implementazione della piattaforma di telemedicina consentirà lo svolgimento di periodiche consulenze telematiche tra clinico, consulente sportivo e paziente nell’ambito della teleassistenza, permetterà di seguire il follow up dei pazienti nell’ambito della tele-riabilitazione, consentirà il teleconsulto tra diversi specialisti posti in aree differenti, la predizione di determinate patologie attraverso l’analisi dei dati raccolti e integrati con la cartella clinica informatizzata. Inoltre, consentirà in maniera semplificata il coinvolgimento di altri professionisti, tra cui esperti di medicina dell’attività fisica ed esperti di dietologia e nutrizione, allo scopo di una migliore gestione del paziente e di un perfezionamento dei trattamenti, in coerenza con gli attori coinvolti.

Intervenuti nel corso dell’incontro, Fulvio Aloj, Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Neuromed, Michele Cermele, Direttore CTE Molise, Diego Centonze, Resp. Neurologia I.R.C.C.S. Neuromed, Tiziana Lanciano, coordinatrice Palestra riabilitazione I.R.C.C.S. Neuromed, Albina Viviano, Resp. Ingegneria Clinica I.R.C.C.S. Neuromed, Massimo Pillarella, Resp. Ricerca e Sviluppo I.R.C.C.S. Neuromed, Gabriele Trombetta, Direttore Generale I.R.C.C.S. Neuromed.

Il Direttore Sanitario di Neuromed, Fulvio Aloj, ha sottolineato quanto oggi la Telemedicina sia “importante per l’assistenza al paziente in considerazione anche delle distanze geografiche e delle liste di attesa, la missione è quella di portare dunque una medicina di qualità”.

Ci troviamo di fronte ad una rivoluzione – dice il professor Diego Centonze, a capo della Neurologia dell’Istituto di Pozzilli – mai come in questi anni si stanno creando le premesse per un salto avanti nella ricerca e nella gestione clinica degli ammalati. Per quello che riguarda la Neurologia diciamo che l’Intelligenza Artificiale, le tecnologie, hanno aumentato molto la sensibilità dei dati che il clinico può utilizzare ai fini predittivi. È chiaro che molte malattie neurologiche hanno un decorso progressivo, altre hanno un decorso sorprendente. Manifestazioni cliniche improvvise come nell’ictus, nella Sclerosi Multipla, possono arrivare in qualsiasi momento nella vita degli ammalati ma sappiamo che possiamo imparare a sapere qual è il momento per intervenire”.

Siamo abituati a lavorare con tecnologie abbastanza avanzate – dice Tiziana Lanciano, coordinatrice della Palestra – quali esoscheletri e attività di robotica, questo è un aiuto in più per superare quel gap che manca quando il paziente in dimissione va a casa. Quindi facciamo prima uno studio del paziente da ricoverato dove vediamo, a tempo zero, la misurazione antropometrica, chinesiologica, posturale, e poi con questa attrezzatura riusciamo a vedere con uno schermo intelligente la misurazione di quasi quarantamila punti del corpo umano nell’analisi del movimento. Quindi studiamo il paziente sia all’inizio del protocollo riabilitativo, durante e al termine, per aggiornare sempre l’assistenza sulla base dei dati. Tutto questo con un lavoro di equipe multidisciplinare. Con questa piattaforma potremo avere altri dati per studiare meglio il paziente neurologico”.

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Presentate ad Agnone le iniziative di Progetto Appennino in Molise https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/presentate-ad-agnone-le-iniziative-di-progetto-appennino-in-molise-2.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/presentate-ad-agnone-le-iniziative-di-progetto-appennino-in-molise-2.html#respond Mon, 10 Mar 2025 08:10:27 +0000 https://www.cblive.it/?p=134083 Grande partecipazione, nella Sala Consiliare di Palazzo San Francesco di Agnone, per la presentazione istituzionale dell’edizione 2025 di Progetto Appennino, promossa in Molise da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con il Comune di Castel del Giudice e un’ampia rete di partner territoriali, quali Provincia di Isernia, GAL Alto Molise, Confcooperative Molise, Legacoop Molise, CIA – …

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Grande partecipazione, nella Sala Consiliare di Palazzo San Francesco di Agnone, per la presentazione istituzionale dell’edizione 2025 di Progetto Appennino, promossa in Molise da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con il Comune di Castel del Giudice e un’ampia rete di partner territoriali, quali Provincia di Isernia, GAL Alto Molise, Confcooperative Molise, Legacoop Molise, CIA – Agricoltori Italiani Molise, Caseificio Di Nucci, Marinelli Pontificia Fonderia di Campane, UNIMOL – Università degli Studi del Molise, Centro Biocult e Casa Frezza.

All’evento sono intervenuti Lino Gentile, Sindaco di Castel del Giudice, Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone, Daniele Saia, Sindaco di Agnone e presidente della Provincia di Isernia, Andrea Di Lucente, assessore alle attività produttive della Regione Molise, e Renato D’Alessandro, direttore di Sviluppo Molise.

 

Con l’obiettivo di stimolare la nascita di nuove giovani imprese e rafforzare il tessuto economico esistente sull’Appennino molisano, con particolare riferimento alle aree del GAL Alto Molise e SNAI Alto Medio Sannio, sono già aperti i bandi per tre iniziative: ReStartApp, campus residenziale gratuito per giovani aspiranti imprenditori in Appennino provenienti da tutta Italia, e i percorsi di accelerazione Vitamine in Azienda e di creazione di reti Imprese in Rete, dedicati a potenziare le aziende locali già attive sul territorio.

Le call per partecipare alle diverse iniziative di Progetto Appennino sono pubblicate nell’area BANDI del sito www.fondazionegarrone.it. Mercoledì 12 marzo alle ore 16.30 è inoltre previsto un evento online per approfondire i contenuti e le modalità di partecipazione ai percorsi dedicati alle imprese locali. Gli interessati potranno accedere all’incontro registrandosi al seguente link: Partecipa al webinar.

Progetto Appennino è nato nel 2021 da un’evoluzione degli incubatori per giovani imprenditori ReStartApp e ReStartAlp, che in 14 edizioni hanno affiancato oltre 160 partecipanti e supportato l’avvio di oltre 60 imprese condotte da under 40 sui territori montani, da Nord a Sud Italia. Nel nostro percorso abbiamo incontrato inoltre più di 100 imprese appenniniche, accompagnandole nella loro crescita con percorsi di accelerazione e creazione di reti – ha spiegato Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone. – Tutte queste imprese, siano esse startup, imprese di prima generazione o aziende già consolidate, hanno una caratteristica distintiva che le accomuna: per loro natura lavorano sul territorio, per il territorio e con il territorio, partecipando attivamente a un più ampio progetto di comunità ed entrando in relazione profonda con gli altri attori locali. Anche per questo è decisivo il coinvolgimento attivo dei nostri partner, impegnati in prima linea per far sì che le imprese e i giovani possano cogliere questa opportunità di crescita, in piena integrazione nelle più ampie strategie di sviluppo locale”.

Come Sindaco del Comune di Castel del Giudice, esprimo il massimo sostegno al Progetto Appennino, promosso dalla Fondazione Garrone in collaborazione con diversi partner territoriali” – ha sottolineato Lino Gentile – “Questa iniziativa rappresenta un’opportunità concreta per accompagnare il nostro territorio, inserito nell’area SNAI Alto Medio Sannio, verso un percorso di crescita e sviluppo sostenibile. Crediamo fermamente che il futuro delle nostre comunità dipenda dalla capacità di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale, sia attraverso il sostegno a nuove iniziative, sia consolidando le aziende esistenti. Creare opportunità di lavoro e incentivare nuovi servizi significa contrastare il fenomeno dello spopolamento e invertire la spirale negativa che porta alla riduzione della popolazione, alla perdita di servizi e a una minore attrattività del territorio”.

I bandi di Progetto Appennino sono  opportunità da non lasciarsi sfuggire” – ha dichiarato Daniele Saia, Sindaco di Agnone e Presidente della Provincia di Isernia – “Sinergia è la parola magica che deve accompagnarci. La politica deve creare le condizioni per lo sviluppo, ma è fondamentale il coinvolgimento della comunità. Per le imprese del territorio, bisogna motivare la passione di continuare le attività. Invogliamo le imprese a rimanere. E invogliamo a creare nuove imprese. Creiamo la cultura di impresa. Solo così si combatte lo spopolamento. Dando risultati concreti”.

La Regione Molise è impegnata per le aree interne e sostiene iniziative come Progetto Appennino, risorse che si possono integrare con quelle della Regione” – ha aggiunto Andrea Di Lucente, Assessore alle Attività Produttive della Regione Molise – “Tra i vari progetti e bandi messi in campo dalla Regione, c’è l’iniziativa di creare un incubatore di imprese ad Agnone. Cercheremo di essere attrattivi per l’Alto Molise per creare delle start up. Daremo un punteggio in più a chi verrà a mettere sedi operative nelle aree interne”.

Incentivare il saper fare, le idee, associate al voler fare. Non accade quotidianamente che una Fondazione così importante investa sul nostro territorio” – ha concluso Renato D’Alessandro, direttore di Sviluppo Molise.

VITAMINE IN AZIENDA e IMPRESE IN RETE

Alle imprese del territorio appenninico molisano – con particolare riferimento ai Comuni afferenti al GAL Alto Molise e alla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) dell’Alto Medio Sannio – sono dedicate due iniziative, che puntano a consolidare il tessuto economico locale esistente.

“Vitamine in Azienda” è un percorso gratuito di accelerazione dedicato a 15 imprese locali, interessate e motivate a beneficiare di un servizio di consulenza e coaching personalizzato. Il coaching – previsto tra giugno e dicembre 2025 – si articolerà in 7 incontri individuali, che affronteranno le specifiche problematiche gestionali e manageriali delle singole aziende, e 3 incontri collettivi, di carattere formativo più generale.

“Imprese in rete” è, invece, un percorso gratuito di consulenza e accompagnamento alla nascita o al rafforzamento di progetti di rete tra imprese insediate sul territorio appenninico dell’area del GAL Alto Molise e della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) dell’Alto Medio Sannio. Generare e rafforzare l’aggregazione e la cooperazione delle imprese appenniniche è l’obiettivo generale dell’iniziativa, rivolta a un massimo di due gruppi di imprese. Ciascun network parteciperà a 7 incontri individuali, previsti tra giugno e novembre 2025, per sviluppare il proprio progetto strategico di rete.

Per iscriversi c’è tempo fino al 9 aprile 2025.

IL CAMPUS DI INCUBAZIONE RESTARTAPP

 

Cuore di Progetto Appennino è il campus residenziale gratuito ReStartApp, dedicato ai giovani aspiranti imprenditori under 40 provenienti da tutta Italia, in possesso di idee d’impresa e startup innovative nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, allevamento, agroalimentare, gestione forestale, turismo, artigianato, cultura, manifattura e servizi, innovazione sociale.

Dal 30 giugno al 3 ottobre 2025 – con una pausa intermedia nel mese di agosto – si svolgeranno nel borgo di Castel del Giudice 10 settimane di formazione intensiva per acquisire e perfezionare conoscenze e competenze per l’avvio di imprese attive in ambito montano utili a concretizzare la propria idea imprenditoriale. Il programma prevede attività di formazione in aula, laboratorio di creazione e sviluppo d’impresa, esperienze, testimonianze, casi di successo. La formula residenziale offre, inoltre, ai partecipanti un’esperienza di socialità e di confronto con il territorio e la comunità locale.

10 i posti disponibili, di cui, a parità di merito, 3 riservati a candidati che provengano, per nascita o residenza dai Comuni appenninici dell’area dell’Appennino molisano, in particolare del Gal Alto Molise.

Per agevolare la realizzazione dei tre migliori progetti, Fondazione Edoardo Garrone metterà a disposizione tre premi di startup per un valore complessivo di 60.000 euro e un servizio di consulenza gratuita post campus della durata di un anno per i più meritevoli. Per iscriversi c’è tempo fino al 23 aprile.

 

Intorno al Progetto Appennino si conferma infine il coinvolgimento attivo di una consolidata rete di partner istituzionali, che affiancano Fondazione Edoardo Garrone fin dal 2014 e ne condividono l’impegno per la riqualificazione delle aree interne del nostro Paese, quali Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, CAI – Club Alpino Italiano, Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali e PEFC Italia.

 

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Il Prefetto di Isernia, Giuseppe Montella, in visita all’IRCCS Neuromed https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/133894-il-prefetto-di-isernia-giuseppe-montella-in-visita-allirccs-neuromed.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/133894-il-prefetto-di-isernia-giuseppe-montella-in-visita-allirccs-neuromed.html#respond Wed, 19 Feb 2025 07:40:32 +0000 https://www.cblive.it/?p=133894 Il Prefetto di Isernia S.E. Giuseppe Montella ha visitato, nell’ambito dei saluti istituzionali al territorio, l’Istituto Neuromed di Pozzilli. Accolto dai vertici dell’I.R.C.C.S., il Presidente Giovanni de Gaetano, il direttore generale avv. Gabriele Trombetta e dall’on. Aldo Patriciello, il Prefetto ha visitato la sede ospedaliera dell’Istituto, la piattaforma ambulatoriale e il Parco Tecnologico. Dopo il …

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Il Prefetto di Isernia S.E. Giuseppe Montella ha visitato, nell’ambito dei saluti istituzionali al territorio, l’Istituto Neuromed di Pozzilli.

Accolto dai vertici dell’I.R.C.C.S., il Presidente Giovanni de Gaetano, il direttore generale avv. Gabriele Trombetta e dall’on. Aldo Patriciello, il Prefetto ha visitato la sede ospedaliera dell’Istituto, la piattaforma ambulatoriale e il Parco Tecnologico.

Dopo il giro in Clinica, il rappresentante di Governo a Isernia si è soffermato nel Centro ricerche, dove ha incontrato vari ricercatori scambiando considerazioni sulle attività di ricerca in corso, e visitando il Centro di Medicina Necroscopica ‘Giampaolo Cantore’, il Biobanking Neuromed Centre, i laboratori di ricerca, e approfondendo la parte tecnologica diventata imprescindibile nello studio delle maggiori patologie neurologiche, neurodegenerative e cardiovascolari.

Un passaggio è stato dedicato anche all’Antiquarium del Parco tecnologico dove il Prefetto, insieme all’antropologo Vincenzo Giambarbara, ha visionato i reperti delle campagne di scavo nei terreni adiacenti, frutto delle attività del Centro Studi Antropologici della Fondazione Neuromed.

“Ringraziamo sua eccellenza il Prefetto per aver visitato il nostro Istituto – afferma il Presidente dell’I.R.C.C.S. Giovanni de Gaetano La sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri clinici e dei nostri ricercatori rappresenta per noi una grande soddisfazione per il lavoro portato avanti nello studio delle patologie che affrontiamo quotidianamente, clinica e ricerca che sono a disposizione dei pazienti molisani e dei tanti che vengono da fuori regione, e rappresenta altresì uno sprone per continuare a cercare sempre nuove opportunità di approfondimento e di prevenzione”.

“Questo Istituto è un orgoglio per il Molise e per la provincia di Isernia”, le parole del Prefetto Giuseppe Montella al termine della visita.

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Donato il primo corpo al Laboratorio di Anatomia Necroscopica ‘Giampaolo Cantore’: l’atto di estrema generosità verso la ricerca Neuromed https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/131935-donato-il-primo-corpo-al-laboratorio-di-anatomia-necroscopica-giampaolo-cantore-latto-di-estrema-generosita-verso-la-ricerca-neuromed.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/131935-donato-il-primo-corpo-al-laboratorio-di-anatomia-necroscopica-giampaolo-cantore-latto-di-estrema-generosita-verso-la-ricerca-neuromed.html#respond Tue, 22 Oct 2024 07:30:23 +0000 https://www.cblive.it/?p=131935 La legge 10 febbraio del 2020, n.10, Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica ha introdotto anche in Italia la possibilità, per chi lo desidera, di scegliere di donare il proprio corpo e i propri tessuti alla ricerca scientifica …

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La legge 10 febbraio del 2020, n.10, Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica ha introdotto anche in Italia la possibilità, per chi lo desidera, di scegliere di donare il proprio corpo e i propri tessuti alla ricerca scientifica e alla formazione medica, ai Centri di Riferimento Nazionale riconosciuti tali dal Ministero della Salute.

I contenuti della legge sono stati poi rafforzati dal Decreto del Presidente della Repubblica del 10 febbraio 2023, n. 47, Regolamento recante norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica e dal Decreto attuativo del Ministero della Salute del 24 aprile 2024 che stabilisce le modalità e i tempi di presentazione della candidatura delle strutture universitarie, delle aziende ospedaliere di alta specialità e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) da utilizzare quali centri di riferimento per la conservazione e l’utilizzazione dei corpi dei defunti per le finalità della legge 10 febbraio 2020, n. 10. L’I.R.C.C.S. Neuromed è tra i dieci Centri in Italia riconosciuto idoneo dal Ministero della Salute ad accogliere il corpo e i tessuti dei cittadini che esprimano questa volontà (D.M. del 23 agosto 2021 pubblicato in G.U. l’8 settembre del 2021, n. 215).

È in tale contesto che la passata settimana l’Istituto di Pozzilli ha ricevuto nel Centro di Anatomia Necroscopica ‘Giampaolo Cantore’ il primo corpo di un cittadino che ha scelto di contribuire in questo modo all’avanzamento della formazione medico-chirurgica nel Centro coordinato dal professor Vincenzo Esposito.

L’Istituto ha fatto attivato la procedura amministrativa e operativa particolarmente complessa nella proceduta interregionale tesa al trasporto e messa in sicurezza del corpo.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importate obiettivo, per rispondere alla volontà esemplare di questo cittadino che ha scelto di donarsi alla scienza – afferma Massimo Pillarella dell’Area Ricerca e Sviluppo – lo abbiamo realizzato con un lavoro di gruppo che ha visto primi fra tutti i dottori Paolo di Russo, Arianna Fava, Nicola Gorgoglione, oltre al professor Vincenzo Esposito. Si è realizzata una importante sinergia tra l’ingegneria clinica dell’Istituto, Direzioni scientifica e sanitaria con il Ministero della Salute, Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni di riferimento. Questo caso rappresenta un primo passo verso un importante coinvolgimento di Regione e Aziende sanitarie locali, medici di medicina generale, medici delle strutture sanitarie pubbliche e cittadini ai quali l’Istituto esprime sin da ora gratitudine e l’impegno di ogni possibile collaborazione”.

La donazione del corpo e dei tessuti post mortem alla ricerca è un atto che ha una profonda valenza etica, unito ad un alto valore civile in relazione alle ricadute concrete per la salute pubblica, di tutti i cittadini, nonché per il progresso scientifico.

“La donazione del corpo – dice il professor Vincenzo Esposito, a capo della Neurochirurgia II dell’I.R.C.C.S. Neuromed e Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma – rappresenta un gesto di straordinaria generosità, un dono verso gli altri esseri umani, un lascito di grande valore scientifico. L’utilizzo di preparati umani permette di sviluppare competenze tecniche fondamentali, che simulazioni e modelli artificiali non possono replicare; contribuisce a far avanzare la formazione dei giovani chirurghi e permette l’ideazione e la sperimentazione di nuove tecniche chirurgiche. Grazie a questo tipo di donazione, possiamo garantire una formazione più completa e avanzata e alimentare il progresso scientifico, contribuendo a migliorare il livello della nostra sanità”.

“Nel 2021 abbiamo organizzato il primo corso del Laboratorio di Anatomia Necroscopica per poi andare avanti con nuovi appuntamenti di interesse nazionale e internazionale, passando per le fellowship con gli specializzandi in Neurochirurgia che arrivano a Pozzilli da tutta Italia – dice Paolo di RussoRicevere le salme non è altro che il tassello mancante di questo percorso che ci porterà a continuare a fare ricerca con quello stimolo in più dato da chi ha creduto e crede nel nostro lavoro, nell’ottica di una sempre migliore formazione in medicina”.  

“Questa donazione è quindi il completamento di quel percorso che vuole andare anche a stimolare la pubblica opinione sull’importanza di sostenere la formazione in medicina legata alla ricerca. Solo così possiamo avvicinarci a nuove soluzioni chirurgiche che potranno poi essere ad appannaggio di tutti – aggiunge Nicola GorgoglioneI corpi sono ad esclusivo utilizzo della ricerca e della formazione senza fini di lucro per circa un anno dalla donazione. Dopo questo periodo le famiglie, che ringraziamo per la fiducia riposta in noi, potranno riacquisire le spoglie del congiunto secondo le loro specifiche disposizioni”.

 

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Dal Neuromed una panoramica sulle complesse relazioni tra sistema nervoso e sistema cardiovascolare https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/dal-neuromed-una-panoramica-sulle-complesse-relazioni-tra-sistema-nervoso-e-sistema-cardiovascolare.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/dal-neuromed-una-panoramica-sulle-complesse-relazioni-tra-sistema-nervoso-e-sistema-cardiovascolare.html#respond Thu, 10 Oct 2024 07:51:45 +0000 https://www.cblive.it/?p=131717 Le tecnologie di diagnostica per immagini (“imaging”) hanno visto enormi avanzamenti negli ultimi anni, fino a permettere di studiare le alterazioni nei vasi cerebrali e la loro relazione con importanti patologie neurologiche come la demenza vascolare e il declino cognitivo. Si tratta di un campo in continuo sviluppo, sia a livello di indagine su modelli …

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Le tecnologie di diagnostica per immagini (“imaging”) hanno visto enormi avanzamenti negli ultimi anni, fino a permettere di studiare le alterazioni nei vasi cerebrali e la loro relazione con importanti patologie neurologiche come la demenza vascolare e il declino cognitivo. Si tratta di un campo in continuo sviluppo, sia a livello di indagine su modelli animali che per la salute dei pazienti. Il Dipartimento di Angiocardioneurologia e medicina traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli ha ora fatto il punto su questo complesso scenario, pubblicando una dettagliata analisi dello stato dell’arte delle tecnologie di imaging cerebrale e cerebrovascolare e delle sue prospettive future.

Pubblicato su un numero speciale della rivista scientifica Cardiovascular Research, organo della European Society of Cardiology, l’articolo rappresenta una “review” completa delle tecniche di imaging utilizzate per studiare il sistema neurovascolare cerebrale. Proprio in questo campo, il dipartimento del Neuromed è da tempo riconosciuto come un punto di riferimento internazionale, una autorevolezza ulteriormente sottolineata da questa pubblicazione.

“Il miglioramento nelle tecnologie di imaging ha aperto la possibilità di investigare la struttura e la funzione dei vasi cerebrali con una precisione senza precedenti – dice l’ingegner Lorenzo Carnevale, ricercatore del dipartimento – Abbiamo ottenuto informazioni fondamentali, non solo sulla loro struttura, ma anche riguardo la loro funzione in relazione all’attività cerebrale e come le patologie cardiovascolari alterano questo rapporto”.

“In questa review – aggiunge Giuseppe Lembo, Professore di Scienze Tecniche e Mediche Applicate all’Università “La Sapienza” di Roma e Responsabile del Dipartimento – esaminiamo come la tecnologia abbia potuto chiarire alcuni processi cruciali, spiegando i meccanismi dietro il collegamento tra il sistema vascolare e quello nervoso. Inoltre, descriviamo come è possibile estrarre e misurare biomarcatori delle alterazioni di questi meccanismi, contribuendo così a una migliore comprensione delle patologie cerebrali, aprendo la strada verso nuove forme di prevenzione e terapia”.

Il professor Lembo e l’ingegner Carnevale sono stati inoltre impegnati nel congresso del Council on Hypertension dell’American Heart Association, rispettivamente per una lettura magistrale dal titolo “Advanced Neuroimaging to Predict the Impact of Hypertension on Brain Health” e per un intervento dal titolo “Evaluation of the effects of CD8 knock-out on cognitive decline in the TAC-induced hypertension mouse model”. Il professor Lembo ha mostrato la lunga serie di risultati ottenuti al Neuromed nel corso della sessione plenaria dedicata ai meccanismi che conducono alla demenza nell’ ipertensione arteriosa, mentre l’ingegner Carnevale si è focalizzato sull’importanza di alcune popolazioni cellulari del sistema immunitario nel danno cerebrale, che è alla base del declino cognitivo indotto da ipertensione. Il meeting, organizzato annualmente dal Council on Hypertension dell’American Heart Association, è la più importante riunione scientifica sull’ipertensione arteriosa che vede la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo.

“Per il nostro Dipartimento – conclude Lembo – questa pubblicazione e il nostro coinvolgimento nei più importanti congressi scientifici mondiali sul tema di ipertensione e declino cognitivo rappresentano un riconoscimento importante del nostro contributo nello scenario della ricerca traslazionale, confermando la nostra posizione di leadership internazionale nel campo della ricerca attraverso l’imaging e le tecnologie ad esso associate”.

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Al Neuromed la conferenza del professor Alberto Mantovani https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/al-neuromed-la-conferenza-del-professor-alberto-mantovani.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/al-neuromed-la-conferenza-del-professor-alberto-mantovani.html#respond Wed, 11 Sep 2024 05:17:29 +0000 https://www.cblive.it/?p=131157 Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 15, presso l’Auditorium “Marc Verstraete” del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), si terrà un evento di grande importanza scientifica e formativa. Nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni del riconoscimento del Neuromed come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, il Professor Alberto Mantovani, uno dei …

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Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 15, presso l’Auditorium “Marc Verstraete” del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), si terrà un evento di grande importanza scientifica e formativa. Nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni del riconoscimento del Neuromed come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, il Professor Alberto Mantovani, uno dei più influenti immunologi a livello internazionale, terrà una conferenza dal titolo “Immunità e infiammazione: dal cancro a COVID-19”.

Mantovani, il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale, è Professore Emerito della Humanitas University, Direttore Scientifico dell’I.R.C.C.S. Istituto Clinico Humanitas Milano e Presidente della Cattedra di Infiammazione e Innovazione Terapeutica presso il William Harvey Research Institute della Queen Mary University di Londra. Nel corso del suo seminario esplorerà lo stato dell’arte degli studi più recenti sul ruolo dell’infiammazione e dell’immunità nelle malattie tumorali e nel Covid-19, che hanno contribuito a delineare prospettive innovative nella medicina contemporanea.

Nella stessa occasione, verrà presentato il Premio Internazionale “A Luca”, un riconoscimento speciale dedicato ai giovani neurochirurghi in formazione, che simboleggia l’impegno per la ricerca e l’eccellenza nella formazione medica. Il premio, promosso dalla famiglia di Luca, un giovane paziente, ne onora la memoria e si pone l’obiettivo di ispirare nuove generazioni di professionisti nel campo della neurochirurgia, formati all’interno dell’I.R.C.C.S. Neuromed.

“Questi due eventi – afferma il professor Giovanni de Gaetano, presidente del Neuromed – sono l’occasione migliore per celebrare i 40 anni dell’I.R.C.C.S. Neuromed, una realtà da sempre aperta alle giovani generazioni di clinici e di ricercatori con i quali ha raggiunto in questi anni traguardi, anche internazionali, di grande prestigio”.

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Bradicinesia, rigidità e tremore hanno dinamiche neuronali diverse: una ricerca internazionale apre nuove prospettive per la cura del Parkinson https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/bradicinesia-rigidita-e-tremore-hanno-dinamiche-neuronali-diverse-una-ricerca-internazionale-apre-nuove-prospettive-per-la-cura-del-parkinson.html https://www.cblive.it/rubriche/neuromed/bradicinesia-rigidita-e-tremore-hanno-dinamiche-neuronali-diverse-una-ricerca-internazionale-apre-nuove-prospettive-per-la-cura-del-parkinson.html#respond Tue, 14 May 2024 13:40:21 +0000 https://www.cblive.it/?p=129380 La bradicinesia (lentezza nei movimenti) e la rigidità muscolare – sintomi caratteristici della malattia di Parkinson – hanno un’evoluzione indipendente e rispondono in maniera diversa ai trattamenti nel corso del tempo. È quanto hanno scoperto i ricercatori dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (Isernia), dell’Università Sapienza di Roma e dell’Università di Grenoble, attraverso uno studio condotto in …

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La bradicinesia (lentezza nei movimenti) e la rigidità muscolare – sintomi caratteristici della malattia di Parkinson – hanno un’evoluzione indipendente e rispondono in maniera diversa ai trattamenti nel corso del tempo. È quanto hanno scoperto i ricercatori dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (Isernia), dell’Università Sapienza di Roma e dell’Università di Grenoble, attraverso uno studio condotto in collaborazione con altri colleghi di istituzioni scientifiche italiane ed internazionali. Prima dei risultati di questa nuova ricerca si pensava infatti che, contrariamente al tremore, bradicinesia e rigidità fossero strettamente correlati tra loro nella progressione della patologia.

La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Annals of Neurology, ha esaminato i dati clinici di 301 pazienti affetti da malattia di Parkinson trattati con stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation – DBS) e seguiti per quindici anni. Questa terapia prevede l’inserimento di elettrodi all’interno del cervello in grado di regolare il funzionamento di alcuni circuiti nervosi attraverso impulsi elettrici, migliorando i disturbi tipici della malattia di Parkinson. Una sorta di “pacemaker” per il sistema nervoso, si potrebbe dire. Si tratta di un intervento noto per il suo impatto positivo sui sintomi motori della malattia di Parkinson, ma fino ad ora, la comprensione di come i diversi sintomi rispondano al trattamento nel lungo termine è stata limitata.

“Con il nostro studio – afferma il professor Antonio Suppa, coordinatore della ricerca – abbiamo scoperto che la bradicinesia e la rigidità, pur essendo entrambi sintomi motori, mostrano evoluzioni cliniche differenti dopo l’intervento di stimolazione cerebrale profonda. Questo ci fa pensare che i meccanismi alla base della bradicinesia e della rigidità possano essere diversi tra loro, un dato che apre la strada ad una nuova interpretazione dei meccanismi neuronali implicati nella malattia di Parkinson”.

“La ricerca – conclude il dottor Alessandro Zampogna, primo autore dello studio – indica che una personalizzazione del trattamento, adattandolo alle caratteristiche del singolo paziente, potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita dei malati. Per questo motivo le prossime ricerche punteranno proprio ad approfondire le modalità di stimolazione cerebrale profonda e, soprattutto, ad esplorare come le variazioni nei parametri di stimolazione possano influenzare diversamente i sintomi cardine della malattia”.

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