Ampliamento discarica di Montagano, il Consiglio di Stato respinge il ricorso del Codacons ma pone degli obblighi. I legali Romano e Ruta: “Battaglia solo rinviata”

Il Consiglio di Stato con la sentenza numero 3345 depositata oggi, martedì 7 luglio, respinge definitivamente il ricorso del Codacons contro Regione Molise, Presidenza del Consiglio dei Ministri e vari Ministeri per l’ampliamento della discarica di Montagano.

I giudici di Palazzo Spada confermano, dunque, quanto stabilito dal Tar Molise lo scorso mese di ottobre, quando da via San Giovanni il ricorso era stato definito inammissibile.

Un appello, quello del Codacons, infondato per il Consiglio di Stato, dato che gli atti di cui si chiedeva l’annullamento non riguardavano nuovi impianti, ma l’ampliamento di quello già esistente, “destinato a ridurre i rifiuti conferiti in discarica”.

La decisione è stata accolta comunque con soddisfazione dai legali del Codacons, Massimo Romano e Giuseppe Ruta per i quali “la battaglia dei cittadini è stata solo rinviata”. Gli stessi hanno, infatti, voluto sottolineare come per i consumatori, nonostante il respingimento dei ricorso, il Consiglio di Stato ha “riconosciuto l’obbligatorietà della Valutazione d’impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica, che la Regione dovrà comunque espletare a garanzia dell’ambiente e dei cittadini”.

Si tratta dunque di attestazioni senza le quali l’impianto non potrà essere fatto. Il progetto preliminare, infatti, – dicono i legali – è stato riconosciuto valido ai soli fini finanziari, ossia ai fini della richiesta di finanziamento e dello sconto ai comuni sulle tariffe di conferimento, con la conseguenza che la costruzione dell’opera non potrà avvenire se non dopo tali procedure a tutela dei cittadini e dell’ambiente”.

fab.ab

 

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