Bojano, il vice-sindaco Gaetano Policella studia da primo cittadino, si (ri)presenta agli elettori e cala il jolly: “Ammortizzatori sociali anche agli avventizi della Gam”

Il vice-sindaco di Bojano, Gaetano Policella, aspirante primo cittadino

GIUSEPPE FORMATO

Cinque anni da assessore della Giunta Silvestri, altrettanti da vice-sindaco al medico, oggi ricandidato consigliere. Gaetano Policella, con la lista ‘Bojano Unita’, prova a dare continuità all’azione politico-amministrativa di Palazzo San Francesco degli ultimi due lustri. In lista, oltre all’attuale sindaco Silvestri, ci sono tre assessori uscenti e quattro consiglieri comunali.

“In ogni competizione elettorale – le parole dell’aspirante primo cittadino – ci sono diverse proposte. La nostra è quella della continuità. Il nostro spirito è quello del lavoro di gruppo, non andiamo avanti singolarmente, come fa qualcun altro. Siamo partiti perché sollecitati dalla popolazione bojanese. Abbiamo esperienza per affrontare lo stato sociale in cui versa la nostra città. L’esperienza, inoltre, ci porta ad approcciare alle problematiche con una modalità già consolidata”.

Il problema più annoso, quello ricorrente nelle interviste di tutti gli aspiranti sindaci è la chiusura della Gam, che ha portato le famiglie bojanesi sull’orlo del default.

“Ho fatto parte del Consiglio d’Amministrazione della Gam – le affermazioni dell’attuale vice-sindaco di Bojano e, dunque, conosco le dinamiche. La nostra amministrazione solo apparentemente è stata in silenzio, perché a noi piace fare i fatti. La concretezza prima, gli annunci poi. La Gam troverà di nuovo locazione nel nuovo macello e la firma del contratto d’area per la realizzazione di una nuova strada nei pressi di quella che sarà la nuova location è stato solo il primo passo verso la riorganizzazione aziendale. La questione Gam l’abbiamo affrontata per competenze. Alla Regione Molise e ai suoi assessorati alle Attività Produttive e al Lavoro spettano dei compiti, il Comune di Bojano ha operato con politiche volte agli incentivi fiscali, l’unica strada perseguibile dall’ente comunale, per favorire gli investimenti di imprenditori di fuori regione”.

Policella si gioca il jolly in questa campagna elettorale: “Aggiungo che stiamo lavorando affinché gli avventizi, dipendenti della Gam rimasti a casa senza gli ammortizzatori sociali e rispetto ai quali è calato il silenzio, possano essere gratificati anche loro con gli strumenti ministeriali, considerando che ormai da oltre due anni non percepiscono nulla, rispetto a tutti gli altri dipendenti”.

Dove si colloca la lista ‘Bojano Unita’? “Siamo persone moderate della società civile. Ci configuriamo al centro, senza troppe caratterizzazioni politiche. I nostri riferimenti politici sono le istituzioni, con le quali speriamo di collaborare per il bene della città di Bojano”.

Capitolo sanità? “Dobbiamo capire quale sarà il ruolo del distretto sanitario di Bojano, che per noi dovrà restare il nostro punto di riferimento. Difendiamo la sanità pubblica, ma riconosciamo le prestazioni delle strutture private, dove i nostri cittadini possono curarsi”.

Bojano ha una risorsa preziosa: l’acqua. “Abbiamo aderito all’Egam perché conosciamo la legislazione nazionale (diversamente il Comune di Bojano sarebbe stato commissariato all’interno del nuovo ente, ndr), ma soprattutto siamo ben consapevoli che l’Egam sarà il gestore delle reti idriche e non sarà il nuovo proprietario del bene acqua. Nell’adesione, inoltre, abbiamo imposto che il Comune di Bojano sarà il principale attore dell’Egam, perché l’acqua sgorga nel territorio bojanese. Crediamo, sul tema, che il Molise debba far valere la sua forza nella Conferenza Stato-Regioni, sapendosi giocare bene la carta relativa all’acqua, che potrebbe essere utilizzata a compensazione del debito sanitario”.

“Il mio in bocca al lupo – ha concluso Policella – va a tutti noi candidati, sperando che sia una campagna elettorale all’insegna dell’educazione, dell’onestà, della proposta e della progettualità, perché Bojano ha bisogno di unione, come d’altronde abbiamo nominato la nostra lista, e non di guerre all’interno del nostro tessuto economico-politico-sociale. In ballo c’è il bene della nostra città”.

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