La petizione contro i migranti spacca Oratino tra favorevoli e contrari

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Oratino si divide in due parti: casus belli una petizione ‘anti migranti’ sottoscritta da 170 cittadini che viene accolta come un ‘fulmine a ciel sereno’ dall’altra schiera di abitanti capeggiati dallo stesso sindaco Luca Fatica.

Dopo la sorpresa iniziale per questa petizione indirizzata al sindaco, al Consiglio comunale di Oratino, al Prefetto di Campobasso e al Ministro dell’Interno, che ha come oggetto: “Provvedimenti urgenti e indifferibili circa la presenza di migranti sul territorio comunale”, si entra nel dettaglio del documento. Questa parte di cittadini di Oratino oltre a sottolineare la carenza di un controllo sul territorio perché manchevole di un presidio di Polizia Municipale, sottolinea la “presenza abnorme, ingiustificata e indiscriminata di soggetti stranieri sconosciuti, facendo riferimento ai migranti. Si prosegue parlando di un aumento del numero per via di “una scellerata politica dell’accoglienza locale” e di conseguenza, la nuova ondata di arrivi prevista tra il 1 giugno ed il 1 luglio, fa sentire questi cittadini minacciati per la loro sicurezza personale. Per questo si chiede una politica che si opponga ai nuovi arrivi.

L’altra parte dei cittadini di Oratino risponde con stupore e sdegno alla petizione, tra cui lo stesso primo cittadino Luca Fatica che, in realtà, parla di persone che si sono rivelate delle risorse per il Comune’ e che vengono impiegate per lavori socialmente utili senza mai disdegnarsi e che, rispetto alla presenza abnorme, sono in realtàuna ventina di persone’.

In un paese scisso, il sindaco Fatica ha deciso di convocare un’assemblea pubblica per domenica, 21 maggio, presso l’Auditorium comunale per discutere insieme e apertamente se davvero porre barricate verso i migranti oppure aprire a delle nuove ‘risorse’.

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