Il Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione regionale sul mancato ‘Piano Cave’ in Molise

Ieri, 10 aprile, l’articolo di CBlive fornisce in esclusiva l’informazione trasmessa dal Corpo Forestale di Campobasso sulla sospensione delle attività lavorative per delle verifiche nella cava in località ‘La Caia’ a  Busso. Oggi, 11 aprile, il Movimento 5 Stelle Molise torna a pronunciarsi sulla questione e riporta alla luce la mancanza del ‘Piano Cave’ in Molise.

Sulla vicenda della cava di estrazione di argilla di Busso, confinante con il comune di Baranello, gli esponenti del Movimento 5 Stelle Molise scrivono: “In proposito, nei giorni scorsi, ci sono giunte segnalazioni da parte di un residente di località ‘La Caia’, a Busso. In quest’area c’è una cava attiva da anni e che di recente ha ottenuto una nuova autorizzazione. La cava di argilla, in passato, serviva una fornace di laterizi e un cementificio della zona; chiusa la fornace si fermò anche la cava. Dopo un periodo di silenzio, pare che oggi qualcosa sia tornato a muoversi. I residenti parlano di un particolare via vai notturno di camion e mezzi che operano nell’area. Chiedono di sapere qual è lo scopo di queste attività notturne e se la ditta, ormai in liquidazione, sta operando nel pieno rispetto delle leggi”.

Le segnalazioni, quindi, sono giunte anche ai grillini così due settimane fa la consigliera Patrizia Manzo si è recata presso l’Ufficio Cave della Regione per avere dei chiarimenti. La scorsa settimana, Manzo e Federico hanno fatto accesso agli atti e presentato un’interrogazione regionale: “Abbiamo fatto un accesso agli atti per entrare in possesso della documentazione della cava di Busso lavorata dalla Balsamo srl e abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere al Governatore Frattura tre semplici cose: lo stato del procedimento del Prae; le direttive emanate dalla Giunta regionale in attuazione della convenzione con l’Arpam per la vigilanza e le sanzioni nelle attività estrattive; il quadro generale cave della Regione Molise aggiornato al 31 dicembre 2016”.

L’importanza di un Piano regionale delle attività estrattive, annunciato nel 2005 ma non ancora attivo dopo 12 anni, viene sottolineata dai grillini come strumento necessario per: “individuare gli ambiti estrattivi, cioè le aree in cui è possibile condurre queste attività per utilizzare correttamente le risorse naturali e coniugare le esigenze di carattere produttivo con la salvaguardia di ambiente e territorio. Un documento importante, quindi, che serve anche a monitorare tutte le attività svolte nelle zone di cava, anche per tutelare il territorio da attività illegali come lo smaltimento di rifiuti pericolosi”.

Concludono i pentastellasti con speranza dopo l’intervento della Forestale: “La Regione ha il dovere di dotarsi di un Piano Cave e di mantenere alta la soglia d’attenzione sul tema vista l’esposizione del nostro territorio a potenziali attività illecite. Lo conferma anche il recente intervento del Corpo Forestale dello Stato sulla cava di Busso di proprietà della Balsamo srl. I cittadini preoccupati devono avere risposte”.

mcgiov

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