Sepino, il Comune che ha un vice segretario senza avere il segretario. E se tutti gli atti emanati fossero illegittimi? Il caso all’attenzione di Prefettura e Giustizia Amministrativa

Il Comune di Sepino ha provveduto alla nomina di un vice segretario senza, tuttavia, avere un segretario comunale. Secondo la legge, infatti, e precisamente secondo l’articolo 99 del TUEL – Testo Unico degli Enti Locali – la nomina del segretario dipende dal sindaco e la sua durata corrisponde al mandato del primo cittadino.

Il sindaco che, con provvedimento motivato, in qualunque momento può anche revocare l’incarico al segretario, ha il dovere di scegliere tale figura tra gli iscritti all’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali. Albo al quale si accede, ovviamente, per concorso.

Un inciso fondamentale e doveroso che fa comprendere come quello del Comune di Sepino sia sicuramente un caso particolare, finito all’attenzione della giustizia amministrativa e della Prefettura di Campobasso che, tuttavia, non si è mai pronunciata sulla vicenda.

Il ricorso porta la firma dell’ex sindaco del paese, Filomena Zeoli, eletta nel 2016 tra le fila della minoranza e, successivamente, decaduta dalla carica di consigliere comunale per incompatibilità.

Dopo le elezioni il Comune di Sepino non aveva, infatti, accolto la richiesta di condono edilizio relativo a un fabbricato che la Zeoli aveva ereditato dal padre. Avendo un contenzioso con l’ente la consigliera non avrebbe potuto più ricoprire quella carica, per la quale il Consiglio comunale l’ha definita decaduta nella riunione dell’Assise civica del 21 settembre 2017.

Una decisione che l’ex sindaco, difesa dall’avvocato Coromano, ha però deciso di impugnare, proprio in virtù della mancata nomina del segretario comunale.

Due filoni e due vicende che si intrecciano e che potrebbero presupporre anche ulteriori conseguenze.

Il ragionamento su cui si basa il ricorso, infatti, è tutto incentrato sulla nomina del vice segretario comunale che, per la ricorrente e il suo legale, sarebbe illegittima. Una nomina illegittima dalla quale sarebbero poi derivati solo ed esclusivamente atti illegittimi, compresa la delibera con la quale il Consiglio ha decretato l’incompatibilità dell’ex sindaco.

Quando, nel giugno 2016, il nuovo sindaco Paolo D’Anello viene eletto, il Comune di Sepino condivide con Cercemaggiore la gestione della forma associata del servizio di segreteria comunale, come previsto dal comma 3 dell’articolo 98 del Testo Unico degli Enti Locali.

A ottobre dello stesso anno accade, però, che l’amministrazione di Sepino decide di anticipare la scadenza della convenzione che, successivamente, Cercemaggiore provvederà ad attivare con un altro Comune.

Di fatto Sepino resta senza segretario comunale e il Comune decide così di dare avvio alla selezione per attribuire l’incarico di responsabile dei servizi di segreteria part-time, nonché attribuire la nomina di vice segretario. Questo accade a novembre 2016.

Bisognerà aspettare il 16 gennaio 2017 per i due decreti sindacali (numero 1 e 2) con i quali alla persona che ha ricevuto l’incarico viene attribuito anche la nomina di vice segretario del Comune di Sepino. Il tutto senza che l’ente nominasse però il segretario e senza che nessuno ricoprisse tale carica.

Dal 2017 ad oggi quei decreti sono stati emanati ogni anno e ad oggi tutti gli atti dell’ente sono a firma del vice segretario.

È maggio del 2018 quando l’ex sindaco sollecita il caso in Prefettura.

Due mesi più tardi sull’albo nazionale dei segretari comunali viene fatta la pubblicazione della sede vacante a cui però non farà seguito alcun provvedimento di nomina.

Ad oggi, dunque, il Comune di Sepino ha un vice segretario senza un segretario. Quest’ultimo in realtà sarebbe dovuto essere nominato dal sindaco non prima dei 60 e non oltre i 120 giorni dalla data del proprio insediamento.

Spulciando missive e ricorsi avanzati, la domanda che sorge spontanea, soprattutto a chi ha avanzato il ricorso e sollecitato la Prefettura, è perché il primo cittadino non abbia mai provveduto ad adempiere a tale obbligo. “Il tutto anche in virtù del ruolo che prima della pensione ha ricoperto alla Provincia di Campobasso e che, per ironia della sorte, è proprio quello di segretario dell’ente di Palazzo Magno”.

Intanto, a poca distanza da Sepino e precisamente nel Comune di San Polo Matese è recente, invece, la nomina del vice segretario avvenuta da parte del sindaco Spina.

Si tratta di un responsabile di settore in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso all’albo dei segretari comunali e provinciali.

Una nomina avvenuta attraverso delibera di Giunta e che, così come stabilisce la Legge, ha validità di 120 giorni. Ma soprattutto una nomina che si è resa necessaria per non paralizzare l’attività del Comune matesino che, dal 2017, ha visto svolgere quelle funzioni di segretario supplente dai segretari iscritti all’apposito Albo a cui anche nell’ultimo periodo il primo cittadino si è rivolto, senza trovare però figure disponibili.

Insomma, in quel piccolo lembo di terra chiamato Molise, accade anche che in centri vicini si verifichino situazioni completamente differenti e, in alcuni casi, anche contrastanti.

f.a

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