Storie di giovani / Lo scrittore Sante Biello e l’auto-pubblicazione per abbattere i costi: “L’editoria è già nel futuro. È il modo con cui è esploso anche il fenomeno di Cinquanta sfumature di grigio”

Lo scrittore di Casacalenda, Sante Biello

GIUSEPPE FORMATO

Sante Biello è uno scrittore di Casacalenda e negli ultimi mesi ha presentato il suo libro dal titolo ‘L’a-Dio nella Storia nella Filosofia nella Scienza’ nei diversi comuni del Molise e dell’Abruzzo.

A ottobre ha pubblicato il libro dal titolo ‘Alessandro Magno tra Polis e Mondo in Arriano’ sia nel classico formato cartaceo che in versione ebook, utilizzando le nuove frontiere dell’editoria digitale.

Negli incontri tenuti in questo florido 2014, Sante Biello ha più volte ribadito come molti giovani siano intenzionati a pubblicare il loro romanzo, ma riscontrano difficoltà a trovare un editore per coronare il proprio sogno, non avendo una grossa disponibilità economica.

Da qui l’idea di una intervista allo scrittore molisano, che ci ha spiegato come i giovani autori possono aggirare gli ostacoli di ordine economico, coronando il sogno di veder pubblicato il proprio libro.

Sante Biello, perché ha deciso di auto-pubblicarsi il libro, piuttosto che affidarsi a una casa editrice tradizionale? “Quando ho finito di scrivere ‘L’a-Dio nella Storia nella Filosofia nella Scienza’, ho inviato il mio file a molte case editrici tradizionali, affinché venisse letto e valutato.  A quest’ultime arrivano ogni giorno tantissime proposte editoriali e passano settimane intere prima di ricevere una risposta. A ogni modo, dopo circa quasi quattro mesi, sulla mia scrivania avevo diverse proposte di contratto. Purtroppo, diverse case editrici mi chiedevano un contributo anche di alcune migliaia di euro, senza un vero supporto di editing, di graphics processing o di correzione di bozze. Nel frattempo, ero venuto a conoscenza di case editrici che operano sul web, che ti consentono di auto-pubblicare il libro, assegnandoti il codice Isbn. La distribuzione avviene in tutti i maggiori book store online, come Amazon, Ibs, Mondadori, Feltrinelli, e tutto questo a costo zero. Ho iniziato, così, a studiare questa nuova possibilità, leggendo le esperienze di autori che avevano già utilizzato il self publishing e il print on demand, valutando vantaggi e svantaggi”.

In che cosa consistono il ‘self publishing’ e il ‘print on demand’? “Il ‘self publishing’ è semplicemente l’auto-pubblicazione, quindi l’autore non si rivolge più alle classiche case editrici, decidendo di pubblicare il suo libro autonomamente, una realtà nata diversi anni fa negli States.

‘Print on demand’, letteralmente, significa ‘stampa su richiesta’. È possibile stampare, grazie alle nuove tecnologie digitali,  una o più copie di un libro su richiesta, in modo molto veloce con la tecnica della stampa termica, che non ha quindi il problema dei sedicesimi. Dopo aver ordinato il libro sia online sia nelle librerie tradizionali, nel giro di qualche giorno è possibile riceverlo”.

L’ultima pubblicazione del molisano Sante Biello

Che cos’è un ebook? “L’ebook è la versione digitale di un libro. Si ha la possibilità di leggere i propri libri comodamente su un tablet o su un ipad. Le piattaforme più importanti sono Android, Apple, Kindle e Kobo. Gli ebook hanno un costo inferiore rispetto al cartaceo e possono essere acquistati con una carta di credito o una carta ricaricabile. Appena avviene la transazione, il libro è già pronto per essere letto sul proprio supporto. Il mercato dell’ebook in Italia è ancora molto basso con il 15%, ma si sta registrando un graduale incremento”.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di auto-pubblicare la propria opera? “I vantaggi sono tanti. Se si ha una buona conoscenza degli strumenti informatici e del web in generale, auto-pubblicare la propria opera non ha nessun costo. Ti viene assegnato un codice Isbn: la distribuzione e la visibilità online è totale. Inoltre, grazie ai social network è possibile promuovere costantemente il tuo lavoro. È chiaro che tutto questo richiede tempo e determinazione, perché si diventa editore, correttore e grafico di se stesso, ma la cosa può risultare divertente e, al contempo, formativa, perché internet mette a disposizione notevoli strumenti. Grazie al self publishing inoltre, si ha la possibilità di non cedere i propri diritti d’autore; questo significa che volendo posso pubblicare anche con più case editrici o recedere dal contratto in qualsiasi momento. È ovvio che tutto ciò che viene pubblicato deve essere originale senza violare i diritti d’autore”.

 Con quale casa editrice ha pubblicato la sua opera? “Le case editrici online sono tante: occorre avere il tempo e la pazienza per leggere i vari contratti che propongono. La mia scelta alla fine è caduta su ‘Lulu.com’ per il cartaceo e ‘Narcissus.me’ per quanto riguarda l’ebook.

‘Lulu.com’ è una casa editrice americana, convenzionata con migliaia di stamperie in tutto il mondo: per cui se mi trovo in Australia, ci sarà una stamperia ad Adelaide che stamperà il mio libro per farmelo avere nel giro di qualche giorno. È una società molto seria, le royalty vengono accreditate puntualmente tramite Paypal o assegno.

‘Narcissus.me’ è una società italiana e credo sia la miglior piattaforma per pubblicare un ebook. Dopo aver immesso la mia opera online, nel giro di 48 ore il mio ebook era presente in tutto il mondo e un mio carissimo amico, che vive in California, lo ha scaricato comodamente sul suo Kindle. Inoltre, l’assistenza è ai massimi livelli”.

Auto-pubblicarsi un libro conviene anche sotto l’aspetto dei compensi? “Certo. Una casa editrice tradizionale, molto spesso, ti obbliga a comprare diverse centinaia copie. Inoltre, i compensi per ogni libro venduto variano tra l’8 e il 10%. Con il self publishing, invece, i compensi si aggirano da un minimo del 20% fino ad arrivare anche al 60%. Dati che ho potuto verificare personalmente”.

Questo significa che le case editrici tradizionali rischiano di scomparire? “In effetti, sono molte le piccole e medie case editrici ad aver già chiuso i battenti o che, comunque, versano in gravi scomparse difficoltà economiche, per una serie di fattori. Di base c’è un dato poco edificante per il Belpaese: in Italia, purtroppo, si legge ancora poco. È anche vero, comunque, che molte case editrici hanno seguito l’evolversi dei tempi: si sono riconvertite, adottando i nuovi metodi digitali. Discorso a parte bisogna fare per i grandi gruppi editoriali: i canali a loro disposizione sono molteplici, ricomprendendo televisione, radio e riviste. Questo significa più pubblicità e maggiori possibilità di vendita. Molto spesso i grandi gruppi attingono proprio dal self publishing. Ad esempio, ‘Cinquanta sfumature di grigio’ era stato inizialmente auto-pubblicato, per poi diventare un ‘caso planetario’ con il grande successo riscosso”.

Passiamo al rovescio della medaglia: non si corre il rischio, con il self publishing, di trovare pubblicate molte opere di bassa qualità? “Certo. È vero, però, che se un’opera è scritta male, anche se presente in tutti i book store, questo non significa che avrà successo, anzi. Il passaparola online è la migliore critica; ma dare la possibilità a tutti di mettere in atto la propria creatività è un meccanismo incredibilmente democratico e, sino a questo momento, sono emerse opere di grande qualità, che non avrebbero trovato la luce senza il self publishing, ma che invece stanno scalando le classifiche nazionali e mondiali”.

L’auto-pubblicazione, secondo Sante Biello, sarà il modo di pubblicare in futuro? “Siamo già nel futuro, perché l’auto-pubblicazione è già una realtà”.

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