Blu cancella i suoi disegni dai muri di Bologna, in rete diventa virale l’immagine del murales di via Marche. “La prova dell’esistenza del Molise”

L’opera di Blu in via Marche

Staccare le opere dei writer dai muri per esibirle, anche senza il consenso degli autori, in una mostra street art a Palazzo Pepoli di Bologna, dove l’evento è stato promosso da una fondazione bancaria. È contro questa iniziativa che è volta la protesta dell’artista Blu che intende dire no alla privatizzazione della street art. Le foto del writer, famosissimo in tutto il mondo mentre è impegnato a cancellare le sue opere dai muri della città, hanno presto fatto il giro del web. Nelle stesse ore a essere recuperata e postata sui social anche dalle pagine di quotidiani a tiratura nazionale come La Repubblica XL (il mensile dedicato alla cultura del famoso quotidiano), è stata la foto del disegno che a maggio dello scorso anno l’artista realizzò sul palazzo di via Marche a Campobasso.

Dunque, mentre Blu cancella importanti disegni a Bologna, come ad esempio quello realizzato nel 2013 sulla facciata dell’ex mercato ortofrutticolo, oggi centro di aggregazione, che permise al capannone di non essere demolito e di far sorgere al suo posto una rotonda, la città capoluogo fa il giro del mondo attraverso una foto animata che ripercorre le tappe del lavoro che Blu svolse a Campobasso, sotto l’occhio di tantissimi curiosi.

Qualcuno sotto l’immagine, che ha conquistato oltre 7mila like e 2005 condivisioni, ha ironizzato su come l’opera di Blu sia la prova dell’esistenza del piccolo Molise. E, mentre in molti proprio dal capoluogo sostengono l’iniziativa dell’artista, a schierarsi in favore di quest’ultimo è soprattutto il collettivo di scrittori Wu Ming.

“A Bologna non c’è più blu e non ci sarà più finché i magnati magneranno per ringraziamenti o lamentele sapete a chi rivolgervi”, sono invece le parole che Blu che in questi giorni non ha concesso alcuna intervista, scrive sulla sua pagina ufficiale di Facebook, mentre la sua opera torna a essere ancora più apprezzata da numerosi campobassani.

fab.abb.

 

 

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