Campobasso a misura di universitari? ‘Nì’. L’offerta per il tempo libero scarseggia e andare al cinema è un’odissea. Reggono solo i pochi ‘colossi’ della movida

Con l’inizio del nuovo anno accademico e l’avvio delle lezioni universitarie, la città di Campobasso è tornata a ripopolarsi – se così si può dire – di studenti, i quali, per la maggior parte fuori sede, tendono a prendere in affitto una stanza o un appartamento nel capoluogo, per raggiungere con più facilità le sedi dell’Ateneo.

Libri, studio ma anche divertimento per gli universitari che trascorrono il loro tempo libero in città. Ma cosa fanno gli studenti nel loro tempo libero?

Ma soprattutto come vivono gli universitari una città come Campobasso? E quest’ultima cosa offre a chi viene da fuori regione?

Domande e interrogativi a cui sono stati gli stessi studenti a rispondere.

“In realtà non c’è molto da fare, purtroppo Campobasso non offre molto per i giovani e una volta finita le lezione molto spesso torno a casa”, racconta ad esempio Anna studentessa di Scienze della Comunicazione.

“In realtà – continua – non esco nemmeno molto la sera perché con gli amici preferiamo rimanere a casa, magari a guardare un film”. “In effetti – aggiunge – una delle cose che si potrebbe fare è andare al cinema. Ma purtroppo gli autobus ci sono fino ad una certa ora la sera e, non avendo la macchina è complicato reggiungere la zona industriale. Bisognerebbe incrementare il servizio di trasporti pubblici, magari aggiungendo delle corse nelle ore serali e nei week-end”.

“Campobasso è una città molto fredda d’inverno. Credo servirebbero più posti al chiuso per passare le ore libere e soprattutto per socializzare, cosa che al giorno d’oggi non c’è. Magari sarebbero bello poter usufruire di un circolo per studenti”, dice invece Daniele.

Meno pessimista il pensiero espresso da una matricola, Martina, che vede di buon occhio un piccolo centro come il capoluogo molisano.

“È una città a misura d’uomo, non è grandissima, ma comunque ha tutto ciò di cui si ha bisogno. Due centri commerciali, molti negozi in centro e poi la sera c’è sempre qualcosa da fare. Ad esempio – ha aggiunto – il Bar Centrale è quasi ogni sera frequentato da molte persone, oppure il Mama’s, un locale nel quartiere universitario, che organizza ogni mercoledì degli eventi per studenti con musica e divertimento. Il giovedì, poi c’è Pulp (per tutti Polpetta) dove poter passare la serata in allegria. Poi non bisogna dimenticare via Ferrari, che il venerdì e il sabato diventa il luogo simbolo della movida campobassana.”

Insomma, un vero e proprio calendario settimanale stilato dalla studentessa e condiviso da moltissimi giovani, vista la periodica affluenza in tutti i posti citati da Martina.

Pareri contrastanti quelli che arrivano dagli studenti Unimol che probabilmente si dividono in ottimisti e pessimisti.

Indubbio al momento sembra essere il fatto che in una città capoluogo come Campobasso, bisognerebbe incrementare i luoghi di ritrovo per i giovani che, in un epoca invasa dai social, potrebbero sicuramente rappresentare un modo per stimolare le relazioni sociali, attraverso attività culturali, di formazione, di prevenzione e anche ludiche.

Pierpaolo Gabrieli

 

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