Ex Roxy, Gravina contro Toma: “Nessun dialogo chiaro con la città per un progetto che consegnerà un luogo pubblico a un privato”

Torna alla ribalta dell’opinione pubblica il futuro dell’area dell’ex hotel Roxy di Campobasso. Accade dopo l’ultimo Consiglio regionale, durante il quale il presidente Toma ha annunciato alcune novità a seguito di un’interpellanza presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle De Chirico.

Il governatore ha fatto sapere che, lo scorso 31 dicembre, la Regione Molise ha ricevuto da alcuni imprenditori una proposta di project financing per realizzare un complesso residenziale. Ora spetta alla Regione capire la convenienza economica di un affare stimato sui 50 milioni di euro.

Come ha fatto sapere De Chirico, la Regione non dispone più dei soldi per l’abbattimento dell’edificio che sono stati usati per l’emergenza Covid e se l’affare dovesse andare in porto si dovranno riprogrammare circa 3,5 milioni di euro e la stessa Regione dovrà prevedere un bando pubblico per il project financing.

Ma tutto questo non piace all’amministrazione di Palazzo San Giorgio. Questa volta è, infatti, il sindaco Gravina a tornare sulla questione e a puntare il dito contro il governo regionale di centrodestra e contro il presidente Toma “che – dice il sindaco – vorrebbe calare dall’alto ed evitando qualunque confronto l’ennesimo progetto di finanza”.

“Come amministrazione comunale abbiamo sempre manifestato apertamente una volontà di confronto e collaborazione con la Regione Molise su un tema che tocca lo sviluppo urbanistico, quello sociale e quello economico. Non abbiamo preconcetti di ordine politico quando si parla del bene della nostra collettività e per questo, ancor di più, ci stupisce questo modo di operare dell’amministrazione regionale verso la città. Ci stupisce – ha rimarcato Gravina – che con la mole di finanziamenti pubblici ottenibili in questo periodo e messi in circolo dal Governo in questo particolare periodo storico, la Regione Molise non sia riuscita a immaginare null’altro che l’ennesimo progetto di finanza, che consegnerà, di fatto, ad un privato un luogo pubblico, incidendo tutt’altro che positivamente sulle finanze regionali. Infatti, – ha spiegato Gravina – si tratterà pur sempre di un’operazione che si prospetta come un’ulteriore attività che prevederà un lungo contratto per il quale la Regione pagherà un canone per 20/30 anni, remunerando il privato come se si trattasse di un affitto, l’ennesimo, senza contare il costo dei parcheggi, probabilmente più elevati di quelli comunali.

Quando, – ha detto in conclusione il sindaco Gravina – sin dai primi tempi dell’insediamento della nostra amministrazione a Palazzo San Giorgio, a seguito anche di sopralluoghi effettuati congiuntamente con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, richiedemmo e ottenemmo quantomeno una prima operazione di messa in sicurezza dell’edificio dell’ex Roxy da parte dell’ente proprietario, auspicammo che la stessa Regione dialogasse con la città per giungere ad una decisione definitiva su come intervenire in maniera risolutiva sulla struttura e sull’intera area. Non lascia di certo sereni e indifferenti i campobassani, la circostanza che da allora, da circa 3 anni, si parli solo di uno o più fantomatici progetti di cui ancor oggi si continua a non sapere nulla o quasi”.

 

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