Giornata della Memoria, i bambini della scuola di Mascione incontrano i sopravvissuti alla guerra

In occasione della Giornata della Memoria 2020, l’associazione ‘Nuova Scuola di Mascione: Gioca, Impara, Includi’ ha organizzato, alla presenza dei bambini del plesso scolastico di Mascione, nella sala riunioni del Convento di San Giovanni Battista un incontro con Giovanni Tucci, catturato dai tedeschi e deportato in un campo di concentramento in Polonia, insignito della ‘Medaglia d’Onore’ ed il Gilberto Fazzini, partigiano insignito della ‘Medaglia della Liberazione’ per aver partecipato alla Resistenza ed alla Lotta di Liberazione.

In una sala gremita ed attenta all’ascolto delle vicende di Giovanni Tucci e Gilberto Fazzini e di quanto da loro vissuto nei campi di concentramento e di prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale, i bambini sono stati i primi entusiasti protagonisti dell’evento, aprendo l’incontro recitando le parole di Primo Levi.

Dopo i saluti del presidente dell’associazione,  Salvatore Tronca, del dirigente dell’Istituto scolastico Montini, professoressa Agata Antonelli, a portare i saluti dell’amministrazione comunale di Campobasso ha provveduto il vice sindaco, Paola Felice.

“Momenti d’incontro come questo di oggi – ha dichiarato il vice sindaco – suggellano l’impegno della nostra comunità, soprattutto verso le nuove generazioni, per mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato, delle tragedie della storia che non vanno semplicisticamente sepolte ma che, invece, dobbiamo continuare ad indagare e a raccontare così come hanno fatto per tutta la loro vita i sopravvissuti di quegli orrori. Come Amministrazione Comunale, – ha poi aggiunto Felice – proprio domani mattina, nella Giornata della Memoria, conferiremo,  nel corso di una cerimonia che si terrà a Palazzo San Giorgio, la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre e al compianto Pietro Terracina,  e le cittadinanze benemerite proprio a Giovanni Tucci e a Michele Montagano. È qualcosa che accade per la prima volta nella nostra città e che è stata voluta da tutte le parti politiche presenti in Consiglio Comunale, a dimostrazione di come la lotta all’intolleranza di ogni genere è alla base del senso civile che la nostra città vuole contribuire a diffondere anche fuori dai nostri confini regionali”.

Ad introdurre il racconto e la vita di Tucci e Fazzini è stato l’ex presidente del Consiglio Comunale di Campobasso, Michele Durante.

Tucci ha portato la sua testimonianza di ciò che ha patito nei campi di concentramento in Polonia e soprattutto della terribile condizione vissuta dai prigionieri ebrei in quegli stessi luoghi. Ha ricordato lo stupore provato in quel giorno di gennaio nel quale i soldati dell’esercito sovietico arrivarono a liberare il campo nel quale si trovava.

“In quel momento, – ha detto Giovanni Tucci – dopo tanta sofferenza, ho avuto un unico pensiero e ho capito che in questa vita, allora come oggi, non ci sono più nemici ma c’è solo l’umanità dolente che ha bisogno di essere risollevata. La pace non si costruisce in un solo giorno, la dobbiamo costruire ogni giorno nelle piccole come nelle grandi cose”.

Il partigiano Gilberto Fazzini, invece, si è soffermato su ciò  che visse l’Italia dopo l’8 settembre. 

“Dopo l’8 settembre e fino alla data della Liberazione, il nostro paese si ritrovò in una situazione, se possibile ancora più drammatica. – ha raccontato Fazzini – Tanti furono i partigiani che vennero torturati e uccisi nella Lotta di Liberazione. Io all’epoca vivevo nelle Marche dove, in quel periodo, nella provincia di Macerata furono uccisi circa 400 partigiani”.

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