Il consigliere comunale Francesco Pilone sull’annullamento del ‘BPM Festival’: “L’assessore al ramo si assuma le responsabilità del caso”. Il sindaco Battista si difende e scarica la colpa sugli organizzatori

Francesco Pilone

GIUSEPPE FORMATO

L’annullamento dell’evento musicale ‘BPM Festival’ ha fatto rapidamente il giro della città e non solo: una pessima figura per Campobasso. Sui social network si sono scatenati in tanti. Nei commenti un comune denominatore: l’assurdità di quanto successo.

Un evento con la presenza di dj internazionali e nazionali, l’imponente campagna pubblicitaria legata alla manifestazione, l’inizio della vendita dei biglietti: l’autorizzazione (con tutte le prescrizioni del caso), però, arriva soltanto tre giorni prima dell’atteso festival musicale.

La doccia gelata per l’organizzazione, l’Associazione Culturale Costruttore di Eventi, giunge già nel primo pomeriggio di giovedì 28 agosto, quando sono resi noti i contenuti della delibera della Giunta comunale numero 119 del 26 agosto 2014, con la quale Battista e la sua squadra di governo autorizzano lo svolgimento dell’evento. Troppe prescrizioni da rispettare e zero spese a carico dell’amministrazione.

La motivazione che ha condotto all’annullamento dell’evento, l’Associazione Culturale Costruttore di Eventi, organizzatrice dell’evento, lo ha spiegato attraverso una nota stampa: “L’amministrazione comunale di Campobasso, pur approvando la relativa delibera in data 26 agosto con n°119, non ha adottato i provvedimenti necessari per la chiusura del traffico, per il divieto di parcheggio, per lo sgombero dell’area, impedendo così di fatto il montaggio della necessaria recinzione. Addirittura i Vigili Urbani, nella mattinata del 28 agosto, non erano ancora a conoscenza dell’evento. L’Amministrazione, pur se formalmente ha autorizzato il progetto, in sostanza non ha fatto nulla per renderlo operativamente possibile. Ci sembra che l’Assessore alla Cultura e l’Assessore al Commercio non abbiano compreso l’opportunità e i benefici che questa manifestazione avrebbero potuto portare alla città e soprattutto ai tanti giovani che sarebbero intervenuti. In un paese civile, a fronte di tale inedia amministrativa, l’unica conseguenza possibile sarebbero le dimissioni”.

Le minoranze a Palazzo San Giorgio, che già avevano fatto sentire la propria voce in commissione cultura alla vigilia dell’evento e del suo annullamento, hanno promesso dura battaglia sulla questione, considerando che a farne le spese è stata la città di Campobasso.

“Abbiamo avuto la prova dell’inadeguatezza e dell’inesperienza della Giunta comunale di Campobasso”: ci va giù duro il consigliere comunale di minoranza, Francesco Pilone (Democrazia Popolare), sull’annullamento dell’evento ‘BMP Festival’ a poche ore dal suo inizio.

“Inesperti e incapaci – ha proseguito Francesco Pilone e la delibera con la quale appena tre giorni fa, martedì 26 agosto, è stato autorizzato il festival musicale ne è il più degno testimone. Con il documento, infatti, la Giunta comunale ha sposato appieno politicamente l’evento, che avrebbe dovuto portare nel capoluogo molisano artisti di caratura nazionale e internazionale, nonché un flusso di turisti. Chiederemo in consiglio comunale di chi sono le colpe, perché ad oggi quello che è certo è l’annullamento della manifestazione. È stato un pessimo segnale verso la città: al primo impegno la macchina politica della nuova Giunta si è arrestata. Queste persone hanno dimostrato l’inadeguatezza e l’incapacità gestionale. Da par nostra, approfondiremo la questione perché i cittadini devono sapere a chi è imputabile questa manifesta incapacità. Noi ancora non sappiamo nulla, ma abbiamo il dovere, in quanto opposizione, di permettere ai campobassani di sapere la verità su ogni aspetto della vita cittadina. Vogliamo approfondire perché, e questo è un dato di fatto, la città di Campobasso ha fatto una pessima figura agli occhi degli stessi cittadini e dei molisani più in generale. Vogliamo pure sapere, poiché l’evento è stato annullato, se rischiamo di incorrere in qualche penale da dover pagare. La gravità della situazione, inoltre, arriva dalla circostanza che questa pessima figura del capoluogo, che siamo stati chiamati ad amministrare appena tre mesi fa, ha fatto rapidamente il giro della penisola. Sarebbero dovuti arrivare dj di fama internazionale e, agli occhi degli esperti di musica e del mondo giovanile, la città di Campobasso ne è uscita con le ossa rotte. Per tutti questi motivi, il sindaco in primis, l’assessore al ramo e, più in generale la Giunta, farebbero bene ad assumersi le responsabilità della situazione con tutte le conseguenze del caso”.

Intanto, il sindaco Antonio Battista si ‘difende’ su facebook con un post: “Riguardo all’annullamento della manifestazione BPM programmata sul vecchio stadio Romagnoli, segnalo che era stata autorizzata dalla Giunta comunale di Campobasso con l’ atto deliberativo n. 119 del 26/08/2014 (scaricabile dal sito del Comune) e tutt’ora risulta autorizzata. Ci tengo a precisare che l’amministrazione non ha revocato alcuna autorizzazione; l’evento non si svolgerà più per una scelta degli organizzatori. Da parte della Giunta c’è stata la massima disponibilità per far si che l’evento si svolgesse”.

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