La ‘riscoperta storica delle origini dei Misteri’ fa tappa a Palazzo San Giorgio: il borgo antico tornerà indietro di quattro secoli. Si lavora per far eleggere gli Ingegni patrimonio dell’Unesco

CRISTINA SALVATORE

La magia dei Misteri e il forte potere rappresentativo, storico e culturale, dell’evento più sentito da tutti i molisani, hanno fatto il loro ingresso nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio, attraverso la suggestiva partecipazione al convegno dal titolo “Riscoperta storica delle origini dei misteri” di tre piccoli protagonisti che, ancor prima di salire sui famosi ‘Ingegni’ d’acciaio – realizzati da Paolo Saverio di Zinno nel 1750 – sono approdati sul tavolo consiliare per rappresentare, nel loro caso, angeli e diavoli.

Si capisce immediatamente che una delle feste più importanti della città, il Corpus Domini, quest’anno e per la prima volta, potrà contare anche sulla suggestiva ricostruzione di uno scenario che riproporrà il reale allestimento delle vie del borgo storico attraverso  la confezione di stendardi che riproducono i simboli delle quattro Confraternite che abitavano tra quelle mura: Crociati, Trinitari, Sant’Antonio Abate e il Santissimo Sacramento.

L’idea è partita dal giornalista e appassionato Giovanni Di Tota, che estremamente emozionato, quasi commosso, come egli stesso ha sostenuto, ha dato inizio all’incontro ringraziando l’amministrazione comunale tutta e “in particolare – le parole di Di Totaun doveroso grazie va all’assessore alla Cultura, Emma de Capoa, e al sindaco Antonio Battista, per aver fortemente creduto, voluto e sostenuto questo progetto che si spera possa far oltrepassare questa sentita e unica manifestazione oltre i confini regionali, e ovviamente un enorme grazie va a tutte quelle numerose persone che hanno creduto in questa iniziativa”.

Importante il coinvolgimento del consigliere delegato del Centro Storico, Francesco de Bernardo, che ha voluto a sua volta esprimere tutto il proprio entusiasmo per questo progetto, che sta riportando l’attenzione nel e sul centro storico di Campobasso come mai si era riuscito a fare negli anni passati.

Inoltre, il volantino distribuito nella sala del Consiglio comunale, con i testi di Giovanni di Tota, ha illustrato perfettamente la divisione per Confraternite del borgo storico che verrà, quindi, rappresentato dai rispettivi stendardi appesi alle pareti.

La storia dei Misteri è secolare e, a volte, non priva di sangue versato a causa della difficile convivenza delle quattro Confraternite rivali, e cercare di riproporre oggi quella stessa atmosfera di fede e tradizione non solo attraverso la suggestiva immagine scenica dei carri, ma anche per mezzo della ricostruzione dell’ambiente così come era vissuto in quei secoli, per tutti gli artefici di questo nuovo Corpus Domini potrebbe essere un piccolo passo avanti per rendere un tesoro della tradizione tutta molisana, il tesoro patrimonio dell’Unesco.

 

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