Sull’altare di Papa Francesco la storia dei ragazzi della Comunità “La Valle” di Toro e l’azione di coraggio contro la droga che Padre Lino iniziò 25 anni fa (Guarda la videointervista)

“L’arrivo di Papa Francesco rappresenta un segno di un amore privilegiato per il Molise”. Queste le parole usate da Padre Lino Iacobucci, direttore della Comunità “La Valle” di Toro per descrivere l’attesa che in queste ore stanno vivendo i fedeli della regione, i quali non vedono l’ora che Papa Bergoglio atterri finalmente a Campobasso.

“Oggi la temperatura è altissima e non mi riferisco a quella meteorologica ma a quella che ognuno ha dentro di noi”, dice ancora Padre Lino dinanzi i palco-capanna che accoglierà il Santo Padre. Affianco il senegalese Maurizio della comunità “La Valle” a cui è spettato l’importante compito di disegnare e realizzare l’altare sul quale Papa Francesco celebrerà la Messa nell’area dell’ex stadio Romagnoli. Interamente in ferro battuto la tavola liturgica raffigura un giovane in procinto di precipitare nel vuoto che viene sostenuto e “tirato fuori” proprio dalla mano del Santo Padre. Un gesto significativo che evoca la salvezza della fede e la forza di chi sorregge e guida chi sta per perdere la strada maestra.

Un’immagine, come ha ricordato lo stesso Maurizio, che in qualche modo rappresenta la storia dei tanti ragazzi della comunità di Toro, salvati dal coraggio dello stesso Padre Lino che, proprio quest’anno ha potuto festeggiare i 25 anni dalla fondazione della Comunità La Valle e che, oggi, ha il cuore gonfio dall’emozione per l’incontro con Papa Francesco.

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