Teatro Savoia, l’ente di via Roma dà il via libera all’accordo con la Regione

18 i voti favorevoli espressi dagli esponenti del Consiglio provinciale di Campobasso che hanno concesso la fusione tra la Fondazione Teatro Savoia e la Fondazione Molise Cultura.

Ad approdare nell’aula di palazzo Magno è stata, infatti, l’integrazione della delibera che regola l’accordo raggiunto trai due enti.

Un’unione necessaria con la quale la Provincia ha dato in comodato d’uso gratuito il Savoia alla Regione Molise per 9 anni. Da ora in poi sarà, dunque, quest’ultima ad occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria dello stabile, così come dovrà farsi carico dei cinque dipendenti del teatro.

Tra i 400 e i 500mila euro annui la somma che servirà all’ente di via Genova per far fronte alle spese del Savoia.

Le trattative per il raggiungimento dell’accordo tra le parti andavano avanti da tempo. In un primo momento la Regione non sembrava disposta a sborsare denaro per il Teatro senza ricevere alcuna garanzia immobiliare in cambio.  Da via Genova avrebbero voluto, infatti, rideterminare la proprietà dello stabile per il quale la Regione si doveva impegnare a pagare il mutuo acceso per poter effettuare i lavori di ristrutturazione.

Ipotesi questa contestata sin da subito dai vertici provinciali che avevano anche pensato di poter ovviare alla questione circondandosi di una schiera di imprenditori che avessero a cuore l’unico Teatro del capoluogo. Congettura che però in un simile momento economico non ha trovato riscontri.

Dunque, una fusione “quasi forzata” quella tra le due Fondazioni, sulla quale in parte l’ha spuntata la Provincia mantenendo la proprietà della struttura.

Intanto, a mostrarsi critico sull’accordo con la Regione è stato il Collegio dei revisori dei conti, per il quale l’ente di via Roma non beneficerebbe in alcun modo dell’accordo fatto.

Dello stesso parere anche il consigliere di centrodestra Roberto Crema, unico esponente di palazzo Magno ad aver votato in maniera negativa sull’integrazione della delibera del 31 marzo scorso.

Soddisfatto, invece, il numero uno della Provincia, Rosario De Matteis, per aver assicurato un futuro al Teatro, vero e proprio simbolo culturale della città capoluogo, così come aver risolto, seppur parzialmente la questione dei lavoratori del Teatro.

 

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