Tra curve e dislivelli a Campobasso è SOS segnaletica orizzontale e strisce pedonali

È evidente a tutti lo stato di grande sofferenza della segnaletica orizzontale esistente in città, che risulta in molti casi poco visibile e in molti punti completamente cancellata. Così, mentre in diverse strade di Campobasso, come via Elena o via Verdone, sono ancora interessate dai lavori di rifacimento dei marciapiedi che hanno preso il via lo scorso giugno e che dureranno almeno fino a settembre, facendo un giro del capoluogo, si continua a notare come ormai le sue arterie siano diventate delle distese completamente grigie.

Nonostante siano stati eseguiti, negli scorsi mesi, degli interventi di rifacimento del manto stradale, in molte zone della città permangono delle criticità e le strisce sulla pavimentazione risultano scolorite e invisibili in caso di pioggia.

Basti pensare ad esempio al semaforo di via Trivisonno, dove nelle ore di punta, a causa dell’assenza delle linee bianche che dovrebbero dividere le tre corsie, regni il caos più totale; oppure alla grande quantità di attraversamenti pedonali sui quali non è stata ridata una mano di vernice, solo per citarne alcuni, via Monsignor Bologna, su via XXIV Maggio, Viale Manzoni, Via Herculanea, Via Cavour, Via Roma e via Pirandello, sulla quale ad esempio,dopo il nuovo asfalto, non sono state ancora disegnate le nuove strisce zebrate.

Di particolare gravità, inoltre, è l’assenza delle strisce trasversali di arresto (i cosiddetti STOP ndr) in prossimità della maggioranza degli incroci, che creano notevoli difficoltà e a volte anche qualche sinistro.

In una città come Campobasso, dunque, dove regnano curve e dislivelli tali che, in alcuni punti, impediscono una buona visuale, sarebbe ottimale avere un occhio di riguardo per questo elemento della strada che molto spesso viene trascurato, rendendo più sicura la circolazione dei cittadini a piedi e in auto, migliorando anche il decoro stesso della città capoluogo di regione.

PierpGabr

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