Villa De Capoa riapre: un giardino rinnovato per la città di Campobasso

Dopo un anno di intensi lavori, Villa De Capoa torna ad accogliere i cittadini: oggi, sabato 7 giugno, riapre ufficialmente con una veste rinnovata, più ordinata e accogliente. Un luogo simbolo della memoria collettiva campobassana, che torna a essere spazio di bellezza, socialità e cultura.

Il progetto di restauro, dal titolo “Il Giardino Storico di Villa De Capoa: tra biodiversità e socialità”, è stato finanziato con 2,2 milioni di euro provenienti dal PNRR e dal Fondo Opere Indifferibili, e realizzato dalla società di ingegneria BIMDIS S.r.l.. I lavori, conclusi il 15 maggio, hanno interessato ogni aspetto del parco: verde storico, impianti, vialetti, arredi, accessibilità e illuminazione.

Tra gli interventi principali:

La sindaca Marialuisa Forte, durante l’inaugurazione, ha definito la giornata “emozionante”:

“Restituiamo alla città un luogo amato, che rappresenta arte, storia e natura. È un ritorno alla bellezza condivisa.”

L’assessore all’Ambiente Simone Cretella ha ricordato la necessità dell’intervento dopo anni di abbandono, sottolineando il ruolo decisivo del PNRR.

Alcuni imprevisti, come la scoperta di locali non censiti o criticità botaniche, hanno portato a una rimodulazione del progetto (Delibera 118/2024): rinunciata la costruzione della Kaffeehaus, sono state privilegiate altre priorità, tra cui la recinzione su viale Duca d’Aosta e il valore dell’ingresso ASReM.

La botanica Paola Fortini ha evidenziato il valore scientifico e storico del restauro:

“Un giardino storico è un organismo vivo: va curato, rispettato e conosciuto.”

La riapertura è accompagnata da un programma di eventi gratuiti:

Per ora, l’accesso sarà solo da Piazza Falcone e Borsellino, mentre gli altri ingressi resteranno chiusi per ulteriori lavori strutturali, separati dal progetto PNRR.

Guardando al futuro, la sindaca Forte ha annunciato l’intenzione di realizzare una cassa armonica per ospitare eventi musicali e culturali, riportando la villa alla sua vocazione festosa:

“Villa De Capoa deve essere vissuta, non solo ammirata.”

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