Case delle Tecnologie Emergenti, Gravina: “Con MoliseCTE percorsi di formazione adeguati e opportunità di crescita per i giovani sul nostro territorio”

I temi dell’accesso alla Rete, dell’organizzazione del lavoro e delle sue innovazioni, sono stati al centro della parte conclusiva della serie di appuntamenti ed incontri tenutisi a Torino nell’ambito dell’Innovation Roadshow, primo momento di confronto diretto, organizzato nel capoluogo piemontese, tra le 13 case delle tecnologie emergenti presenti in Italia e al quale ha partecipato anche il Comune di Campobasso con il proprio sindaco Roberto Gravina.
“Progettare innovazione attraverso le Case delle Tecnologie Emergenti e lavorare per favorire le dinamiche di sviluppo occupazionale sul territorio, per noi, con MolisCTE, non significa solo individuare competenze e ruoli, – ha dichiarato Gravinama anche capire quali nuovi lavori nascono oggi e quanti altri ne nasceranno nel medio e lungo termine per essere pronti a fornire percorsi di formazione adeguati ai nostri giovani e opportunità di crescita professionale, direttamente sul nostro territorio. Le esperienze moderne e contemporanee che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha inteso porre alla base della spinta esercitata per la costituzione delle Case delle Tecnologie Emergenti sul territorio nazionale, ci indica chiaramente come per programmare uno sviluppo innovativo sia innanzitutto importante ragionare in modo sinergico, evitando compartimenti stagni, tra istituzioni, centri di ricerca e mondo dell’impresa”.
Il sindaco di Campobasso, proprio all’interno del programma delle giornate dell’Innovation Roadshow ha avuto modo di visitare OGR Tech, un hub dedicato all’innovazione, all’accelerazione d’impresa e alla ricerca scientifica, tecnologica e industriale, e la sede della Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Torino CTE NEXT.
“L’uso delle tecnologie – ha sottolineato il sindaco di Campobasso nel suo intervento pubblico nella sede di CTE NEXT – senza un’idea che le veicola verso le esigenze strutturali reali di una società, resta un momento fine a se stesso. La grande sfida delle Case delle Tecnologie Emergenti sul territorio nazionale, è proprio quella di sviluppare infrastrutture di rete che permettano di pensare agli strumenti che la ricerca e l’innovazione tecnologica offrono, come a veri e propri modelli industriali di sviluppo che sappiano affrontare il tema dei processi e dell’organizzazione del lavoro, permettendo un’unione produttiva che tiene insieme il mondo fisico e il mondo digitale”.
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