Sfilata straordinaria dei Misteri, Battista: “Stessa emozione della visita di Papa Francesco”. Sul riconoscimento Unesco il sindaco avverte: “Zero passi falsi”

“Bruxelles non servirà a risolvere tutto. Non consentiremo nessuna nota stonata all’interno di questo coro”, ammonisce il primo cittadino

“Un’emozione che può essere paragonata solo a quella vissuta il 5 luglio 2014”.  Il sindaco Battista usa il riferimento alla visita che Papa Francesco fece a Campobasso, per spiegare come il territorio abbia reagito positivamente alla sfilata straordinaria dei Misteri lo scorso 2 dicembre.

Proprio l’evento più imponente, voluto dall’amministrazione di Palazzo San Giorgio per rendere omaggio al padre degli ‘Ingegni’, a 300 anni dalla sua nascita, al primo cittadino ha ricordato l’aria respirata in città per la venuta del Santo Padre. “In quei giorni, anche con il capoluogo blindato e mille difficoltà, si respirava un silenzio che diffondeva un clima di festa ed emozione. E così è stato anche domenica pomeriggio”.

È sorridente il primo cittadino Battista e soprattutto soddisfatto per la manifestazione regalata a una città che “ha saputo partecipare e dimostrare l’attaccamento di ognuno verso questo territorio. La parte più importantedice – l’ha fatta la gente”.

Durante la conferenza stampa convocata per commentare, dati alla mano, la giornata di domenica scorsa, al capoluogo, ai dipendenti comunali, agli organizzatori e ai cittadini tutti, Battista vuole insomma dire “grazie”.

A far eco alle parole del primo cittadino ci sono quelle degli assessori Rubino, De Bedittis, Colagiovanni, e quelle della consigliera Viola, affiancati dagli assessori Maio e Salvatore, nonchè dal presidente del Consiglio, Durante.

L’entusiasmo di bambini di soli tre anni che gioiscono dicendo “scannet allert”, il sole che ha accompagnato la sfilata, la bellezza di una vestizione avvenuta sotto i portici del Palazzo di Città e quella “fortuna che aiuta sempre gli audaci”, si rincorrono nei pensieri espressi dagli esponenti dell’amministrazione, ben consapevoli però che il percorso da fare per il riconoscimento Unesco dei Misteri sia ancora lungo.

Ma qualcosa si è mosso e bisogna partire da lì. In modo particolare bisogna riniziare dalla presenza nel capoluogo molisano della delegata del sottosegretario di Stato, Elena Sinibaldi, del Servizio I – Coordinamento Ufficio Unesco.

Le azioni da portare avanti per il riconoscimento Unesco sono tante e bisognerà lavorare con l’intera comunità dei soggetti portatori e detentori del bene, affinchè si possa attribuire ai Misteri quel valore di patrimonio immateriale dell’umanità.  Un vessillo per il quale il primo passo da compiere sarà riuscire a spiegare e far comprendere nel dettaglio la valenza storica e culturale dei ‘quadri volanti’ del Di Zinno.

Una strada tutta in salita, per la quale al momento è stato compiuto poco più che lo 0,1%, ma che l’amministrazione sembra intenzionata a voler proseguire con determinazione. Dalle parole del primo cittadino traspare anche la voglia di non permettere a nessuno di compiere cosiddetti “passi falsi”. Il riferimento, poco velato, va alla politica e alla Regione, alla quale in modo indiretto, forse, si vuole ricordare come gli ‘Ingegni’ siano di proprietà del Comune.

“Bruxelles non servirà certo a risolvere tutto. Non consentiremo nessuna nota stonata all’interno di questo coro”,  ammonisce il primo cittadino, il quale ricorda, con una punta d’amarezza, come “non si possa dire certo di aver lavorato all’unisono”.

“Zero passi falsi”, rimarca ancora, riferendosi a  quel tragitto lungo e tortuoso che non è possibile sbagliare e che dovrebbe, almeno in linea di principio, mettere da parte la politica.

“Non ci sono tempi certi e non vogliamo avere fretta perché, con essa, generare errori è più probabile. Vogliamo, invece, lavorare, questo sì, e tracciare il percorso giusto che bisognerà poi proseguire anche se la politica dovesse mutare”, dice Battista riferendosi all’imminente rinnovo del Consiglio comunale.

E se per ottenere il riconoscimento Unesco i tempi, pare di capire, saranno davvero lunghi, il riscontro effettivo della sfilata straordinaria sarà, invece, tangibile il giorno del prossimo Corpus Domini. “Siamo sicuri – afferma Battista – che saranno sempre di più le persone che il prossimo 23 giugno arriveranno nel capoluogo”.

Probabilmente più di quelle 130mila stimate la scorsa domenica. Una cifra quest’ultima fatta in base alla capienza dell’area che è stata messa a confronto con le foto scattate. Numeri forse un po’ approssimativi che, però, non vanno di certo a offuscare la giornata storica che la città di Campobasso ha saputo vivere.

fabyabb

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