Coronavirus, lo Spallanzani assume Francesca Colavita, la molisana precaria che ha contribuito a isolare il virus

Francesca Colavita, la ricercatrice molisana precaria che ha contribuito a isolare il Coronavirus, è stata assunta dall’Istituto Lazzaro Spallanzani.

L’Istituto nazionale per le malattie infettive ha infatti chiesto all’Azienda sanitaria regionale del Molise, ottenendo il nulla osta, di poter attingere alla graduatoria dei vincitori e idonei al concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di dirigente Biologo della disciplina di Microbiologia e Virologia che vede la giovane ricercatrice collocata al 17esimo posto.

“Sembra strano, ma studiare i virus è stimolante, è una sfida costante, una battaglia in cui stare sempre all’erta. Da parte mia, ho solo fatto il mio lavoro: quello che voglio, devo e mi piace fare. Nulla di più rispetto ai miei colleghi. In questi giorni tutto è amplificato, abbiamo avuto successo, ma la ricerca è questa”, aveva raccontato la ricercatrice in un’intervista rilasciata a La Repubblica.

Sono sei anni che lavoro per lo Spallanzani, prima con un co.co.co, ora con un contratto annuale. Guadagno sui 20mila euro all’anno”, aveva rivelato la ricercatrice, per la quale da più parti in Molise si erano levate voci di apprezzamento.

La vicenda di Francesca aveva, tuttavia, aperto anche una profonda riflessione sulla dimensione lavorativa di giovani preparati e titolati qui in Italia.

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