Droga, tra Campobasso e Bojano in 18 finiscono nei guai. Nel 2017 la Guardia di Finanza del capoluogo ha già sequestrato 21 chilogrammi di sostanze stupefacenti

Negli ultimi giorni sono state 18 le persone finite nei guai, tra Campobasso e Bojano, per consumo e traffico di sostanze stupefacenti. I controlli della Guarda di Finanza di Campobasso, supportati dalle unità cinofile, hanno portato al sequestro di 770 grammi di marijuana, una pianta di cannabis indica e relativi 31 semi, 10 grammi complessivi tra cocaina ed hashish.

Le attività messe in atto dai baschi verdi hanno interessato le strade dei centri urbani, ma anche locali di intrattenimento e luoghi di aggregazione vicini a istituti scolastici. L’esito dell’attività della Guardia di Finanza, che arriva a pochi gironi da una serie di blitz antidroga della Polizia, pone ancora una volta l’attenzione sul fenomeno della droga, che inizia a essere sempre più avvertito in Molise.

Soprattutto se si pensa che da gennaio ad ottobre 2017, gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Campobasso, proprio per droga, hanno arrestato sei persone e sequestrato 21 chilogrammi di ‘roba’.

Un dato che diviene ancora più indicativo se messo a confronto con quello stimato tra il 2015-2016 quando le Fiamme Gialle hanno sequestrato sei chilogrammi di  sostanza stupefacente, arrestato 16 persone e compiuto 500 segnalazioni.

Intanto, le attività condotte dai baschi verdi per contrastare la malavita organizzata dedita al traffico di droga, lo scorso 9 ottobre hanno trovato riscontro giudiziario anche nella condanna  di due persone coinvolte nell’operazione “Hora Arbereshe” conclusa nel mese di settembre 2016 e che, grazie alle indagini della Guardia di Finanza, portò a sgominare un reticolato di affari, smercio e cessioni di stupefacenti tra Termoli, Vasto, la Puglia e altre zone del Molise. Nel corso dell’udienza, l’impianto accusatorio, è stato sostenuto direttamente dal Procuratore Capo di Larino, Ludovico Vaccaro. L’Autorità giudicante ha inflitto pene detentive complessive per circa 10 anni, multe per oltre 60mila euro e, a vario titolo, il pagamento delle spese processuali ed interdizione dai pubblici uffici.

 

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