
Un autista della società di trasporto SATI è stato aggredito nel pomeriggio di ieri lungo la Strada Statale 647 “Bifernina”, nei pressi del bivio di Larino, dopo essersi rifiutato di effettuare una fermata in un punto non conforme alle norme di sicurezza stradale.
Secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali FAISA-CISAL, FILT-CGIL e FIT-CISL, l’autista, in servizio sulla tratta Termoli–Campobasso, aveva spiegato a un giovane passeggero che non poteva consentire la discesa nel luogo richiesto, privo di segnaletica, piazzola di sosta e pensilina. Pochi minuti dopo, l’uomo è stato inseguito e bloccato da un’auto lanciata ad alta velocità, dalla quale sono scese due persone — presumibilmente i genitori del ragazzo — che hanno insultato e minacciato il conducente. Solo l’intervento dei passeggeri a bordo ha evitato conseguenze più gravi.
Il caso riaccende i riflettori su una situazione che i sindacati definiscono “fuori controllo”: in Molise, spiegano, esisterebbero oltre mille fermate autorizzate dalla Regione, ma quasi tutte “non conformi al Codice della Strada”, prive delle minime condizioni di sicurezza per autisti e viaggiatori.
“Gli autisti sono vittime di un ricatto quotidiano: se si fermano dove non è consentito rischiano sanzioni e responsabilità penali, se si rifiutano vengono sospesi dal lavoro”, denunciano i rappresentanti sindacali Emilio Santangelo (FAISA-CISAL), Aurelio Di Eugenio (FILT-CGIL) e Simone Vitagliano (FIT-CISL).
Da mesi le sigle di categoria chiedono la convocazione di un tavolo in Prefettura con Regione Molise e aziende di trasporto, ma — sottolineano — a oltre cinque mesi dalle prime richieste nulla è stato fatto.
“Chi rispetta la legge viene aggredito. È una situazione inaccettabile che può presto trasformarsi in tragedia”, concludono i sindacati.