Il sostituto procuratore che negli ultimi anni ha legato il suo nome a tantissime inchieste sulla politica regionale potrebbe decidere di impugnare il provvedimento del Csm, del quale ancora non si conoscono le motivazioni.
Solo qualche tempo fa il pubblico ministero aveva fatto parlare di sé per l’inchiesta Biocom, la società di cui l’ex governatore Frattura era socio fino allo scorso 2011.
Il sostituto procuratore dopo aver iscritto il questore di Campobasso, Gian Carlo Pozzo, nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e favoreggiamento nei confronti di Frattura, aveva, infatti, chiesto di essere sollevato dall’indagine, dopo la decisione del Procuratore capo, Armando D’Alterio di affiancare a Papa un secondo pm.