
Alla luce dell’aumento dei casi di infezione da virus West Nile segnalati in diverse regioni italiane, anche il Molise innalza il livello di attenzione. L’ASReM (Azienda Sanitaria Regionale del Molise) ha avviato un rafforzamento delle attività di sorveglianza clinica e veterinaria, seguendo le linee guida del Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025.
A precisarlo è la dott.ssa Carmen Montanaro, Direttrice del Dipartimento Unico di Prevenzione dell’ASReM, che sottolinea:
“L’infezione da virus del Nilo occidentale (West Nile) è una malattia virale trasmessa all’uomo principalmente tramite la puntura di zanzare infette. Nella maggior parte dei casi decorre in forma lieve o asintomatica, ma può comportare complicanze gravi a carico del sistema nervoso centrale.”
I sintomi e la diffusione
Secondo i dati del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, circa l’80% dei soggetti infettati non manifesta sintomi. Nel restante 20% si possono verificare febbre, mal di testa, dolori articolari e muscolari, nausea, vomito, eruzioni cutanee. Nei casi più gravi (1 su 150), l’infezione può evolvere in meningite, encefalite o paralisi, con conseguenze neurologiche anche permanenti e, nei casi più severi, esiti fatali.
A essere maggiormente a rischio sono gli anziani e le persone con patologie croniche o sistema immunitario compromesso.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa su esami del sangue e, nei casi più sospetti, su puntura lombare per l’analisi del liquido cerebrospinale. Non esiste una cura specifica: il trattamento è sintomatico e prevede riposo, idratazione, antipiretici e, nei casi neurologici gravi, ricovero e ventilazione assistita.
Sorveglianza attiva anche in Molise
Ad oggi non si registrano casi in Molise, ma l’ASReM conferma che la sorveglianza è costante e integrata: il servizio veterinario sta effettuando catture di zanzare tramite trappole dedicate, con successiva analisi presso l’Istituto Zooprofilattico Abruzzo-Molise. Parallelamente, si monitora la possibile presenza del virus negli uccelli selvatici, ospiti naturali del West Nile, e si rafforza la rete di allerta clinica per identificare tempestivamente eventuali casi umani.
Prevenzione: la chiave è evitare le punture di zanzara
Non esistono vaccini per l’uomo contro il virus West Nile. Per questo motivo, le misure preventive individuali e collettive rivestono un ruolo fondamentale:
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Indossare abiti coprenti, soprattutto al tramonto;
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Utilizzare repellenti cutanei approvati;
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Installare zanzariere alle finestre;
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Evitare ristagni d’acqua nei pressi delle abitazioni (es. sottovasi, secchi, bidoni scoperti);
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Dormire sotto zanzariere in zone non protette da impianti di climatizzazione;
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Prestare particolare attenzione ai bambini, seguendo le raccomandazioni d’uso dei repellenti in base all’età.
Collaborazione attiva della popolazione
“È fondamentale – sottolinea l’ASReM – che anche i cittadini contribuiscano attivamente alla prevenzione, adottando comportamenti corretti per limitare la proliferazione delle zanzare e proteggersi dalle punture, soprattutto in questa stagione.”
Il virus West Nile, pur non essendo una novità sul territorio nazionale, richiede monitoraggio costante, informazione puntuale e comportamenti consapevoli. Il Molise, pur non avendo casi confermati al momento, resta in allerta per garantire la tutela della salute pubblica.
📌 Per approfondire:
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Ministero della Salute: West Nile – Salute umana
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Istituto Superiore di Sanità – Epicentro: Febbre West Nile