Lucito, avvistate impronte orso marsicano. Prima volta a molta distanza da confini Parco Nazionale

Nei giorni scorsi sono state avvistate impronte di un orso bruno marsicano nel territorio di Lucito. Allertata la rete di monitoraggio operante nelle regioni confinanti con la zona di diffusione principale, il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, mentre si stanno svolgendo gli accertamenti di rito.

Con molta probabilità si tratta di un orso giovane in dispersione e, così come avviene per i lupi, quando la popolazione di un territorio cresce, gli esemplari giovani o subadulti, non ancora “titolari” di un proprio territorio, si disperdono alla ricerca di zone di alimentazione e/o di femmine per la riproduzione.

Non vi sono motivi di allarme in quanto l’orso bruno marsicano è un animale dall’indole pacifica e tende a sfuggire la presenza dell’uomo. È importante non seguirlo, a piedi o in macchina, per la sua e la propria incolumità. Va sempre considerato che si tratta di un animale selvatico dalla notevole forza e adeguatamente “attrezzato”. Se si supera la sua distanza di tolleranza percepirà una minaccia e reagirà scappando o, in assenza di vie di fuga, con un finto attacco “dissuasivo”. Se lasciato in pace cercherà di alimentarsi (la sua dieta è per l’80% vegetariana) e quindi si allontanerà.

Non si era mai verificato un avvistamento “certificato” in questa zona del Molise, così lontano da altre aree di frequenza come l’Alto Molise o di possibile passaggio come il Matese, ma questo può essere considerato un buon segnale che attesterebbe una probabile crescita della popolazione negli ultimi anni.

Due anni fa tracce ed escrementi di un orso vennero rinvenuto in agro di Spinete e, in considerazione di quest’ultimo avvistamento, potrebbe assumere un’altra luce il presunto avvistamento di un orso, nel gennaio 2018, in territorio di Busso, nei pressi del caseificio Valmolise. In occasione di quest’ultima segnalazione non vennero però rilevati segni di presenza inequivocabili e si pensò ad un cinghiale.

      Qui di seguito alcune raccomandazioni dell’associazione Salviamo l’Orso per una pacifica convivenza con il plantigrado:

Questo esemplare è uno dei circa cinquanta individui rimasti, appartenenti ad una sottospecie unica al mondo di cui dobbiamo essere attenti custodi. Il suo valore ecologico è eccezionale, dobbiamo operare tutti insieme per conservare questo monumento naturale e trasmetterlo ai nostri figli e nipoti.

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