Rubrica ‘Quark’ – La genesi del terremoto: le cause che generano questo evento naturale che spaventa i cittadini

GIANNI DI IORIO*

Fin dai tempi più antichi l’uomo ha sempre avuto terrore di eventi naturali come  tuoni, fulmini e terremoti, di cui non comprendeva l’origine e che spesso producevano effetti devastanti. LA PRIMA PARTE DELL’ARTICOLO IN QUESTO LINK.

Ancora oggi, nonostante l’ampia divulgazione di notizie scientifiche, a volte è possibile riscontrare una limitata conoscenza di tali fenomeni, come ad esempio la genesi del terremoto.

Il presente articolo si propone di  illustrare, con un linguaggio semplice, le cause che originano questo evento naturale.

La terra è costituita da un nucleo centrale solido, racchiuso da un mantello di fluido magmatico su cui poggia la crosta terrestre, la parte solidificata del nostro pianeta dove viviamo.

Questo mantello è in uno stato continuo di ebollizione in quanto la temperatura nella parte superficiale, quella più vicina alla crosta terrestre, raggiunge i 700 °C, mentre  quella più vicina al nucleo  raggiunge i 1700 °C.

La crosta terrestre, quella che confina con il mantello, galleggia e si muove per i moti convettivi prodotti dall’ebollizione del materiale magmatico del mantello. Questa zona di confine si presenta in un doppio stato: la parte più bassa è fluida, la parte superiore è più solidificata. L’azione di continua ebollizione del mantello  fa si che si creino delle fessure, spaccature, lesioni, rotture che noi chiamiamo “faglie”. Quando avvengono queste rotture si verifica il terremoto e nell’esatto punto in cui avviene questo fenomeno naturale, chiamato ipocentro, si sprigiona una energia che si propaga con onde elastiche a sviluppo circolare fino ad arrivare in superficie.

La proiezione dell’ipocentro sulla crosta terrestre è detta epicentro del terremoto.

Queste onde si muovono ad una velocità elevatissima, viaggiano a 6,3 Km/sec., circa 28.000 km/h e quando arrivano in superficie, possono produrre danni ingenti alle case e alle cose costruite male e costituire un pericolo per l’uomo.

* Questa rubrica è curata da Gianni Di Iorio,  molisano, laureato in ingegneria,

architettura e pianificazione territoriale-urbanistica-paesaggistica-ambientale.

Il suo obiettivo è trattare argomenti scientifici e tecnologici,

usando un linguaggio semplice e diretto alla portata di tutti.

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