A ventitré anni dal tragico terremoto che colpì il Molise il 31 ottobre 2002, San Giuliano di Puglia ha ospitato, nella sede del Municipio, una seduta straordinaria del Consiglio regionale per rendere omaggio alle vittime del sisma.
L’incontro si è svolto nei luoghi simbolo della tragedia che costò la vita a 30 persone, tra cui 27 bambini della scuola elementare “Francesco Jovine”, la loro insegnante Carmela Ciniglio e due adulti del paese. Un’intera comunità fu travolta da un dolore inimmaginabile, che ancora oggi segna la memoria collettiva del Molise.
L’iniziativa ha voluto ribadire l’importanza del ricordo condiviso e la necessità di continuare a investire nella sicurezza sismica e nella prevenzione, per trasformare la memoria in impegno concreto.
Il sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonello Nardelli, ha ricordato come il paese non voglia essere soltanto il simbolo di una tragedia, ma anche di resilienza e solidarietà. Ha ringraziato le istituzioni regionali per la vicinanza dimostrata e ha sottolineato il cammino di una comunità che, pur profondamente ferita, ha saputo rialzarsi con forza e unità.
Il presidente della Regione, Francesco Roberti, ha richiamato il dovere delle istituzioni di garantire edifici pubblici e scuole sicure, sottolineando che la protezione del territorio rappresenta una forma di memoria attiva e una responsabilità verso le nuove generazioni.
Nel suo intervento, il presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, ha reso omaggio ai piccoli alunni e alla loro maestra, ricordando che quelle vite spezzate devono restare un monito permanente e una spinta a costruire un futuro più sicuro.
Anche i rappresentanti delle minoranze hanno evidenziato come la memoria non debba ridursi a una semplice commemorazione, ma trasformarsi in azione concreta e in un impegno costante per un Molise più giusto e più protetto.
Alle 11.32, l’ora esatta in cui la terra tremò nel 2002, come ogni anno la cerimonia al cimitero comunale. Il suono profondo dei 30 rintocchi della campana ha scandito il ricordo delle vittime, in un momento di intensa emozione e raccoglimento che ha unito familiari, cittadini e istituzioni.
San Giuliano di Puglia resta oggi un luogo simbolo di dolore e di rinascita: una comunità che ha trasformato la tragedia in forza, la perdita in memoria viva e la ricostruzione in esempio di unità, speranza e consapevolezza.
