
Un corteo non numeroso, ma che ha creato non pochi disagi al traffico cittadino attraversando le vie centrali di Campobasso per poi sciogliersi in piazza Municipio.
La paura principale di chi ha urlato la propria rabbia è relativa alle imprese private che, attraverso finanziamenti agli istituti scolastici, potrebbero influenzare in modo particolare le attività laboratoriali, ovvero quelle che dovrebbero rappresentare il primo punto di contatto dei ragazzi con il mondo del lavoro.
“Si tratta – hanno sottolineato con veemenza gli studenti – di una scelta che in realtà rende ancora più precari i giovani e la scuola”.
Il pericolo è, infatti, che gli interessi dei privati possano divenire preponderanti rispetto ai percorsi di formazione e creare vantaggi immediati non certo per i futuri lavoratori, semmai per le stesse aziende.
Le riforme Renzi non piacciono, dunque, a molti liceali del Molise che vendono nella manovra del Governo l’ombra della precarietà, nascosta proprio in quelle misure che, puntando alla diminuzione del tasso di disoccupazione, aumenterebbero a dismisura la flessibilità del lavoro e la perdita dei diritti.