Una domenica dedicata alla storia di Campobasso. Un tuffo nel passato con le ‘Nobili presenze’ che affollano il centro storico

Un momento del convegno al Castello Monforte di Campobasso

Un’intera giornata dedicata alla riscoperta della storia di Campobasso e dei suoi personaggi. Questo ciò che ha condito l’ultima domenica del mese di agosto quando, in alcuni dei luoghi più belli della città, è andata in scena la seconda edizione di “Nobili presenze in Campibassi”, l’evento promosso dal Comune, assessorato alla Cultura, all’interno del cartellone estivo ‘Serate d’Agosto…a Campobasso 2017’.

Al Castello Monforte, nella mattinata, il convegno denominato ‘Vita e luoghi del Conte di Campobasso Cola di Monforte’. All’incontro, moderato dal giornalista Davide Vitiello, hanno preso parte la scrittrice Rita Frattolillo, e l’archeologa Gabriella Di Rocco.

Il pomeriggio è stato, invece, dedicato alla rievocazione storica e ai tanti personaggi che, con indosso i costumi dell’epoca, hanno affollato il centro storico del capoluogo. Il corteo ha preso il via dalla scalinata di San Bartolomeo, per giungere poi in Piazza di San Leonardo. Qui la voce di Michele Di Cillo, accompagnato da alcuni musicisti, ha dato vita allo spettacolo teatrale “Vita di un Cavaliere” scritto da Roberto Colella.

La pièce ha raccontato le gesta di Cola Monforte, un cavaliere pieno di virtù, capace, con la sua spada, di difendere i deboli e i bisognosi.

Il ritmo, che ha accompagnato la rappresentazione, è stato invece scandito dai tamburellisti dell’Associazione Culturale Giovanna I D’Angio’ di Colletorto, mentre a realizzare tutti i costumi dell’epoca ci hanno pensato le mani sapienti di Addolorata Di Cristofaro e degli altri rappresentanti del gruppo de ‘La Mantigliana’.

Una giornata interamente dedicata alla storia di Campobasso, la città che, come ha dichiarato l’assessore, Emma de Capoa, punta su “percorsi di conservazione e valorizzazione della cultura e della storia, per scongiurare il rischio di una perdita di memoria, soprattutto tra le giovani generazioni”.

 

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