Cultura

Storie di giovani / Michelangelo Romagnuolo, in arte Big Roma, racconta il suo ‘Lato oscuro del Rap’. Da Casacalenda a Bologna per inseguire un sogno. “Quando sono andato via dal Molise ho pianto”

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Michelangelo Romagnuolo, in arte Big Roma

CRISTINA SALVATORE

Il suo nome è Michelangelo Romagnuolo, ma per il mondo della musica è Big Roma. Parliamo di un giovane rapper molisano nato nel 1996 a Casacalenda, un paesino della provincia di Campobasso, e trapiantato a Bologna, la cui voglia di far conoscere la sua musica oltre i confini regionali si è trasformata in un progetto concreto e determinato.

A raccontare come sia nata questa passione per il rap e gli inizi della sua avventura nel panorama discografico nazionale è lo stesso Big Roma.

“La mia passione – dice – è decennale, primitiva. La musica fa parte della mia vita da quando ero solo un bambino: ho suonato il piano per qualche anno, ho suonato la chitarra da autodidatta, ho sempre ascoltato musica di ogni genere, fino ad arrivare ai 13/14 anni, quando ho conosciuto il rap, che per me è diventato l’amore eterno”. Questo anche e, soprattutto, grazie ai numerosi artisti che con le loro canzoni hanno cambiato la mia vita, tra tutti il mio idolo: The Notorious B.I.G.”

Si parte sempre appassionandosi ad un artista, una musica o un sound, che ci coinvolge e ci fa sentire parte del pentagramma stesso, ma poi bisogna avere delle particolari capacità per poter riuscire a creare qualcosa di “nostro”, di inedito. Come è nato , quindi, “Il lato oscuro del Rap”, il nuovo album in cui ti stacchi dal gruppo e per rivestire i panni di solista? “Ad agosto 2013 ho definitivamente concluso una prima esperienza musicale in gruppo (ai tempi Brooklyn e Clan). Ho deciso di iniziare a lavorare come solista perché avevo determinate cose da dire che solo io potevo dire. “Il lato oscuro del rap” è un progetto nato proprio da questo mio bisogno interiore di conoscere me stesso, il mondo che mi circonda e di mandare poi dei messaggi concreti e diretti ai miei ascoltatori con quella che è la mia musica, con quello che è il mio rap. Con questo progetto sono in cerca della sostanza dietro l’apparenza, sono in cerca della parte interessante dei nostri sogni. Con questo progetto vi propongo una nuova forma di rap, uno storytelling eclettico e ricercato, abbinato ad intense e profonde melodie: un rap che oscilla tra il new age e lo sperimentale. Viaggiate con me, mettete in play l’ep e capirete.”

Un progetto del genere ha sicuramente dietro sé un lavoro importante: chi sono gli artisti che hanno collaborato al Lato Oscuro del Rap? “L’ep è stato interamente scritto, cantato ed interpretato dal sottoscritto, Big Roma. Completamente prodotto da Andrea Giuliana, in arte Crawen, giovane beatmaker bolzanino, classe ’91. Il progetto è stato registrato e post-prodotto presso il Wood Sound studio di Bonefro, di proprietà di Michele Picchione, uno dei migliori fonici che ci siano in circolazione; possiamo considerarlo come l’architetto del mio ep. Le grafiche sono state realizzate, invece, dal Made In Mente graphic studio di Macchiagodena, provincia di Isernia. Troverete, inoltre, all’intero dell’ep: la magica voce di Chiara Salvatore (giovane cantante molisana) nella traccia 3 del progetto “Freshness”, gli scratchs di Genesio D’uva, in arte Dj Geen, nella traccia n.4 del progetto e per ultimo, ma non meno importante, i saluti personali del celebre rapper napoletano Clementino, nella traccia 1 dell’ep. Per la traccia 4, la 5 e la 7, sono stati realizzati anche tre bellissimi progetti visivi: uno street video (Jellyfish mic, già pubblicato), un videoclip (Radici, già pubblicato), un lyrics video (Itaca – remix, in prossima uscita).”

 Per quel che riguarda il futuro, ci sono già progetti? Per il futuro? Domenica 6 dicembre esce un mio nuovo singolo: scritto e dedicato al celebre evento di lotta “Fight for Glory”, sponsorizzato dal Team Capurso di Termoli. Inoltre, sto iniziando a lavorare ad un mega mixtape, fuori in primavera.”

 

Nascendo in un paesino della provincia di Campobasso come Casacalenda, quanto è stato difficile tentare di riuscire a realizzare questo lavoro? “È stato sempre molto difficile fare il rap in Molise. Culturalmente parlando siamo indietro, tanto indietro. Io, però, mi sono sempre distaccato dalla massa. Ho sempre seguito i miei sogni ed il mio cuore; anche se un giorno non diventerò qualcuno, sono contento di aver raggiunto le mie piccole grandi soddisfazioni con la musica, con il rap. Ho pianto quando sono andato via dal Molise (ora vive a Bologna ndr); ho lasciato la mia casa però con un mio regalo personale: “Radici (Home sweet home)”, un brano dedicato proprio alla mia terra, piena di difetti sì, ma unica, magica e paradisiaca per la tranquillità e per la semplicità che ci trasmette. Ti amo Molise. Non puoi sapere dove vai, se non sai dove sei stato.”

Un amore incondizionato, dunque, quello che lega il giovane rapper alla sua terra d’origine. E così, mentre ‘Il lato oscuro del rap”, sarà disponibile presto su tutti i digital stores musicali, l’esempio di Big Roma sembra ricondurre direttamente all’aforisma che recita “tutti i sogni possono diventare realtà se solo abbiamo il coraggio di inseguirli” (Walt Disney).

 

 

 

 

Redazione

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