Unimol, inaugurato l’Anno Accademico. Settis: “Se vogliamo salvare il mondo salviamo la bellezza”

Il rettore Brunese: "Ateneo gode di buona salute"

Si è tenuta questa mattina, in un Aula Magna gremita, la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università degli Studi del Molise. Ospite d’onore il docente, archeologo e storico dell’arte, nonché Presidente del Consiglio scientifico del Louvre di Parigi e Accademico dei Lincei, Salvatore Settis.

Una vita, la sua, impegnata in mille battaglie per la difesa del patrimonio culturale nazionale, la tutela del paesaggio come bene costituzionale e come bene comune. Proprio su questo tema si è, infatti, concentrato il suo apprezzatissimo intervento.

Non possiamo ignorare il tema del patrimonio culturale. Negli ultimi anni è stato messo in secondo piano, e non possiamo escludere che il patrimonio culturale sia un fatto già compiuto – ha affermato Settis nel suo discorso- se pensiamo al museo come istituzione, nessuno direbbe che sono in procinto di sparire. Molti musei nascono negli anni, ma nessuno sa che è un’ente già in seria difficoltà. Il Museo non vive da solo, non può autofinanziarsi”.

Parole importanti, che descrivono le difficoltà che il mondo dell’archeologia viene spesso messo in secondo piano dai finanziamenti, e che dovrebbe ritrovare la sua centralità. “Dobbiamo salvare la bellezza se vogliamo salvare il Mondo”, il monito che ha voluto lanciare in occasione della cerimonia di oggi, durante la quale il rettore Brunese ha voluto fare il punto sulla buona salute di cui gode l’Ateneo.

“I fondamentali del bilancio sono ottimi, abbiamo tante iniziative in cantiere, siamo chiaramente preoccupati per quello che è il quadro nazionale”. Il vertice dell’Unimol si è soffermato anche sul clamore mediatico che ha ottenuto il Molise nelle ultime settimane per le sue caratteristiche ambientali, culturali, paesaggistiche, storiche e gastronomiche.

“Richiamare l’attenzione sul Molise – ha detto – fa bene anche al nostro Ateneo. In campo archeologico il Molise ha un patrimonio bellissimo, forse si è lavorato poco sulla valorizzazione, si sa poco di quanto c’è in Molise il nostro lavoro di questi anni deve essere finalizzato anche ad una grande opera di valorizzazione di quello che abbiamo che può avere un impatto immediato sul turismo e sull’occupazione”.

Dopo l’ingresso del corteo composto dai numerosi rettori di varie università italiane e dai direttori dei Dipartimenti Unimol, l’attenzione si è spostata sui ragazzi del coro dell’Università e dell’Istituto Pertini, che hanno intonato l’Inno nazionale ed europeo.

A seguire, ha preso la parola il primo cittadino di Campobasso Roberto Gravina. Nei colloqui avuti in questi mesi con il Magnifico Rettore, Professor Luca Brunese, e con l’intero staff dirigenziale dell’Università degli Studi del Molise, abbiamo avuto modo reciprocamente di confrontarci sulla definizione di una road map operativa che possa, nel tempo, condurci alla strutturazione di un modello relazionale aperto ed inclusivo, per permettere, soprattutto alle nuove generazioni, non solo di formarsi qui nella nostra città e in Molise, ma anche di continuare a risiedervi contribuendo alla sua crescita- ha dichiarato Gravina, che ha poi aggiunto- Per rendere possibile quanto tutti di comune accordo immaginiamo appare essenziale puntare sull’innovazione”.

“Una carriera eccellente che non ha bisogno di presentazioni, il professor Settis è stimato in tutto il mondo. Un’occasione per rendere noto l’impegno dell’Amministrazione Regionale nell’ambito della valorizzazione del patrimonio storico e archeologico – ha affermato il Presidente Toma, che ha poi continuato- è di qualche settimana fa la deliberazione della Giunta che approva il progetto di valorizzazione del patrimonio storico regionale, dove verranno avviati a breve i lavori per gli scavi di Agnone, Guglionesi e Pesche, per i quali l’Università del Molise possiede le concessioni”.

p.g

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