Via libera dell’UE all’uso degli insetti nell’alimentazione. Cavaliere: “Norma inaccettabile e pericolosa”

L’Unione Europea ha dato il via libera all’immissione sul mercato dell’Acheta domesticus, il grillo domestico sotto forma di polvere parzialmente sgrassata, come nuovo alimento. La nuova norma, infatti, è stata inserita nel Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della Commissione del 3 gennaio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria.

Dunque, a partire dal 24 gennaio 2023 per un periodo di 5 anni, è possibile utilizzare farina di grillo per la preparazione di prodotti da forno come pane, grissini, cracker, biscotti, ma anche nella pasta, nelle salse, nei prodotti a base di patate, legumi o altre verdure.

Sull’argomento è netta e ferma l’opposizione dell’assessore all’agricoltura della Regione Molise Nicola Cavaliere, che si è espresso duramente sul nuovo regolamento europeo: “Ritengo a dir poco inaccettabile l’introduzione sulle tavole degli italiani di prodotti a base di insetti. Si tratta di un vero oltraggio al nostro patrimonio enogastronomico, alla ricchezza di materie prime, alla varietà di alimenti di altissima qualità nutritiva presente nel nostro Paese. Porteremo avanti una dura battaglia per salvaguardare le nostre produzioni agricole e alimentari, contro ogni forma di cibo sintetico, come la carna in provetta, o di insetti nella nostra dieta”.

Sull’argomento si è pronunciato anche il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida che ha sottolineato l’importanza di “difendere i cittadini da quanti vogliono far passare l’idea che basta nutrirsi, a prescindere da dove e come venga prodotto il cibo”.

“La scelta dell’Unione Europea – continua Cavaliere è in netta contrapposizione con le politiche di sostenibilità ambientale portate avanti dall’istituzione comunitaria, in quanto la nostra dieta mediterranea non solo è di qualità, ma ha anche un basso impatto ambientale; per cui presentare i grilli domestici come “novel food” o alimenti sostenibili da scegliere in alternativa alle nostre produzioni enogastronomiche è sbagliato e pericoloso e non fa altro che sollevare interrogativi di carattere sanitario e salutistico, considerando che tali prodotti attualmente saranno commercializzati da un’unica società vietnamita. Inoltre va considerato che molti insetti contengono numerosi elementi antinutritivi che ostacolano il normale assorbimento dei nutrienti, riducendone l’efficienza nutrizionale. Il futuro dell’alimentazione – ha concluso l’assessore all’agricoltura – va costruito rispettando le tradizioni, i territori e mantenendo gli elevati standard di qualità del Made in Italy, che siamo pronti a difendere in ogni sede”.

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