È l’occasione per incontrare i tanti giornalisti che sin dalla prima edizione della manifestazione hanno raccontato il CVTà Street Fest e per promuovere un confronto tra artisti ed esperti del settore da una parte e gli abitanti di Civitacampomarano dall’altra, nel tentativo di ridisegnare tutti insieme una progettualità per il paese futuro. Gli organizzatori del CVTà Street Fest annunciano infatti che il festival proseguirà e nel corso della tavola rotonda che tira le somme della seconda edizione viene annunciata la terza edizione del 2018, che si svolgerà sempre in primavera con la macchina organizzativa della Pro Loco “Vincenzo Cuoco”, con la sua presidente Ylenia Carelli, e tanti nuovi artisti internazionali che saranno invitati ad arricchire, con le loro opere, il museo a cielo aperto del paese.
“Portare l’arte a Civitacampomarano – afferma con convinzione la direttrice artistica Alice Pasquini – vuol dire rinsaldare il senso di una comunità. Vuol dire costruire il tessuto connettivo tra le persone, con mattoncini simbolici di bellezza, gentilezza e solidarietà capaci di riempire le crepe che quest’anno si sono manifestate sui muri del paese. Vuol dire combattere la paura e l’incertezza con la creatività. Vuol dire immaginare un’elevazione dell’animo che contrasti lo slittamento verso il basso della frana che minaccia il paese”.
In crescita, rispetto al primo anno, il consenso della seconda edizione del festival che si sta svolgendo in queste ore. In particolare, una fiumana di persone si è riversata a Civitacampomarano sabato 3 giugno, per il giorno clou del CVTà Street Fest. Ha fatto registrare il tutto esaurito infatti il pomeriggio dedicato allo Street Food, in cui i tanti visitatori accorsi per vedere i murales hanno potuto assaggiare i piatti tipici della cucina civitese, cucinati con amore dalle signore di Civitacampomarano. Il riso con il latte (ris cu latt), la pizza di granoturco con la verza (pizz e fogl), le scrippelle (scr’pell’), il pane indorato e fritto (pan ‘nrat) e i ceci (i cic) hanno accompagnato la visione delle opere degli artisti della seconda edizione della manifestazione, Gola Hundun (Italia), Francisco Bosoletti (Argentina), Alex Senna (Brasile), Maria Pia Picozza (Italia) e Nespoon (Polonia) e di quelli della prima edizione, Biancoshock (Italia), David de la Mano (Uruguay), Pablo S. Herrero (Spagna), Hitnes (Italia), ICKS (Italia) e UNO (Italia), con il main sponsor birra Peroni.
La fotografa ufficiale della manifestazione è Alessia Di Risio e il coordinamento degli eventi è affidato a Jessica Stewart.
Oltre alla musica di dj Gruff nel fossato del Castello Angioino, ospite speciale dell’appuntamento dedicato allo Street Food è stato Chef Rubio, nell’insolita veste di fotografo e video-reporter speciale del CVTà Street Fest. Un vero e proprio bagno di folla, per lo chef tatuato amatissimo dal pubblico: tutti infatti hanno voluto stringergli la mano, avere un autografo e rubare un selfie in sua compagnia. E Chef Rubio è stato affabile e disponibile con tutti, ricambiando le attenzioni dei fan col il sorriso e con la battuta sempre pronta. Armato delle sue inseparabili macchine fotografiche e di agili videocamere pronte a tutto, Rubio sta realizzando un POV speciale sul CVTà Street Fest, che verrà poi condiviso sul profilo Facebook di Birra Peroni. POV è l’acronimo di Point of View: si tratta di una serie di mini-reportage di viaggio prodotti da Rubio per il suo sito, che raccontano secondo il suo punto di vista, la sua prospettiva sulle cose, sui viaggi, le esperienze che vive e che ‘assaggia’. Lo scopo è mostrare, attraverso le immagini, le peculiarità di un borgo seducente e degno di essere valorizzato e, in questo modo, rendere omaggio all’entusiasmo che coinvolge artisti, visitatori e un intero paese, tutti uniti come in un unico abbraccio nella celebrazione di questo momento di festa, di arte, musica e gastronomia en plein air.
“Per la seconda volta – dichiara il cuoco frascatano, noto al grande pubblico per i suoi programmi televisivi e per il suo impegno sociale in cucina – ho avuto l’opportunità di vivere e raccontare la rinascita di un affascinante borgo che resiste sospeso nel tempo ma che si conferma pronto ad accogliere ogni anno l’innovazione nel segno della street art internazionale e della tradizione artigianale e gastronomica molisana. Con le ‘cucine aperte’ delle signore di Civitacampomarano si è creata quell’idea di villaggio diffuso del cibo che, con la direttrice artistica Alice Pasquini, svilupperemo ulteriormente nella prossima edizione”.
Chef Rubio conferma, quindi, il suo impegno a sostegno di Civitacampomarano e del suo festival di street art. Si annunciano ancora più gustose ed entusiasmanti le novità del CVTà Street Fest del 2018.