Polizia Ferroviaria, il bilancio dell’attività relativa al periodo estivo 2017

Il Compartimento della Polizia Ferroviaria Puglia, Basilicata e Molise, nell’ambito delle direttive impartite dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza in relazione alla delicata situazione internazionale e in concomitanza con l’esodo e controesodo estivo, ha intensificato le attività di prevenzione e repressione di fenomeni illegali nelle zone sensibili degli scali ferroviari e in quelle limitrofe, nonché a bordo dei treni del trasporto regionale e della lunga percorrenza diurna/notturna,  avvalendosi per i controlli anche dell’ausilio  di unità cinofile antidroga e anti-esplosivo della Polizia di Stato.

Dal 1° giugno al 31 agosto 2017, sono state controllate e identificate nr. 35.394 persone sospette, di cui 5.217 stranieri, dei quali 4 rintracciati in posizione irregolare sul territorio nazionale.

Nell’ambito dei sopra indicati controlli, in data 12 agosto, personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Barletta traeva in arresto, in flagranza di reato, un barlettano, pregiudicato,  che, in quella piazza Conteduca, si rendeva responsabile di tentato omicidio nei confronti di un pregiudicato canosino.

Il 30 agosto 2017, sempre il personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Barletta arrestava, in flagranza di reato, un cittadino nigeriano, che, trovato sprovvisto di biglietto di viaggio, aggrediva il Capotreno dell’IC 703 (Roma-Bari), procurandogli la fratture delle costole.

In data 19 agosto 2017, una pattuglia della Polizia Ferroviaria  notava una ragazza nigeriana che vagava all’interno della Stazione F.S. di Bari Centrale in evidente stato di difficoltà. Così  veniva sottratta dalla strada una giovane che era quindi accompagnata negli uffici della Polfer e rifocillata. La nigeriana riferiva di essere incinta e di avere un altro figlio piccolo temporaneamente affidato ad un’amica. Gli accertamenti consentivano di verificare l’esistenza di un provvedimento del Tribunale di Lecce a tutela della ragazza e del bambino con previsione di inserimento in una comunità. La ragazza veniva poi collocata in una casa protetta della provincia di Bari.

In questo periodo, quindi, l’attività della Polizia Ferroviaria è stata improntata anche all’assistenza di persone in difficoltà, deboli, senza fissa dimora, che gravitano in ambito ferroviario, nonché verso i tanti viaggiatori, italiani e stranieri, che si sono rivolti agli uomini della Specialità per richieste di aiuto in relazione allo smarrimento di bagagli, documenti, telefoni cellulari, ecc., ma anche per essere rassicurati in ordine alle condizioni di sicurezza del trasporto ferroviario in generale.

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