Punto Nascita di Termoli, la maternità resta ancora aperta. Roberti: “Il Tar ha concesso la sospensiva. Guardiamo con speranza a quando si entrerà nel merito”

Il Tar Molise con Decreto Cautelare n.135 deposito nella mattinata odierna, 8 luglio 2019, ha accolto la richiesta cautelare avanzata dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Massimo Romano in difesa dei Comuni e delle mamme basso-molisane che attendono di partorire presso l’Ospedale di Termoli.

Un servizio importante che copre un bacino di utenza di oltre 100.000 persone e che triplica nel periodo estivo.

Ad agire in giudizio sono stati i Comuni di Termoli, Campomarino, Castelmauro, Guardialfiera, Guglionesi, Mafalda, Montecilfone, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Pensilis, Ururi, Montefalcone, Petacciato (ed altri stanno ancora aderendo) e tantissime mamme in attesa di partorire presso il nosocomio termolese. Nel frattempo la mobilitazione sta crescendo e tantissime associazioni e cittadini sono mobilitati con diverse iniziative e raccolte di firme per scongiurare la soppressione del punto nascite e dell’intera sanità pubblica nel basso-molisana.

Il Tar ha fissato l’udienza collegiale di discussione al 24 luglio 2019.

Adesso tocca anche alla politica fare una seria riflessione e trovare una soluzione alternativa alla chiusura a tutela del bene comune e delle famiglie e mamme basso-molisane.

“Siamo fiduciosi, voglio ringraziare gli avvocati che stanno seguendo il ricorso che ho presentato insieme agli altri sindaci del Basso Molise per la chiusura del Punto Nascita di Termoli. Guardiamo con speranza a quando si entrerà nel merito al Tribunale Amministrativo Regionale“. Così il sindaco di Termoli, Fracesco Roberti.

“Continuiamo a restare uniti e manifestiamo per una giusta causa – ha sottolineato il primo cittadino della città adriatica – Il prossimo 24 luglio ne sapremo di più, per noi, oggi, è una grande notizia”.

 

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