Gestione dell’emergenza sanitaria, Iorio scrive a Toma

L’ex governatore Michele Iorio utilizza una lettera per consigliare al Presidente della Giunta regionale del Molise, Donato Toma, le migliori modalità per gestire l’emergenza Covid-19.

“Mi trovo costretto a parlarti pubblicamente dal momento che i suggerimenti dati in privato a marzo scorso per la gestione dell’emergenza Covid, da medico prima che da politico, non sono stati mai attuati nonostante la tua apparente condivisione. Oggi il Molise sta iniziando a vivere la sua più grave situazione sanitaria che non solo vede difficoltà nelle cure delle patologie ordinarie e tempo dipendenti, ma si ritrova anche con le difficoltà di ricovero in malattie infettive per i pazienti Covid. Il tutto a distanza di un mese dall’inizio della  seconda ondata della pandemia. Credo che sia arrivato il momento, vista la carica che ricopri, di occuparsi dei molisani e prendere iniziative che tutelino la salute dei cittadini. Perché chi governa deve avere la totale consapevolezza del proprio ruolo e assumersi le relative responsabilità, non rifugiarsi dietro silenzi omertosi, pareri tecnici totalmente confutabili, o bugie dalle gambe corte.  I cittadini non si rassicurano con le menzogne perché se si chiedono loro sacrifici, hanno il diritto di sapere la verità.

Capisco il tuo rifiuto di accettare il mio suggerimento di Larino Centro Covid, ma tutto potevi fare, tranne quello che stai facendo: Il Covid al Cardarelli, la carenza di posti letto per le malattie infettive, la terapia intensiva satura e la sanità molisana fuori controllo. Vista anche la lungaggine dei tempi di realizzazione per la torre Covid da te tanto desiderata, non si può chiedere ai molisani di aspettare la primavera 2021 per potersi curare, anche perché si prevedono tempi più lunghi. Le soluzioni vanno prese immediatamente e, a mio modesto avviso, dovresti fare di tutto per:

Molte di queste soluzioni te le ho proposte anche in Consiglio regionale che è il luogo deputato alla ricerca di soluzioni per un’emergenza così difficile. Ma non sono stato ascoltato neppure in quelle occasioni.

Per il bene dei molisani ti chiedo oggi di aprirti al dialogo dal momento che le mie proposte non hanno alcun interesse personale ma sono dettate solo dal desiderio di non correre il rischio di vedere nella mia regione le scene di Bergamo”.

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