Aast, dopo il primo corso di inglese per operatori turistici si pensa già a un ‘secondo step’

Perfezionare ulteriormente l’approccio nei confronti di tutti i turisti che giungono in Molise per le proprie vacanze. A conclusione del primo corso di inglese e cultura generale del territorio riservato agli operatori turistici è stato il commissario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, nonché presidente del Distretto Molise Orientale, Remo Di Giandomenico  a lanciare l’idea.

Una sorta di secondo livello per coloro che ieri hanno ricevuto l’attestato di partecipazione dell’iniziativa che tanto successo ha riscosso. Uno step successivo sia per la lingua inglese ma anche per la conoscenza del territorio.

Saper promuovere ciò che abbiamo per attirare l’attenzione degli utenti finali. “Non fermiamoci”, ha detto Di Giandomenico durante la relazione finale del corso che è seguita all’introduzione del professor Antonio Franzese ed alla lezione dell’architetto Franco Valente.

“La vostra presenza – ha continuato il commissario di Aast – è un impulso per andare avanti in questa direzione”. In sostanza dall’ultima lezione è emersa l’esigenza di formare persone che conoscano bene il territorio per saperlo raccontare e proporre pensando anche ad un giusto apprendimento della lingua inglese. “E’ un segnale – ha continuato Di Giandomenico -, una iniziativa che vuole far aumentare la capacità di vendere al meglio il nostro prodotto. E’ la base di tutte le iniziative che stiamo portando avanti. L’ultima è stata la Bit. In tanti ci dicevano che si andava a perdere tempo. Ma solo chi crede nelle proprie attività e le vuole far crescere, deve intraprendere queste iniziative”.

Nel suo discorso Di Giandomenico ha poi fatto intendere che bisogna lavorare sulle microattività. “Alla Bit – ha detto – abbiamo lanciato segnali a chi voleva venire con noi. Hanno risposto ventuno comuni, imprenditori, agenzie e tour oprator che hanno trattato i propri pacchetti. Abbiamo poi fatto una scelta ben precisa, non abbiamo raccontato. Ma tramite la nostra pagina Facebook termoli.net abbiamo fatto vedere quello che succedeva accumulando 17mila visualizzazioni in tre giorni. Abbiamo scelto di andare a Milano con un nuovo impianto tecnlogico per far capire che la nostra piccola Regione è riuscita a mettere in piedi un apparato che ha saputo raccontare il territorio. Questa scelta ci ha premiato, e ci sono già i primi riscontri e le prime prenotazioni”.

Per Di Giandomenico questo è solo un primo segnale per dire che il Molise è sconosciuto solo perché lo dicono i molisani che non sanno che fare. “Quando un gruppo sa quello che vuole – ha concluso Di Giandomenico – il Molise diventa conosciuto”.

A termine dell’incontro il sentito ringraziamento a tutti gli insegnanti che hanno contribuito con il loro lavoro all’iniziativa e la consegna degli attestati a tutti i partecipanti.

 

 

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