Acqua alla Puglia, la mozione della Fanelli per impegnare Toma a portare la questione in Consiglio regionale prima di intraprendere qualsiasi azione

Nel completo e preoccupante silenzio istituzionale della Regione Molise, si apprende dalla stampa dell’incontro di domani a Foggia presso il Consorzio di Bonifica della Capitanata, dove si discuterà del progetto per far confluire nella diga di Occhito milioni di metri cubi di acqua da destinare all’agricoltura pugliese, attraverso la costruzione di una condotta di circa 10 chilometri per la captazione dall’invaso del Liscione.

“Un atto di programmazione talmente rilevante per l’intero Molise, senza che il Consiglio regionale sia stato informato ed interessato, che ci ha portato a presentare, insieme ai consiglieri Facciolla, Manzo, Primiani e Iorio, una mozione al Presidente Toma, di cui, ancora una volta, stigmatizziamo il comportamento poco rispettoso delle istituzioni e la scarsa attenzione per i problemi dei molisani”, ha detto la prima firmataria, il capogruppo Pd Micaela Fanelli.

Una storia lunga e complessa, quella degli accordi tra la Puglia e il Molise per l’utilizzo delle acque della nostra regione, che ci ha sempre visti penalizzati sia sotto il profilo della disponibilità irrigua per il nostro territorio, che delle eventuali compensazioni economiche ed infrastrutturali, sempre promesse, ma alle quali non è stato mai dato seguito, con il Molise che ha sempre dato, ma mai ricevuto nulla in cambio.

“Sempre sulla stampa, leggiamo inoltre del pieno mandato politico e tecnico affidato all’ingegnere Napoli, commissario dei due consorzi molisani, decisione – non si sa assunta da chi e per quale motivo – quanto mai irrituale – ha aggiunto Micaela Fanelli – perché, anche questa, disposta in mancanza dell’indispensabile discussione e decisione in Consiglio regionale sulla programmazione idrica, energetica e finanziaria, addirittura demandata ad un tecnico e non ad un organo politico competente. Un fatto importante ed inaccettabile, che insieme ad altri colleghi di minoranza, ci ha spinto ad interrogare e mettere in guardia Toma dal soprassedere da qualsiasi decisione, se prima non sarà portata e discussa in Consiglio”.

La mozione impegna dunque il Presidente a definire una programmazione idrica regionale garantendo prioritariamente i bisogni civili e produttivi del Molise e che nessuna altra erogazione verso altre regioni possa essere disposta in mancanza del pieno soddisfacimento del fabbisogno molisano. Quindi, di verificare il rispetto degli accordi stipulati con la Regione Puglia nel 1979, al fine di definire la programmazione attesa da oltre 30 anni e di procedere ad una equa compensazione circa il mancato utilizzo dell’acqua di Occhito da parte del Molise e il mancato introito derivante ed eventualmente alla stipula di un nuovo accordo.

Infine, l’atto presentato questa mattina in Aula ed iscritto all’unanimità impegna il Governatore a discutere in Consiglio Regionale gli indirizzi della programmazione idrica regionale e a riferire in merito ad ogni trattativa, anche condotta da parte di altri soggetti del ‘sistema regionale’ (quali i Consorzi o “Molise Acque”).

“Dunque – ha concluso Micaela Fanelli – auspichiamo che Toma risponda al più presto ai nostri legittimi interrogativi, e nell’attesa delle decisioni che dovranno essere assunte in Consiglio, non si intraprenda alcuna azione dettata da eventuali altri mandati politici”.

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