Archeologia e ambiente: UniMol ancora protagonista. Il Governo finanzia con 500mila euro il progetto ‘Prope castello Planisi’

Per recuperare i luoghi culturali ‘dimenticati’ il Governo, a maggio 2016, mette a disposizione 150 milioni di euro.

Il 29 dicembre 2017 è stato reso noto l’elenco degli interventi selezionati dalla Commissione del progetto “Bellezza@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, varato lo scorso anno dal Governo Italiano (http://www.governo.it/sites/governo.it/files/BellezzaItalia20171229.pdf).

Tra i 273 interventi approvati rientra il progetto “Prope castello Planisi”, frutto della collaborazione fra il Comune di Sant’Elia a Pianisi e l’Università degli Studi del Molise, sviluppatasi in rapporto alle indagini archeologiche, dirette dal professor Carlo Ebanista, che hanno portato alla scoperta dei resti del castello su un’altura ubicata in un’area naturalistica incontaminata.

Il progetto, sviluppato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione e dal Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti di UniMol, è volto al recupero del borgo riscoperto grazie agli scavi, alla creazione di un museo e alla istituzione del “Parco di Pianisi” che farà interagire le testimonianze archeologiche con le risorse di un territorio a consolidata produzione agro-alimentare, come emerge dalle ricerche coordinate dal prof. Giampaolo Colavita.

Il progetto, finanziato per un importo di 500mila euro, favorirà la valorizzazione delle risorse archeologiche e ambientali del territorio di Sant’Elia a Pianisi e la fruizione turistica, due degli obiettivi primari perseguiti dall’amministrazione comunale presieduta dall’avvocato Stefano Martino, ma nel contempo consentirà di integrare la ricerca scientifica, la didattica e la divulgazione ambientale e culturale, secondo le linee programmatiche dell’Università degli Studi del Molise, come il Magnifico Rettore, professor Gianmaria Palmieri, ha più volte ribadito in relazione agli interventi sulle aree interne appenniniche.

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