La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e la Carta dei diritti delle persone affette da autismo, adottata dal Parlamento europeo nel maggio 1996 sotto forma di Dichiarazione scritta, devono trovare oggi più che mai un riferimento all’interno della nostra società.
Molte scuole, in tal senso, si sono già profuse, con grande impegno, e denotando estrema sensibilità, per garantire percorsi didattici calibrati per i discenti affetti da autismo.
“Si possono e si devono raggiungere – scrive in una nota stampa il professor Romano Pesavento, presidente del coordimento – ulteriori mete in modo da supportare anche i parenti concretamente, affiancandoli in un percorso formativo che può produrre miglioramenti considerevoli e progressi tali da rendere più serena la vita delle famiglie coinvolte. Occorre creare luoghi condivisi, ma anche spazi “tranquilli”, per realizzare un sistema educativo accogliente e condurre ogni bambino / ragazzo verso una più definita autonomia. Non spegniamo la luce sull’autismo e salvaguardiamo il valore della vita umana in ogni sua espressione”.