
Continua il vice-Segretario del PD Molise: “Tutto ciò non fa altro che convalidare la qualità delle buone pratiche della scuola molisana a conferma di una competenza professionale che riesce a superare, come in questo caso, la concorrenza di migliaia di scuole italiane, europee e mondiali. Infatti sono molte le iniziative intraprese in tema di innalzamento delle competenze di base (italiano, matematica, lingue straniere) nella scuola molisana, come la scuola digitale 2.0, i laboratori didattici, l’anagrafe degli edifici scolastici, il sistema duale di apprendimento, l’alternanza scuola-lavoro e le sinergie tra istruzione e formazione professionale.”
“Pur in presenza di cambiamenti normativi e delle difficoltà legate ai processi di innovazione, sussiste la necessità di attivare, potenziare e rafforzare le ‘best practice’ della scuola molisana con provvedimenti specifici, inseriti in un’azione di programmazione di medio-lungo termine. L’organizzazione generale della scuola molisana, alle prese con le riforme normative e con il calo demografico, sembra rispondere in modo adeguato ai bisogni del territorio” afferma Di Giglio “Altro elemento importante è stata la redazione dell’Anagrafe degli Edifici scolastici, attraverso la quale la Regione, in sinergia con il Governo, ha intensificato gli interventi di manutenzione, risistemazione e di messa in sicurezza delle scuole regionali attraverso l’accesso a fondi nazionali ed europei, con evidenti miglioramenti logistici e strutturali.”
“La discussione sulla Scuola sarebbe molto ampia, ma abbandono e aree interne rappresentano temi centrali. La venuta del Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in Molise” conclude Michele Di Giglio “sta a testimoniare, quindi, non solo la volontà del governo Renzi di valorizzare le aree interne del paese, dove le comunità scolastiche soffrono vari disagi (posizione geografica, spopolamento, riduzione di servizi), ma anche quella di riconoscere la qualità espressa dalla scuola molisana a livello nazionale. Perché produrre all’ombra dei campanili cose belle che piacciono al mondo (come diceva lo storico Carlo M. Cipolla) significa riconoscere che la buona scuola passa anche e soprattutto da luoghi come il Molise che diventano esempio a livello europeo”.