Flc Cgil Molise, inizio dell’anno scolastico tra incertezze ed apprensioni

Anche in Molise in questi giorni si stanno concludendo le operazioni riguardanti l’inizio dell’anno scolastico. Sono state fatte le immissioni in ruolo  per 205  tra docenti ed ATA. La settimana prossima, presumibilmente, ci saranno le nomine annuali per i docenti (si prevedono circa 600 nomine), mentre per gli ATA le operazioni sono concluse. Nonostante tutti questi posti, una precisa volontà governativa continua a  centellinare le immissioni in ruolo limitandole al solo turn over, anziché estenderle a tutti i posti disponibili e/o vacanti.

La scuola molisana per i prossimi due anni avrà  54 istituzioni scolastiche, rette da 50 dirigenti (compresi gli 11 appena nominati), cinque dei quali avranno la reggenza di un’altra scuola; saranno 5500  i docenti e gli ATA che dovranno garantire il servizio scolastico ai 41.800 alunni molisani.  Si tratta, come denunciato in più occasioni, di una realtà fortemente impoverita. Solo  nel 2006 vi erano oltre 48.400 studenti e 7.500 addetti. Si continuano a sottrarre risorse umane e finanziarie alla scuola pubblica molisana.

Tale situazione indebolisce la tenuta dell’intero sistema di istruzione regionale. Dopo averla impoverita si alimenta la leggenda metropolitana nella quale  la scuola è definita inadeguata ai tempi. È assente un disegno strategico capace di ridare valore sociale all’investimento in istruzione e formazione innalzando l’obbligo scolastico a 18 anni. Ma nonostante tutto esiste tanta buona scuola che funziona grazie all’impegno e alla professionalità dei lavoratori. Bisognerebbe ripartire da queste esperienze positive per migliorare il sistema, invece di imputarne le disfunzioni a chi, docente, dirigente scolastico, ATA, pur fra mille difficoltà e talvolta sotto una pioggia di giudizi ingiusti e inaccettabili, con dedizione e competenza lavora all’educazione e istruzione dei nostri ragazzi.

I docenti devono essere messi in condizione di esprimere le loro capacità educative e didattiche. Ampliando il tempo scuola, restituendo le risorse che hanno impoverito i curricoli e non hanno più permesso lo sviluppo di una didattica laboratoriale, riconoscendo l’impegno e valorizzando la professionalità dimostrata sul campo, ricostruendo un clima di cooperazione e non di competizione nelle scuole. I dirigenti scolastici hanno visto negli anni aumentare costantemente il loro carico di lavoro e di responsabilità: scuole sempre più grandi, incremento delle “molestie” burocratiche, personale demotivato dalla sottrazione di risorse, un fondo dell’istituzione scolastica  dimezzato nel giro di due anni a scapito della qualità dell’offerta formativa, un lavoro da prestare in una situazione di continua emergenza e in scuole talora insicure e fatiscenti. Gli Enti locali devono fare scelte coerenti sul versante dell’offerta formativa da garantire agli studenti molisani.

La situazione che stiamo vivendo non è certo incoraggiante, ma ci auguriamo, ed il nostro impegno andrà in quella direzione, che l’anno scolastico 2014/2015 rappresenti il primo elemento di discontinuità rispetto al passato e sia, finalmente, positivo per la nostra scuola molisana.

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