L’analisi del mercato azionario a cura di Pasquale Ferraro

Falck Renewables: energia rinnovabile, stagione di grande sviluppo.

In Italia stiamo assistendo ad un aumento di produzione e consumo da energie rinnovabili, in particolar modo eolico e solare ma la strada da percorrere non è breve.  Puntare sulle fonti energetiche rinnovabilipuò rappresentare una ghiotta occasione per creare nuoviposti di lavoro e ridurre inquinamento e importazioni di greggio. In settimana Usa e Cina hanno raggiunto un accordo per ridurre le emissioni di gas serra. Gli USA fissano per la prima volta una riduzione del 25-28 % entro il 2025. La Cina si dichiara disponibile a fermare l’aumento. Inoltre entrambi sono disponibili ad investire ancor di più in fonti rinnovabili. La combinazione dei progetti eolici (Falck Renewables SpA ha al suo attivo circa 620 MW di energia eolica installata in Italia, Spagna, Francia e Regno Unito – dove si colloca fra i maggiori operatori privati di energia eolica) con quelli fotovoltaici, a biomasse vegetali e a rifiuti urbani e speciali, consente di ottenere notevoli benefici dalla diversificazione dei profili di rischio connessi alla progettazione, realizzazione e gestione degli impianti.In Borsa il settore “energie rinnovabili” non è spesso sotto i riflettori; il titolo Falck Renewables (ex Actelios) dall’inizio dell’anno ha ceduto oltre 20 punti percentuali.

Falck Renewables sviluppa, progetta, realizza e gestisce impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili allo scopo di contribuire al fabbisogno energetico della popolazione, secondo un preciso piano di integrazione industriale, basato sulla differenziazione per tecnologie di produzione e per aree geografiche. Grazie a questa strategia, la Società è flessibile nell’allocazione degli investimenti, con la possibilità di mitigare i rischi e di cogliere le opportunità di mercato. La società  ha archiviato i primi nove mesi del 2014 con un utile ante imposte in calo a 4,2 mln di euro rispetto ai 22,7 mln del 2013. I ricavi consolidati sono stati pari a 174,1 mln, in calo del 6,2% rispetto ai 185,6 mln di euro al 30 settembre 2013. L’Ebitda consolidato si è attestato a 89,6 milioni di euro rispetto ai 103,8 mln di euro del 2013. La posizione finanziaria netta presenta un saldo a debito pari a 553 mln di euro, in aumento rispetto ai 673,8 mln di euro al 31 dicembre 2013. Nonostante i mutamenti di mercato il Gruppo è riuscito a mantenere una buona redditività, grazie alla costruzione di impianti in siti con molte ore vento e alla capacità di riduzione costi con rese di efficienza ed efficacia in continuo miglioramento. Il Gruppo si sta focalizzando sulle attività di programmazione, gestione e miglioramento delle performance anche mediante lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni innovative, attività che in futuro potrebbero anche essere offerte a terzi. Il 16/09/2014 Banca Akros ha confermato il target price a 1.90 euro ed il giudizio “Buy”.

Il titolo ha chiuso la seduta odierna in netto progresso (13 Novembre) a 0.9625 euro (+4.3%, max della giornata 0.978 euro); dall’inizio dell’anno ha ceduto circa il 23 %. Negli ultimi due anni il titolo ha fatto registrare un aumento del 4% circa. Dal 4 Marzo 2012 (debutto in borsa) ad oggi, le quotazioni hanno ceduto circa 30 punti percentuali. Ultimo dividendo nel 2013, 0.03 euro. Il prezzo max storico è 13,68 euro, quello minimo 0.73 euro.

Martedì il titolo ha chiuso la seduta in forte calo, lasciando sul terreno della Borsa milanese il 2,9% (2,778 euro). Durante le contrattazioni le quotazioni hanno toccato anche quota 2.748 euro, vicinissimo al prezzo minimo fatto registrare negli ultimi due anni (2.702 euro). Nell’agosto del 2005 il titolo dell’azienda fondata da Davide Trevisani era quota 2.74 euro; praticamente negli ultimi 9 anni ha azzerato tutti i guadagli. Negli ultimi due anni ha ceduto circa 46 punti percentuali; in un mese il 26%.  Il prezzo max storico è a 17.25 euro (anno 2008).

La società ha comunicato che il Gruppo TREVI, attraverso una propria controllata in Colombia, ha firmato un nuovo importante contratto (77 mln usd) per la realizzazione di fondazioni speciali per un complesso commerciale nella capitale. L’Amministratore Delegato del Gruppo TREVI Davide Trevisani ha dichiarato: “L’aggiudicazione di questi nuovi contratti conferma il crescente interesse del Gruppo a livello internazionale.

AUTOGRILL – In crescita l’utile netto e la generazione di cassa.

Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2014:

Risultati terzo trimestre 2014  

Ricavi consolidati: 1.081,3m€, -2,0% vs 1.107,1m€ del 3° trimestre 2013 (+1,2% al netto del Ramo US Retail ceduto )
Ebitda consolidato: 144,1m€, -2,9% vs 149,2m€ del 3° trimestre 2013 (+8% al netto del Ramo US Retail ceduto e degli oneri e proventi non ricorrenti)

Risultati primi nove mesi 2014 

Ricavi consolidati: 2.868,6m€ -0,9% vs 2.944,9m€ dei primi nove mesi 2013 (+2,5% al netto del Ramo US Retail ceduto )
Ebitda consolidato: 247,6m€, +0,2% vs 251,9m€ dei primi nove mesi 2013 (+7,2% al netto del Ramo US Retail ceduto e degli oneri e proventi non ricorrenti)
Risultato netto da attività operative continuative: 46,9m€ vs 31,2m€ dei primi nove mesi 2013
Generazione di cassa: 247,8m€ vs 159,8m€ dei primi nove mesi 2013
Posizione finanziaria netta: 597,1m€ al 30 settembre 2014 vs 672,7m€ al 31 dicembre 2013.

Autogrill prevede per l’esercizio 2014 ricavi nell’ordine di 3.915m€, un Ebitda  di circa 314m€, pari ad una incidenza dell’Ebitda sui ricavi attesi dell’8%, e investimenti per circa 203m€.
La previsione è stata elaborata utilizzando un cambio medio euro/dollaro pari a 1,33, corrispondente al cambio medio dei primi dieci mesi dell’anno e ad una proiezione dei cambi correnti euro/dollaro per i mesi di novembre e dicembre. La precedente previsione utilizzava un cambio medio euro/dollaro di 1,37.

 BREMBO – UTILE NETTO +48.9% A € 94.4 MILIONI.

Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, riunitosi sotto la Presidenza di Alberto Bombassei, ha approvato i risultati trimestrali del Gruppo al 30 settembre 2014.

Rispetto ai primi nove mesi del 2013:

Fatturato in crescita del 16,1% a € 1.340,3 milioni (+18,3% a parità di cambi)

 Bene i margini: EBITDA +35% a € 203,2 milioni; EBIT +53,8% a € 129,9 milioni

Utile netto +48,9% a € 94,4 milioni

Investimenti netti € 89,4 milioni

Indebitamento finanziario netto in calo di € 52,2 milioni rispetto al 30 settembre 2013.

Gli investimenti in Italia e all’estero hanno contribuito a rafforzare la presenza di Brembo sul mercato internazionale e a chiudere i primi nove mesi del 2014 con risultati positivi in tutti i segmenti di business. Gli ultimi dati evidenziano un miglioramento del fatturato e soprattutto delle marginalità, confermando il Nord America come primo mercato di sbocco per il Gruppo. Dal 1 ottobre 2014 è effettiva la fusione per incorporazione di Brembo Spolka Zo.o. in Brembo Poland Spolka Zo.o., entrambe detenute al 100% da Brembo S.p.A. L’operazione mira ad una maggiore semplificazione societaria, volta a garantire una migliore flessibilità organizzativa e la razionalizzazione dei costi di struttura. Gli ordinativi in portafoglio confermano anche per la restante parte dell’anno una buona crescita di ricavi e margini.

BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE – Risultato consolidato di periodo positivo per 4,8 mln (-15,6 mln al 30 settembre 2013).

Brioschi Sviluppo Immobiliare: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 30 settembre 2014.

– Risultato consolidato di periodo positivo per 4,8 milioni di euro rispetto ad una perdita di 15,6 milioni di euro al 30 settembre 2013.

– Incremento dell’utile operativo: al 30 settembre 2014 è pari a 16,6 milioni di euro rispetto a una perdita di 0,2 milioni del corrispondente periodo del 2013.

Capitale investito netto consolidato pari a 337 milioni di euro (430 milioni di euro al 31 dicembre 2013); Patrimonio netto consolidato pari a 123 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2013.

– Significativo miglioramento della posizione finanziaria netta consolidata, negativa per circa 214 milioni di euro, rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa di circa 307 milioni di euro al 31 dicembre 2013.

Il Gruppo procede nelle attività operative coerentemente con i piani aziendali. Nell’ultimo trimestre dell’esercizio e nel corso del 2015 continuerà la commercializzazione degli ultimi spazi liberi di proprietà e si verificherà l’esistenza dei presupposti per procedere al completamento dello sviluppo residuo del comparto di Milanofiori Nord. Procederanno inoltre le attività di commercializzazione del complesso immobiliare di via Darwin a Milano e le attività volte a concludere gli iter procedurali amministrativi relativi agli sviluppi delle aree di proprietà, con la definizione delle iniziative più adatte allo scopo. Sotto il profilo finanziario, come riportato nella sezione “Evoluzione della situazione finanziaria”, il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni operativi e finanziari, anche grazie alla sottoscrizione dell’accordo di ridefinizione delle scadenze dei finanziamenti bancari.

DIGITAL BROS: prosegue lungo la via dei guadagni.

 Il recente superamento di quota 3 euro ha migliorato lo scenario grafico di Digital Bros. Il titolo appare intenzionato a dare seguito al rialzo partito dal 16 Ottobre puntando verso quota 3.60 euro. Inoltre se il titolo trovasse la forza per attestarsi oltre questa quota, il rimbalzo acquisirebbe forza prospettando il raggiungimento dei target a 3.67 e 3.80 euro. Le prospettive di crescita verrebbero invece meno con discese sotto 2.94 euro, introduttive dei test a 2.94 e al successivo affondo verso 2.78 euro. Lo scenario di breve potrebbe cambiare poiché la società, che sviluppa e distribuisce videogiochi, comunicherà (13 novembre, dopo la chiusura di Piazza Affari) i dati relativi al terzo trimestre 2014.Dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato oltre il 55%.

 

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