Lavoro: misure di intervento per programmare azioni per fronteggiare la crisi. Un ordine del giorno presentato da Nunzia Lattanzio e Angela Fusco Perrella

 

Angela Fusco Perrella e Nunzia Lattanzio
Angela Fusco Perrella e Nunzia Lattanzio

“I dati ufficiali evidenziano una significativa riduzione del tasso di occupazione (pari al 3,3% – rapporto Banca d’Italia – giugno 2014); tutto ciò ha determinato un aumento del tasso di disoccupazione che è cresciuto di 4 punti percentuali raggiungendo il 15,8%”. A parlare la consigliera Nunzia Lattanzio, prima firmataria nonché proponente (insieme alla consigliera Angela Fusco Perrella) di un ordine del giorno con il quale si impegna il presidente della giunta regionale “a convocare con urgenza un incontro al quale dovrà egli stesso essere presente unitamente agli Assessori ed ai presidenti dei Gruppi consiliari ed alle delegazioni parlamentari ed europarlamentari del Molise, per concertare un programma di interventi volto alla realizzazione di azioni di politiche attive del lavoro idoneo a mettere nell’immediato soluzioni adeguate all’emergenza occupazionale attraverso un modello di intervento nel settore; chiediamo – continuano le consigliere – l’istituzione di una commissione speciale al fine di effettuare uno studio dettagliato in materia lavoro e per redigere una specifica proposta al consiglio regionale e di formulare – aggiungono – una richiesta al presidente del consiglio dei Ministri, per l’attivazione di un tavolo permanente sulla crisi in Molise, presso la presidenza del consiglio dei Ministri”.

“Con l’attuale portata della crisi economica – si legge ancora nella nota – le difficoltà si sono ulteriormente aggravate segnando il peggioramento delle condizioni di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei giovani (15-29 anni) a tutti i livelli di istruzione con un tasso di disoccupazione pari al 46,8%, nettamente superiore alla media nazionale. La persistenza della crisi, inoltre, tende ad allungare significativamente i tempi di permanenza della disoccupazione, tant’è vero che il Molise ha raggiunto i livelli più alti rispetto a tutto il sud Italia.

La condizione occupazionale anche giovanile da tempo è al centro dell’attenzione e dell’impegno operativo delle Regioni e delle Province autonome. Non dobbiamo dimenticare – aggiungono le consigliere – che la normativa costituzionale garantisce a tutti i cittadini il diritto inalienabile al lavoro, alla formazione ed elevazioni professionali dei lavoratori; oltretutto tra i compiti della Regione Molise c’è proprio quello di promuovere i processi di sviluppo economico e la funzione sociale delle attività economiche al fine di garantire uno sviluppo equilibrato consentendo una crescita economica delle aree interne contrastandone lo spopolamento.

È dunque necessario – si legge ancora – contenere gli effetti negativi della crisi anche attraverso la definizione di politiche integrate sul versante della formazione e del lavoro che si combinino con il quadro degli interventi rivolti ai lavoratori coinvolti in crisi aziendali ovvero che abbiano perso il posto di lavoro in conseguenza dello stesso; altresì è dunque necessario fare ricorso a piani straordinari per l’occupazione, volti a fronteggiare gli effetti occupazionali della crisi economica, così come appare urgente ed improcrastinabile attivare azioni volte a sviluppare  e migliorare le infrastrutture di servizio del mercato del lavoro mediante la messa a punto dei sistemi di accreditamento e l’implementazione dei sistemi informativi. Bisogna dunque individuare delle soluzioni che fissino le linee più idonee da seguire per arginare il problema della disoccupazione e della crisi delle aziende molisane. Per fronteggiare la crisi – concludono la Lattanzio e la Fusco Perrellaè necessario attivare un coordinamento politico-operativo, relativamente alle azioni da intraprendere ed alle risorse da utilizzare, per fronteggiare la crisi, al fine di evitare inutili sovrapposizioni e/o duplicazioni di interventi”.

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