Marone scrive una lettera ai termolesi per la chiusura della campagna elettorale

Il candidato sindaco, Michele Marone, con l'onorevole Raffaele Fitto
Il candidato sindaco, Michele Marone, con l’onorevole Raffaele Fitto

Michele Marone, candidato sindaco per il centro destra a Termoli, scrive ai termolesi a chiusura della campagna elettorale per ringraziare tutti i cittadini che lo hanno accolto sempre con affetto e calore.

“Oggi, a chiusura della campagna elettorale, voglio dirvi grazie – ha scritto Marone –. Grazie per avermi accolto nei quartieri e nelle vostre case sempre con affetto, con calore, con un sorriso. Ho conosciuto tanti di voi che non avevo mai avuto modo di incontrare e sono rimasto colpito dalla grande umanità che ho trovato. Ho visto la sofferenza ed i problemi che affliggono tanti di voi ma, in molti, avete trovato la forza di darmi la spinta e il coraggio necessari per procedere nel cammino intrapreso. Non tutti mi conoscevano, non tutti io conoscevo. Ora mi sento e vi sento parte di un’unica grande famiglia. Mai sono mancati tra noi il saluto, la stretta di mano, l’abbraccio caloroso. Sono rimasto colpito da questo, nonostante la corsa delle ultime settimane e gli impegni uno dietro l’altro. Voglio dirvi che sarà un onore per me poter amministrare questa città che amo, dove lavoro e vivo con la mia famiglia. Voglio dirvi che i giorni trascorsi negli incontri con voi mi hanno davvero reso un uomo più ricco di valori e di affetti. Questa campagna elettorale è stata un’esperienza meravigliosa. Non avevo pensato all’inizio, al momento dell’indicazione del mio nome come candidato sindaco, che cosa avrebbe davvero significato per me tutto questo anche e soprattutto sul piano umano e personale. Oggi mi sento decisamente arricchito dalla vostra umanità che mi dato la forza di continuare questo percorso importante ed impegnativo. In questa maniera avverto il dovere di dare risposte e trovare soluzioni alle esigenze di tutti voi.  Lo farò con il cuore per il bene della città, di tutti, delle nostre famiglie e dei nostri figli”.  

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