Morcone festeggia i 50 anni della Fiera: cinque giorni tra storia, cultura e futuro del territorio

Domenico Rotondi
La Fiera di Morcone dell’Alto Tammaro taglia il traguardo della cinquantesima edizione e si conferma uno degli appuntamenti più longevi e rappresentativi del Sannio appenninico. Dal 25 al 29 settembre 2025 il centro del Matese diventerà vetrina di eccellenze, luogo di confronto e spazio di crescita per imprese, istituzioni e comunità locali, in un intreccio di storia e innovazione che guarda al futuro.
L’inaugurazione è in programma giovedì 25 settembre alle 16 presso il quartiere fieristico di via Piana. Dopo i saluti istituzionali del presidente del CdA dell’Azienda consortile, Giovanni Bao, e del delegato del Comune di Morcone, Gioi Capozzi, si terrà il tradizionale taglio del nastro, seguito dalla visita all’area espositiva. Alle 17, nella sala convegni, sarà aperta la mostra fotografica celebrativa, accompagnata dai saluti delle autorità, dal brindisi e dal taglio della torta. In serata, alle 18, sarà presentato il volume dedicato ai cinquant’anni della manifestazione, a cura di Rosario Spatafora.
Sabato 26 settembre il Palaverde ospiterà l’annullo filatelico speciale, in un orizzonte condiviso che intende valorizzare il messaggio culturale della rassegna.
Domenica 28 settembre il calendario proporrà due momenti di particolare rilievo. Al mattino, dalle 9.30 alle 13.30, si svolgerà il convegno “Il territorio in tavola. Paesaggio agrario e pratiche alimentari nell’Alta Valle del Tammaro”, con il contributo di studiosi, associazioni e istituzioni. I lavori, coordinati da Rossella Del Prete dell’Università del Sannio, si articoleranno in relazioni dedicate alla storia dell’agricoltura, all’impatto dei cambiamenti climatici e alle prospettive di rigenerazione rurale. In chiusura, il brindisi di saluto sarà curato dal ristorante Biancamano, con degustazioni d’autore.
Sempre domenica, alle 17, la sala convegni ospiterà l’iniziativa “Valle del Tammaro: esperienze da vivere”, un viaggio tra percorsi, natura e tradizioni pensato per valorizzare le risorse paesaggistiche e turistiche dell’area, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e integrato.
La Fiera di Morcone, nata come esposizione agricola e commerciale, è oggi divenuta una piattaforma interregionale di dialogo tra economia, cultura e istituzioni. «In questi cinquant’anni – sottolinea il presidente Bao – abbiamo perseguito l’intento di creare un luogo favorevole agli scambi sinergici e allo sviluppo di progetti che guardano al futuro senza dimenticare le radici del territorio».
L’edizione 2025 non sarà soltanto una celebrazione, ma anche un’occasione di rilancio. La rassegna propone infatti un fitto calendario di appuntamenti che pongono al centro la comunità, le imprese e i giovani, con l’obiettivo di rafforzare l’identità del Sannio e dell’Alto Tammaro.
Morcone si prepara così a vivere cinque giornate di festa, memoria e progettualità, con lo sguardo rivolto alle sfide di domani. La Fiera conferma la sua vocazione: essere non soltanto vetrina, ma anche laboratorio di idee e prospettive per un territorio che vuole crescere restando fedele alla propria storia.
In questa prospettiva, appare imprescindibile il completamento dell’asse superstradale della “Bretella matesina San Salvatore Telesino-Cerreto Sannita-Guardia Sanframondi-Pontelandolfo-Morcone”, destinata a collegare la costa tirrenica con quella adriatica. Un’infrastruttura capace di restituire al comprensorio la centralità geografica che naturalmente gli appartiene nel cuore del Sannio. Parallelamente, il territorio guarda con attesa al varo del Parco Nazionale del Matese, unico strumento in grado di determinare un vero cambio di passo per i Comuni storici inseriti in uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia. È il segno che tutti i territori hanno pari dignità e pari diritti: ed è questa convinzione a giustificare l’impegno dei tanti sanniti, volto a liberare le Terre matesine e fortorine dalla morsa della malapolitica di stampo metropolitano.
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