Nuova strategia europea della Macroregione adriatico-ionica, Frattura: sempre più protagonisti con i nostri mari

Il presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura

“L’adozione della nuova strategia europea della Macroregione adriatico-ionica, Eusair, è l’atteso riconoscimento da parte del Consiglio europeo di un lungo percorso intrapreso dal basso per la costruzione di processi di cooperazione e integrazione. Oggi da Bruxelles il prodomo fondamentale per nuove e importanti prospettive allargate”. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, presidente dell’Euroregione adriatico-ionica, esprime soddisfazione per la decisione sull’Eusair assunta dai 28 capi di Stato e di Governo dell’Ue.

“Gli Stati nazionali, con il ruolo chiave del nostro Governo – prosegue Frattura –, hanno sancito la validità di un progetto europeo che nelle regioni in particolare ha da subito trovato il suo perno centrale e operativo. Fondamentale l’impegno speso in questi anni da tutte le realtà transfrontaliere che nei mari Adriatico e Ionico ritrovano non solo l’elemento di comunione geografica e storica, ma anche e soprattutto il medium e il luogo giusti per sviluppare progetti di crescita economica, occupazionale, culturale e sociale. A credere fin dal primo momento nell’importanza di un atto politico che comprendesse le linee di guida per uno sviluppo dell’area c’è stata la nostra Euroregione adriatico-ionica: per questo la decisione di Bruxelles ci coinvolge e ci fa sentire oggi tra i protagonisti della costituzione di un modello unico per le future iniziative in aree marittime di grandi prospettive”.

La strategia include, oltre l’Italia, Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia, con 13 regioni italiane coinvolte: Molise, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Umbria.

“In questo straordinario bacino segnato dai due mari – conclude il presidente Frattura – si gettano le basi per sostenere 70 milioni di cittadini nella costruzione di un futuro allargato, alla base del quale si pongono la cooperazione, l’integrazione, la pace e la crescita”.

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