Poste, il senatore Ruta: “Intollerabile avere cittadini di serie A e B, pretendo risposte dal Governo”

Il senatore Roberto Ruta

Nell’intervento a Palazzo Madama, il senatore Ruta ha sollecitato per la seconda volta il Governo  a dare immediata risposta all’interrogazione urgente  presentata lo scorso 10 maggio, riguardante l’intento di Poste Italiane di procedere dal prossimo 13 giugno  ad iniziare l’attività di recapito a giorni alterni di tutta la corrispondenza, nelle zone disagiate o difficilmente raggiungibili, nella regione Molise, come già avviata in alcune province della Lombardia.

“Il recapito della posta a giorni alterni – ha evidenziato Rutaè in funzione in altri Paesi del mondo, anche avanzati (come in alcuni territori degli Stati Uniti d’America), ma  deve essere chiaro che  il diritto dei cittadini di fruire di un servizio di pubblica utilità, quale è il servizio postale, deve essere garantito nella stessa misura in tutto il territorio nazionale. Considerato che Poste Italiane svolge un servizio universale, finanziato dal bilancio dello Stato- ha sottolineato poi Ruta- qualora il recapito avvenisse a giorni alterni, dovrebbe essere così per tutta Italia, adeguando la relativa normativa per tutto ciò che concerne il servizio di notifiche e quant’altro. Ciò che non è tollerabile è che in Italia ci siano cittadini con un trattamento diverso da quello di altri cittadini, dovuto solo alla collocazione geografica, o alla difficoltà dei collegamenti viari. Se il recapito postale deve essere a giorni alterni, lo sia per tutti o non lo sia per nessuno, considerato che in alcuni casi la posta arriva direttamente dopo alcuni giorni, già da ora, senza che sia attivato il servizio a giorni alterni. Si sta decidendo – ha concluso il senatore –  che esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B? Siccome a mio avviso questo è inaccettabile, attendo la risposta perché il Governo smentisca l’ipotesi che esistano cittadini di due diverse categorie”.

In merito al DL banche, su cui il Governo in Aula ha posto la questione di fiducia, il senatore Ruta esprime parziale soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti della Commissione Finanze, riguardanti la modifica al patto marciano per l’allungamento dei tempi di tolleranza, a nove mesi, nel caso di inadempimento, e a 12 mesi nel caso in cui l’inadempimento si riferisca ad un debito residuo pari o inferiore all’85% della quota capitale, modifiche che recepiscono in parte le richieste avanzate con  gli emendamenti proposti dal senatore Ruta sia in Commissione che in Aula.

 

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