Riccia, decolla il progetto ‘Una scelta in Comune’

Siamo molto soddisfatti: abbiamo detto sì a un’iniziativa di grande valore etico e civile. Permetterà di diffondere una cultura della donazione. Siamo il primo Comune in Molise che adopera l’invio autonomo delle dichiarazioni, e questo ci inorgoglisce”: ad affermarlo Mariapina Santopuoli, assessore ai Servizi socio-sanitari del Comune di Riccia, in merito alla decisione dell’amministrazione di aderire al progetto ‘Una scelta in comune’ con cui viene offerta ai cittadini maggiorenni la possibilità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità. Già pervenute 24 dichiarazioni.

Il personale dell’anagrafe registrerà l’informazione fornita dal cittadino all’interno della procedura per l’emissione o rinnovo della carta d’identità. Il dato sarà inviato direttamente al Sistema Informativo Trapianti (SIT) in modalità telematica. “In questo modo – spiega Santopuoli – sarà consentirà l’immediata consultazione del dato da parte dei Centri di coordinamento regionale dei trapianti”.

È possibile modificare la propria volontà precedentemente espressa, contattando la propria ASL di appartenenza. Dopo l’adesione formale al progetto, il personale dell’anagrafe è stato adeguatamente formato dalla d.ssa Egidia Cofelice, Coordinatore Regionale per la Donazione e Prelievi Organi Tessuti Cellule Regione Molise.

Successivamente sono stati eseguiti dei test in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti per verificare tutti gli aspetti informatici. E quindi già da qualche giorno il Comune di Riccia è in tal senso operativo.

Venerdì 15 maggio, alle ore 9.30 nella sala consiliare del Comune, “la coordinatrice Regionale per la Donazione, la d.ssa Egidia Cofelice – evidenzia l’assessore Santopuoli – incontrerà i ragazzi delle scuole di Riccia e la cittadinanza per spiegare in maniera più dettagliata l’iniziativa, l’importanza della donazione e togliere qualsiasi dubbio ai cittadini”.

L’assessore ai servizi socio-assistenziali, Antonella Di Domenico, ribadisce che “si può dare o meno il consenso solo nel caso il cittadino voglia, altrimenti può semplicemente ritirare la sua carta d’identità. In ogni caso la scelta del cittadino non verrà riportata sul documento d’identità”.

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